Velocità di pensiero e di esecuzione, visione e capacità di leggere l’azione un istante prima degli altri, rifinitura e precisione. Sono alcune delle caratteristiche del trequartista, figura chiave nel Cagliari di Claudio Ranieri. Un ruolo importante in entrambe le fasi di gioco e che ha aiutato i rossoblù ad avere maggiore equilibrio e qualità nel corso di questa stagione di Serie A.
Strategie e cambi di rotta
Il timoniere ha indicato la via da seguire. E quella del Cagliari di Ranieri ha una rotta ben precisa ovvero portare la nave in porto, lasciandola ancora in Serie A. Per completare l’opera ci vogliono certamente risultati importanti da ottenere nelle ultime tre giornate per scrivere la parola fine nella lotta per non retrocedere (qui il nostro approfondimento). E per far diventare realtà quell’obiettivo chiamato salvezza, il Cagliari dovrà cercare di farlo non solo tramite i punti ma anche attraverso l’apporto dei suoi interpreti. In particolare, un tema che è stato ricorrente nel corso di questa stagione in casa rossoblù è stato quello legato alla trequarti. All’inizio della competizione, l’idea, almeno nelle intenzioni, dello stesso Ranieri era quella di puntare su due giocatori di ruolo come Viola e Mancosu. La lunga assenza per infortunio del numero 5 ha però costretto l’allenatore del Cagliari a un repentino e non previsto cambio di piano, con di fatto il solo Viola a essere l’unico vero raccordo tra centrocampo e reparto avanzato nella prima parte del campionato. Il mercato di gennaio è poi venuto in soccorso del club rossoblù con l’approdo all’ombra dell’Unipol Domus di Gaetano, divenuto uno degli alfieri principali del Ranieri pensiero alla voce proposta offensiva anche se ultimamente in calo a livello di prestazioni.
Assenza
La sfida salvezza pareggiata 1-1 contro il Lecce alla Domus, Gaetano ha avuto difficoltà nell’entrare nel vivo della manovra offensiva rossoblù. Nonostante il tiro-cross da cui è nato il momentaneo vantaggio del Cagliari firmato da Mina, la giornata dell’ex trequartista del Napoli è diventata più complicata del previsto, con la prima espulsione stagionale – tramite VAR – a fine primo tempo per un intervento duro su Ramadani. “Ci tengo a chiedere scusa ai tifosi e soprattutto ai miei compagni per averli lasciati in 10. Non avevo alcuna intenzione di far male con quell’entrata, è stata una decisione forse un po’ troppo severa. Adesso continuiamo a lottare per il nostro obiettivo”, ha poi dichiarato Gaetano sui social a margine della sfida contro i salentini di Luca Gotti. Con l’ex Napoli out per un turno di squalifica, quindi, Ranieri sarà chiamato a delle riflessioni importanti su come sostituire il fantasista originario di Cimitile.
Riflessioni
La scelta, in vista della trasferta di San Siro contro il Milan, non è certo delle più semplici per l’allenatore del Cagliari. La logica suggerirebbe un recupero lampo dell’uomo spacca-partite dell’ultimo periodo recente dei rossoblù ovvero Viola. Oltre al numero 10, rimasto out nelle ultime due giornate per un problema al bicipite femorale della coscia sinistra, c’è un altro contendente al posto in trequarti, con caratteristiche differenti rispetto all’ex Bologna. che ha tanta voglia di riscatto. Il profilo, in questo caso, è quello di Oristanio. L’ex Volendam non è ancora perfettamente apposto dal punto di vista fisico ma punta a riconquistare la fiducia di Ranieri nel rush finale di campionato e a ritrovare soprattutto un gol in campionato che gli manca dallo scorso 6 gennaio contro il Lecce nel girone d’andata (al ritorno, invece, l’ex prodotto del settore giovanile dell’Inter è rimasto in panchina). Molto difficile, invece, un coinvolgimento immediato di Mancosu. Il fantasista cagliaritano, dopo essere stato a lungo fuori per un infortunio al ginocchio, è tornato ad allenarsi in personalizzato nella giornata di ieri, 6 maggio, ma è ancora lontano dal pieno recupero. Tuttavia la gara contro il Milan è alle porte e quindi c’è curiosità per capire quali saranno le scelte di Ranieri nell’undici iniziale. Da una parte c’è la possibilità di continuare comunque sulla cara e vecchia strada del trequartista; dall’altra c’è l’opzione per un assetto senza rifinitore e magari maggiormente compatto. Un rebus di difficile risoluzione, quindi, per l’allenatore del Cagliari, che punta a chiudere definitivamente il discorso salvezza.
Fabio Loi