Una stagione da apprendista centravanti, prima nella Primavera di Fabio Pisacane e, in contemporanea, con la Prima squadra di Claudio Ranieri, conclusa con il primo gol ufficiale in maglia rossoblù nella serata del saluto al tecnico romano. Il Cagliari ha trovato in Kingstone Mutandwa, il secondo zambiano nella storia ad aver calcato i campi della Serie A (il primo è stato Lameck Banda del Lecce), il profilo giusto per il reparto offensivo da formare sia per il presente che in prospettiva futura.
Scalata
Dal suo arrivo in Sardegna, nel luglio 2023, l’attuale numero 34 rossoblù ha avuto un processo di ambientamento lungo e intenso, ma aspettare il centravanti classe ’03 originario di Chibombo è stata un scelta giusta. Kingstone è diventato un punto di riferimento – da fuoriquota – per il reparto avanzato della Primavera del Cagliari, che davanti aveva bisogno di un elemento di fisico e di corsa. “King è un giocatore importante”, aveva dichiarato in tempi non sospetti lo stesso Pisacane e così è stato. Le prestazioni dello zambiano sono state degne di nota e i 5 gol – con anche 1 assist – messi a referto su 18 presenze complessive nel suo periodo di apprendistato in Primavera 1 sono servite al club rossoblù per capire di poter fare affidamento su di lui in chiave prima squadra. Al resto, poi, ci ha pensato Claudio Ranieri. A metà gennaio, in concomitanza con l’inizio del girone di ritorno, la situazione d’emergenza venutasi a creare in attacco – soli tre elementi a disposizione: Petagna, Lapadula e Pavoletti – ha spinto il tecnico romano ad aggregrare Kingstone con la prima squadra. Nel finale del match contro l’Empoli è arrivato l’esordio in A, poi una serie di spezzoni da subentrato, culminati al quinto tentativo con il primo gol da professionista in Italia contro la Fiorentina, nel giorno dell’addio di Ranieri alla panchina rossoblù. Un percorso a step che gli ha permesso di conquistare la convocazione con la nazionale maggiore dello Zambia.
Nazionale e rinnovo
“Kingstone è il futuro dell’attacco dello Zambia: se riesce a crescere mantenendo la giusta concentrazione, la giusta disciplina e se continuerà ad imparare come sta facendo“. Parole quasi dal sapore profetico quelle pronunciate soltanto otto mesi fa dall’agente del numero 34 del Cagliari, Nir Karin, ai microfoni di Tuttomercatoweb. Dopo la trafila con l’Under 20, è arrivato il salto con la nazionale maggiore dello Zambia guidata da Avram Grant. Prima la panchina contro il Marocco e poi finalmente il grande salto, con l’esordio nel finale della gara (persa poi per 1-0) contro la Tanzania nelle qualificazioni africane verso i Mondiali 2026. Poche ore dopo la sua prima presenza con la nazionale maggiore del suo paese, Kingstone ha manifestato su Instagram tutta la sua gioia: “È stato un onore rappresentare lo Zambia”, ha scritto King, come lo chiamano tutti, che ora punta a proseguire il suo percorso di crescita anche a livello di club. Il Cagliari ha puntato forte su di lui e ha deciso di rinnovargli il contratto, come annunciato nella conferenza stampa di ieri, 13 giugno, dal direttore sportivo Nereo Bonato. “Abbiamo rinnovato anche il contratto di Kingstone perché è un giovane su cui puntiamo“, ha dichiarato il diesse rossoblù. Un rinnovo triennale fino al 2027, che testimonia la fiducia del club nei mezzi del 21enne zambiano.
Futuro
Il primo gol in Serie A, dopo i 5 realizzati in Primavera 1, e l’aver raggiunto la convocazione con la nazionale dello Zambia sono stati indubbiamente i primi passi di un certo peso per Kingstone da calciatore professionista. Ora, però, per l’attaccante del Cagliari l’obiettivo primario è proseguire su questa strada per diventare un elemento importante per il club. Il suo futuro dipenderà anche da chi arriverà sulla panchina del Cagliari nella prossima stagione. Il numero 34 rossoblù verrà valutato attentamente in sede di ritiro estivo, che comincerà l’8 di luglio in quel di Asseminello, per poi decidere il da farsi. Al momento, tutte le opzioni sono sul tavolo: alternativa nel reparto avanzato della prima squadra oppure essere ceduto in prestito per farsi le ossa, magari con i gradi da titolare, per poi tornare a essere protagonista nel mondo Cagliari. D’altronde lo stesso Claudio Ranieri, recentemente, era stato molto chiaro sul potenziale di Kingstone. “King è un puledro allo stato brado. Va aiutato a crescere ma quando vede la porta davanti ti fa male”. E se lo ha detto Sir Claudio, c’è da credergli.
Fabio Loi