La sfida tra Cagliari e Fiorentina, in programma stasera giovedì 23 maggio alle 20.45, potrebbe rappresentare l’ultima uscita con la maglia rossoblù addosso per diversi elementi della rosa di Claudio Ranieri, anche lui ai saluti.
“È giusto lasciare ora. A malincuore perché è una decisione dura e sofferta”. Le parole di Claudio Ranieri nel video di saluto alla tifoseria del Cagliari continuano a risuonare nella testa dei sostenitori rossoblù, così come lo hanno fatto nella cornice del Teatro Massimo. Il destino del tecnico romano è già scritto, non si torna indietro ed è giusto così, come ha detto lo stesso Ranieri. La piazza cagliaritana ha capito il suo pensiero e lo ha condiviso, pronta a tributare un saluto da brividi nell’ultima passerella stagionale all’Unipol Domus nel match contro la Fiorentina. Ma la partita di stasera non sarà l’ultimo ballo solo per Ranieri. Sono ben dieci i calciatori nella rosa rossoblù ad avere il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, con destini diversi: alcuni con il percorso già scritto, altri con il futuro ancora in divenire.
Chi può restare
Iniziamo la nostra analisi da coloro che potrebbero proseguire la propria avventura con la maglia del Cagliari, cominciando dal capitano Leonardo Pavoletti. Tolta la stagione 2019-20, quando si ruppe il crociato alla prima giornata di campionato, quella che si concluderà stasera sarà la stagione con il minor minutaggio del centravanti livornese da quando è arrivato in Sardegna nell’estate 2017. Eppure, nonostante lo spazio ridotto, Pavo ha griffato 4 reti in 19 gare: il fastidioso infortunio al piede patito nel finale del match contro il Napoli lo ha tenuto fuori dal campo nelle ultime undici giornate. Facile che il capitano torni in campo contro la Fiorentina, in attesa di definire il proprio futuro con il club rossoblù, che avrebbe già pronto per lui un incarico di rappresentanza una volta finita la carriera da calciatore. La domanda è: Pavoletti avrà ancora voglia di indossare ogni giorno scarpini e parastinchi, per un’ultima stagione? Oppure seguirà l’esempio di Ranieri, chiudendo in gloria la sua storia da bomber rossoblù? Si vedrà nelle prossime settimane, specie dopo che Pavo e la sua Elisa si sposeranno in città. Ma la sensazione è che un accordo tra le parti sia abbastanza semplice da trovare, con il discorso economico come ultimo degli ostacoli. Rinunciare in un colpo solo ad allenatore e capitano delle ultime due stagioni sarebbe forse un passo troppo deciso verso il futuro, aspetto che fa propendere per un ultimo anno con Pavoletti dentro lo spogliatoio del Cagliari. Dopo il capitano il capocannoniere stagionale: anche per Nicolas Viola il futuro potrebbe essere ancora tinto di rossoblù. Cinque gol e due assist in campionato (più una rete e un altro assist in Coppa Italia) sono un bottino tutt’altro che trascurabile in chiave rinnovo, soprattutto dopo la prima stagione con più bassi che alti in Serie B. Viola lo spaccapartite, l’asso nella manica di Ranieri che ha saputo ridargli un ruolo di primo piano anche se non sempre da titolare, allungandogli di fatto la carriera. Il numero 10 rossoblù ha sempre dichiarato di stare benissimo a Cagliari insieme alla sua famiglia e, anche per questo, è facile pensare che l’accordo tra le parti possa essere trovato relativamente in fretta, così da mettere a disposizione del successore di Ranieri un elemento fisicamente integro e, soprattutto, tra i leader dello spogliatoio. Chiudiamo questo paragrafo parlando di Yerry Mina: il contratto del difensore colombiano scade, come detto, il prossimo 30 giugno ma il Cagliari potrebbe decidere di sfruttare l’opzione di rinnovo che si è attivata automaticamente al raggiungimento della salvezza dei rossoblù. Se dal punto di vista dell’efficacia in campo dell’ex Fiorentina ci sono ben pochi dubbi, sono invece tante le incognite dal punto di vista fisico, alla luce dei continui acciacchi accusati da Mina nell’ultimo periodo, più qualche incertezza dal punto di vista caratteriale, specie con il punto di domanda sul profilo del nuovo allenatore. Senza dimenticare, infine, le tante (e ricche) offerte ricevute dal Sudamerica che potrebbero anche spingere il colombiano a lasciare la Sardegna.
In bilico
Partiamo dai due prodotti del vivaio del Cagliari, ovvero Simone Aresti e Marco Mancosu. La carta di identità non gioca troppo a loro favore (38 anni il primo, quasi 36 il secondo), ma l’attaccamento ai colori rossoblù è cosa ben nota a tutti. Aresti non gioca una partita ufficiale dalla scorsa stagione, quando difese i pali rossoblù in Coppa Italia a Bologna (1-0 per i felsinei), mentre Mancosu è rimasto ai box da gennaio a inizio maggio, dopo l’ennesimo infortunio al ginocchio. Probabile che Ranieri oggi regali loro la passerella davanti a una Unipol Domus gremita per il saluto al tecnico di Testaccio, in attesa di sfogliare la margherita sul loro destino. Come per Pavoletti, anche nel loro caso sarà decisiva la volontà di continuare a giocare (così come sembra) o se, invece, mettere la parola fine alla propria carriera da calciatore professionista. Per quanto riguarda l’eventuale permanenza di Gaetano Oristanio ed Eldor Shomurodov, invece, molto dipenderà dagli accordi tra il Cagliari e i club proprietari del loro cartellino, Inter e Roma. Nel primo caso la società rossoblù ha il diritto di riscatto a proprio favore, ma i campioni d’Italia hanno in tasca la possibilità di esercitare il controriscatto: eventualità tutt’altro che remota, dato che il 2002 di Vallo della Lucania potrebbe essere inserito dai nerazzurri come pedina di scambio in diversi potenziali affari sul mercato in entrata. Diverso il discorso per Shomurodov: anche in questo caso il Cagliari potrebbe esercitare il diritto di riscatto sul cartellino dell’uzbeko, ma la cifra di 10 milioni sembra decisamente fuori portata, specie alla luce del rendimento non sempre ottimale dell’ex Genoa che dovrebbe, dunque, tornare a Roma in attesa di eventuali sviluppi.
Ai saluti
A lascerà sicuramente il Cagliari saranno Gianluca Gaetano e Andrea Petagna, seppur con animi opposti in seno al club rossoblù. Arrivato in prestito secco grazie anche al rapporto di fiducia con il diesse Nereo Bonato, il fantasista classe 2000 tornerà al Napoli dove cercherà di ritagliarsi un ruolo da protagonista in una squadra che affronterà una pesante rivoluzione a partire dalla scelta del nuovo tecnico. Il Cagliari lo confermerebbe volentieri anche per la prossima stagione, ma – salvo sorprese – non dovrebbero esserci troppi margini per la trattativa. Il centravanti triestino, invece, tornerà a Monza senza che il club rossoblù eserciti il diritto di riscatto: troppo deludente il suo rendimento, nonostante le promesse e le tante aspettative di Ranieri su di lui. Un solo gol e un solo assist (più un altro in Coppa Italia), pochissimo per poter sperare in una riconferma a Cagliari. Chiusura con la questione Nahitan Nández: per lui quella contro la Fiorentina sarà la presenza numero 165 in maglia rossoblù, con 6 reti e 17 assist tra Serie A, B e Coppa Italia. Sono passati quasi cinque anni dal pomeriggio del 12 agosto 2019, quando El León venne presentato in pompa magna all’allora Sardegna Arena. Oggi, 23 maggio 2024, le sue sgroppate sulla fascia avranno un sapore diverso, quello dell’addio – o, chissà, magari di un arrivederci – a un pubblico che lo ha sempre apprezzato per il suo impegno e la sua professionalità a ogni livello, oltre all’amore per la Sardegna da sempre manifestato. Finora non si è trovato l’accordo per il rinnovo con il club rossoblù: per lui è pronto il trasferimento in Arabia Saudita, per non vestire maglie in Italia diverse da quella del Cagliari. L’Isola: una nuova patria per Nández, che qui ha trovato l’amore e tanti amici, oltre a coltivare la passione per la campagna e per gli animali. E chissà che in futuro, prima di chiudere la carriera, non ci sia nuovamente spazio per poter indossare nuovamente la maglia rossoblù, come un vero sardo acquisito.
Francesco Aresu