L’attesa era tanta così come la sua voglia di incidere in tempi brevi e in maniera decisiva con la maglia del Cagliari, il club che in estate ha creduto fortemente in lui dopo un periodo non facile alla Stella Rossa di Belgrado. Filippo Falco, dopo essersi mostrato in alcuni spezzoni di partita in rossoblù ma senza far male agli avversari, ha fatto subito centro al primo ciak da attore protagonista nello spartito di mister Fabio Liverani, dimostrando di poter essere un elemento fondamentale per la squadra isolana.
Un Falco diverso
Il tecnico del Cagliari, proprio nel momento di maggiore difficoltà della squadra, ha tirato fuori dal suo mazzo di carte quella con il numero 25 in occasione della gara di sabato 15 ottobre alla Unipol Domus contro il Brescia. Una scelta sorprendente quella di puntare dall’inizio – insieme a Mancosu e Luvumbo – sull’ex Lecce e Stella Rossa, quando in molti, addetti ai lavori e non, si aspettavano contro le Rondinelle dell’ex presidente rossoblù Cellino la coppia Lapadula-Pavoletti. Lo stupore si è trasformato ben presto in una sensazione che solo una scelta azzeccata può dare. Nella gara contro la formazione guidata (eccezionalmente) da Daniele Gastaldello, Falco è stato guidato fin dalle prime battute da tre principi fondamentali: proporsi, ricevere la palla e puntare il diretto avversario. Tutte caratteristiche che appartengono al suo Dna calcistico fin dagli esordi. Il numero 25 rossoblù non ha avuto esitazioni e le ha messe immediatamente in pratica, rendendo la manovra offensiva del Cagliari, che fino alla sfida col Genoa aveva accusato evidenti carenze non solo dal punto di vista realizzativo ma anche tecnico, molto più fluida e imprevedibile agli occhi degli avversari. Ovviamente Falco, per via di una condizione fisica non ancora ottimale, non ha ancora lo scatto bruciante sul lungo, ma le cose fatte vedere sabato col Brescia sono un primo vero saggio delle sue capacità. In tal senso, il gol del raddoppio firmato da Deiola al 33’ nasce proprio da un’iniziativa individuale del tarantino. Un’azione che ricorda il primo Falco di Lecce, col movimento da destra ad accentrarsi per creare la superiorità numerica, attirare l’uscita di uno dei centrali difensivi avversari, avere una visione periferica del campo e dell’inserimento dei compagni di squadra in azione offensiva. Una scelta del giocatore che ha consentito la sovrapposizione a tutta velocità da parte dell’ accorrente Di Pardo, che col suo cross ha pescato la conseguente rifinitura (quasi involontaria) di Nandez verso lo stesso Deiola, che ha accomodato la palla in porta scatenando l’esultanza della Nord dell’Unipol Domus. In definitiva, quello di Falco a inizio azione è stato un raggio di luce fatto da un giusto mix di tecnica e anche un po’ di sfacciataggine nel buio di un attacco che fino alla gara col Brescia sembrava essersi perso in un tunnel senza uscita.
La carta jolly
La gara casalinga contro il Brescia ha visto un Falco che per 76’ ha finalmente regalato ai suoi nuovi tifosi un assaggio delle sue qualità. La buona prestazione alla prima da titolare potrebbe rappresentare un nuovo punto di partenza per il numero 25 rossoblù. Una sua continuità di rendimento permetterebbe al mentore Liverani di avere maggiore scelta in avanti, ovvero se puntare su un attacco leggero con Mancosu e Luvumbo (senza dimenticare che in panchina ci sono anche Millico e Pereiro come prime alternative) o di due punte pesanti come Lapadula e Pavoletti, magari supportati da un trequartista (che potrebbe essere lo stesso Falco o Marco Mancosu). È ancora presto per capire quali saranno le scelte di Liverani in chiave Bologna in Coppa Italia e nel Monday night di lunedì prossimo, 24 ottobre 2022, al Cino e Lillo Del Duca contro l’Ascoli degli ex Bucchi e Caligara, ma il tecnico rossoblù ora ha di nuovo in Falco la sua freccia mancina, simbolo di imprevedibilità e tecnica al servizio del Cagliari, con orizzonte puntato verso i primi posti della classifica cadetta. Riuscirà Falco a trovare continuità e ad essere ancor più incisivo nella stagione rossoblù?
Fabio Loi