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Cagliari | Esperienza e voglia di rilancio: Jankto è l’uomo giusto per Ranieri

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Esperienza, voglia di rilancio e un rapporto più che solido con Claudio Ranieri. Uniti a una duttilità tattica e a una buona attitudine nelle due fasi di gioco. I motivi che hanno spinto il Cagliari a lavorare per riportare in Italia Jakub Jankto sono molteplici, ma su tutti c’è la volontà di mettere a disposizione dell’esperto tecnico romano un profilo conosciuto per il centrocampo.

Necessità

Una mossa prevalentemente tattica la chiamata Jankto sul mercato per il Cagliari, con una fascia sinistra in mezzo al campo che da tempo non ha un vero e proprio custode. Certo, Luvumbo da adattato nel ruolo a volte ha fatto bene, così come Azzi quando ha alzato di qualche metro il suo raggio d’azione. Nel ruolo potrebbero giocare anche Deiola e Kourfalidis, ma tutti sarebbero in qualche modo fuori posizione nel contesto di esterno mancino per il 4-4-2 che Ranieri vuole ridisegnare tra Asseminello e la Valle d’Aosta nelle prossime settimane. In totale per Jankto con l’allenatore ex Leicester in panchina 63 presenze condite da 7 reti e 8 assist (in due stagioni tra il 2019 e il 2021, con la maglia della Sampdoria). Con nessun altro tecnico in carriera ha reso così bene.

Rilancio

Jankto arriva da due stagioni non semplici tra l’esperienza in Liga al Getafe (che ne detiene il cartellino) due anni fa, con appena 14 presenze, e l’ultimo anno in prestito in patria, in Repubblica Ceca, allo Sparta Praga (15 partite giocate in campionato e una rete). Jankto vede nel Cagliari, nel ritorno in Italia e nel ritrovarsi con Ranieri l’occasione utile per un rilancio non solo in campo per prestazioni e numeri ma anche per continuità, dopo un periodo non semplice. D’altronde a 27 anni parliamo di un calciatore nel pieno della sua maturazione. In Sardegna Jankto, che fino a qualche stagione fa veniva considerato uno dei profili più internazionali per approccio tattico della Serie A nel ruolo, potrebbe fare anche da chioccia e da tutor ad alcuni giovani prospetti che i rossoblù hanno già in casa o che stanno trattando sul mercato. Come per esempio il 2002 dell’Inter Oristanio, che dopo l’esperienza con più compiti tattici in Olanda potrebbe trovare una maggiore identità come esterno mancino del Cagliari. In campo, qualora Ranieri fosse capace di resettarlo a livello di focus e attenzione in ritiro, Jankto garantisce una discreta attenzione in fase di non possesso, qualità nel giostrare la manovra, anche scambiando con i centrali di centrocampo, cross e assist, ma soprattutto inserimenti con i tempi giusti. A livello di appeal di mercato, dopo alcuni passaggi a vuoto, potrebbe rappresentare un nome che scalda meno il cuore dei tifosi, ma Ranieri e il direttore sportivo Nereo Bonato già dallo scorso mercato di gennaio hanno dimostrato di tenere di più all’alchimia del gruppo che alla figurine o all’umore della pancia della piazza. Una mossa che pagherà ancora?

Roberto Pinna

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