Continuità è la parola d’ordine in casa Cagliari dopo la vittoria contro il Perugia. Prima di tutto di risultati, perché aver ritrovato i tre punti dopo quasi due mesi può assumere un significato differente a seconda di quanto regalerà la trasferta di Palermo. E poi di formazione, perché una delle principali accuse mosse a Fabio Liverani è quella dei continui cambi nell’undici iniziale nelle prime diciassette giornate di Serie B.
Minimi termini
Infortuni e squalifiche, soprattutto i primi non abbandonano il gruppo rossoblù. Il centrocampo come reparto più colpito e, in vista della sfida del Barbera in programma domenica 18 dicembre alle ore 18, il tecnico romano sarà nuovamente alle prese con defezioni importanti. Nel nuovo 4-3-1-2 del Cagliari, infatti, la mediana dovrà passare da scelte quasi obbligate da assenze certe. Unico punto fermo sembra essere quello del trequartista, con Filippo Falco che dopo l’ottima ora di gioco disputata contro il Perugia dovrebbe aver certificato la sua importanza tra le linee. Qualità, movimento e fantasia al servizio delle due punte ma non solo, perché il centrocampo ha usufruito della capacità di liberarsi del mancino calabrese ex Stella Rossa, trovando così sbocco a una manovra troppo spesso lenta e vittima del possesso palla sterile. Una verticalità dunque non più affidata soltanto ai lanci lunghi verso Pavoletti e Lapadula, ma anche all’inventiva palla a terra del numero 25. Il problema però è nel trio mediano, perché se l’assenza di Mancosu resta coperta da Falco, quella di Deiola si aggiunge a un Rog che sarà nuovamente costretto ad alzare bandiera bianca.
Opzioni
Contro il Perugia Liverani ha optato per il sangavinese come interno di sinistra del centrocampo a tre, sul lato opposto Nahitan Nández e in cabina di regia Makoumbou. Per rimpiazzare Deiola, dunque, le opzioni in mano all’allenatore rossoblù sono due, rappresentate dal rilancio di Nicolas Viola in regia – con lo spostamento nel ruolo di mezz’ala del congolese, oppure riproporre nell’undici iniziale Christos Kourfalidis che bene aveva fatto nelle due gare contro Frosinone e Ternana. Difficile che la scelta possa ricadere su Nunzio Lella, il momento delicato non depone a favore dell’ex Olbia. Al contrario il greco è stato già schierato da Liverani in una fase complicata della stagione, pur se come trequartista atipico più di tattica che di tecnica, più di quantità che di qualità. Con Falco che ha dato risposte importanti, per Kourfaldis si apre così la possibilità di un ritorno in mezzo al campo per dare gamba e freschezza a un reparto che altrimenti avrebbe nel solo Nández il giocatore in grado di strappare in avanti. L’opzione Viola, al contrario, darebbe maggiore linearità nel possesso palla, rinunciando però a ritmo e corsa. D’altronde lo stesso Liverani, dopo la sfida contro il Parma dello scorso 3 dicembre, aveva rimarcato la necessità di alcuni interpreti di alzare il livello in mediana, su tutti proprio il regista calabrese e il classe ’98 ex Maribor. “Anche a me piacerebbe avere più fraseggio, ma devono essere gli interpreti, da Viola a Makoumbou, a dare qualcosa in più”, le parole del tecnico rossoblù nel post partita contro i Ducali. E proprio a Palermo Liverani potrebbe rilanciare il duo di fianco all’unico punto fermo Nández, sperando che il messaggio dopo il pareggio contro il Parma sia arrivato forte e chiaro ai due centrocampisti.
Obiettivo
Resta la necessità di dare continuità alla vittoria contro il Perugia, migliorando soprattutto la fase difensiva anche attraverso il lavoro della mediana. Perché non sono solo gli errori individuali della retroguardia ad aver fatto pagare dazio al Cagliari, ma anche la poca aggressività in mezzo al campo che ha permesso agli avversari di turno di poter attaccare senza troppe difficoltà. Per questo Liverani dovrà fare buon viso a cattivo gioco e trovare la quadra per continuare sulla buona strada tracciata in fase offensiva, ma allo stesso tempo aumentando la capacità di filtro in quella difensiva. Senza contare che – al netto delle prestazioni non esaltanti – l’assenza di Deiola toglierà fisicità sulle palle alte a un reparto non esattamente ricco di giocatori di stazza e abili nel gioco aereo. Un ulteriore problema da affrontare, ma con un unico obiettivo che prescinde da scelte e interpreti. Dare continuità alla vittoria contro il Perugia provando a raccogliere quei tre punti in trasferta che ormai mancano dalla sfida di Benevento del 10 settembre, ormai tre mesi fa. E, soprattutto, ritrovare la serenità dei risultati, unica chiave per presentarsi nuovamente alla Unipol Domus il 26 dicembre contro il Cosenza con il pubblico dalla propria parte, superando contestazione e polemiche degli ultimi giorni.
Matteo Zizola