Il Cagliari uscito vittorioso dalla gara casalinga contro il Genoa ritrova certezze che erano apparse lontane dopo la doppia sconfitta contro Brescia e Inter.
I tre punti ottenuti una settimana fa a Parma erano arrivati più grazie al cinismo che al gioco, al contrario di fronte agli uomini di Andreazzoli, seppur solo a sprazzi, Maran ha messo in campo una squadra non solo compatta e pronta al sacrificio, ma anche più lineare nella costruzione e con alcune trame che dimostrano il lavoro delle ultime settimane sui meccanismi. Al centro di tutto, inevitabilmente, il marchio di fabbrica del calcio maraniano, quel rombo che sembrava un limite e che quando trova protagonisti in giornata può essere un punto di forza. Non è un caso che con due mezzali di gamba che garantiscono le due fasi e la copertura del campo sia migliorata la gestione della manovra, così come non sorprende quanto la presenza di Castro e Cigarini come vertici del rombo abbia reso più armoniosi i movimenti e le rotazioni in mezzo al campo.
Nández e Ionita prima e Rog nelle fasi finali hanno dato protezione al regista, ma sono anche entrati a turno in tutti i gol del Cagliari, El Pata è il perfetto falso trequartista del maranismo grazie alla sua intelligenza tattica che dà ai rossoblù un numero 10, un esterno, un regista e un mediano nello stesso giocatore. Nel rombo è fondamentale anche il lavoro degli esterni e ieri Maran ha confermato una squadra asimmetrica, spinta a sinistra e attenzione massima a destra. Importante a tal proposito l’intesa fra Pellegrini e Ionita (della quale parleremo in dettaglio lunedì alle 19:15 all’interno di #Cagliari Social Arena, il nostro contenitore in collaborazione con YouTg), mentre sul lato opposto deve ancora crescere quella fra Nández e Cacciatore: El León ha fornito una prova sopra le righe, ma è anche mancato nel supporto al compagno di fascia nelle occasioni in cui il Genoa si è reso pericoloso.
Con la condizione fisica non ancora al top e un Nainggolan ai box il centrocampo sardo non può che migliorare di giornata in giornata, ma se da un lato l’entusiasmo è la chiave perfetta per crescere, dall’altro il Cagliari ha abituato a rovinose cadute proprio quando la perfezione appariva più vicina. Ecco che la partita di Napoli del prossimo mercoledì diventa un passo importante per capire quale sarà il futuro rossoblù, l’importanza dell’atteggiamento e della prestazione sopra quella per il risultato che verrà passa proprio dal San Paolo.
Matteo Zizola