Un leader dimostra tutta la sua esperienza e la sua autorevolezza con la forza dell’esempio. È il primo a non mollare, a dare tutto in campo per la propria squadra, a non risparmiarsi fino all’ultimo secondo di una singola partita. E anche nella sua nuova avventura sulla panchina del Cagliari, Davide Nicola non ha potuto fare a meno di uno dei suoi uomini chiave. E quell’esempio di esperienza e carisma corrisponde al nome di Sebastiano Luperto, capitano e leader silenzioso dell’Empoli che con Nicola è arrivato a conquistare la salvezza all’ultimo respiro e che ora punta al bis con il Cagliari.
Nuova sfida
Dopo la salvezza conquistata ad Empoli, le strade di Nicola e di Luperto si sono incrociate nuovamente a Cagliari. Una sfida, quella sarda, che Luperto ha accolto con entusiasmo nonostante una lunga e complessa trattativa durata diverse settimane. “Non ho avuto nessun tentennamento, ma solo bisogno di qualche giorno per parlarne con la mia famiglia. Ma ripeto, non ho avuto nessun dubbio nello scegliere Cagliari, sono fiero ed entusiasta di averlo fatto”, ha dichiarato Luperto dal ritiro valdostano di Chatillon in occasione della sua presentazione alla stampa come nuovo giocatore del Cagliari. In rossoblù, l’ex capitano dell’Empoli arriva in un reparto, quello difensivo, piuttosto affollato e che ha trovato, nella seconda parte della scorsa stagione, un altro leader come il colombiano Mina, che con la sua presenza al centro della retroguardia cagliaritana ha dato non solo maggiore sicurezza e carisma al reparto ma ha anche consentito ad un esordiente in massima divisione come Dossena – passato in estate al Como – di emergere con più continuità. Tuttavia il futuro dello stesso Mina, su cui il Cagliari ha esercitato di recente l’opzione di prolungamento del contratto, è ancora tutto da scrivere e da scoprire da qui alle prossime settimane. Nicola, complici soprattutto gli impegni dell’ex Everton e Fiorentina in Copa América, non l’ha mai avuto a disposizione sia ad Asseminello che in Valle d’Aosta. Ed ecco perché le chiavi della difesa rossoblù sono passate al momento nelle mani sapienti di Luperto, schierato subito titolare nella prima amichevole valdostana persa 3-1 contro il Como.
Futuro
La presenza nel gruppo dei titolari nella prima partita del ritiro di Chatillon contro i Lariani di Fabregas è stata l’ennesima conferma dell’importanza di Luperto nel reparto arretrato, con Nicola che difficilmente vi rinuncia, anche nelle amichevoli. Contro il Como, l’ex Empoli è partito da braccetto sinistro di difesa, in un reparto formato, nell’undici iniziale, anche dal greco Hatzidiakos e da Zappa. Ma il ruolo in campo sembra non essere il primo dei pensieri per Luperto. “Penso che partirò braccetto, ma in caso di bisogno posso giocare anche da centrale: sono a disposizione del mister e farà lui le scelte”, disse lo stesso difensore leccese nel giorno della sua presentazione. Un aspetto, quello della duttilità di Luperto, che renderà il compito relativamente più semplice a mister Nicola, che dovrà comunque cercare la giusta amalgama nel pacchetto dei centrali, che comprende, oltre al già citato Mina, anche Hatzidiakos, Wieteska, Veroli e Obert. Tanta concorrenza, quindi, per Luperto, che però, essendo maniaco del particolare e degli allenamenti – come da lui stesso dichiarato appena arrivato a Chatillon – sa come si fa per conquistarsi il posto da titolare. Con Nicola che, dopo Empoli, sembra aver individuato ancora una volta nel suo fedelissimo il riferimento ideale da cui ripartire.
Fabio Loi