Ritiro, Sassuolo, ultimo giorno di mercato. Tempi stretti e risultati necessari dentro e fuori dal campo, per la classifica e per il futuro.
Rush finale – L’ordine di Eusebio Di Francesco è da tempo arrivato in cucina, ma il cameriere continua a portare altri piatti che, per quanto gustosi, non rispondono all’ultimo desiderio del mister. Regista, regista, assolutissimamente regista è quello che ha chiesto l’allenatore rossoblù alla società. Due centrocampisti sono arrivati, entrambi più che richiesti, uno è ormai prossimo al ritorno, un terzino difensivo come corollario e un jolly all’improvviso, ma del playmaker ancora non si ha notizia. Radja Nainggolan, Alfred Duncan e Arturo Calabresi sono in ritiro, Alessandro Deiola è prossimo a unirsi al gruppo, Kwadwo Asamoah attende il suo turno, mentre Adam Ounas, come previsto da tempo, saluterà Cagliari da meteora per raggiungere non La Spezia, non Parma, ma Crotone.
Pulgar e i suoi fratelli – Resta quel buco in mezzo al campo, perché Deiola da San Gavino torna per prendere il posto del probabile partente Christian Oliva, direzione PAOK Salonicco, Grecia, mentre si attende di liberare il povero Marin dai compiti di direttore d’orchestra. Pulgar l’obiettivo primario, la fiducia che si è trasformata in disillussione di fronte a una Fiorentina che stavolta non ha abbassato il muro, anche perché dall’altra parte del mediterraneo il Valencia vuole dare la stoccata giusta e decisiva sul cileno. Obiang un’idea, ma senza che il Sassuolo abbia aperto la porta ai pagherò che il Cagliari può mettere sul piatto. Così l’ultimo nome è un rossoblù genovese, finito ai margini con l’arrivo di Ballardini e sul quale il Torino ha provato a mettere le mani senza affondare ancora il colpo, anzi, virando su Mandragora dell’Udinese per il quale il club granata sembra aver fiducia di poter chiudere l’affare.
Ultimo assalto – Il primo febbraio è vicino, la margherita quasi completamente sfogliata senza portare in dote a Di Francesco il tassello finale richiesto a gran voce. Il nome che potrebbe così diventare l’innesto dell’ultim’ora è quello di Lukas Lerager, danese di 27 anni in forza al Genoa. Giocatore fisicamente possente, 188 centimetri di altezza, ha collezionato in questo campionato 16 presenze senza siglare nessun gol e giocando via via meno da quando Ballardini ha rimpiazzato Maran sulla panchina dei Grifoni. Un regista atipico, meno di fioretto e più di spada, che darebbe ulteriore sostanza alla mediana.
Il Genoa chiede una cifra intorno ai 3 milioni e mezzo per il danese, un prestito con obbligo di riscatto che ha fatto arretrare il Torino ma che potrebbe mettere d’accordo il Cagliari e il club di Preziosi. D’altronde l’offerta per Pulgar rifiutata dalla Fiorentina era di circa 10 milioni tra prestito oneroso e obbligo di riscatto, Lerager rappresenterebbe una soluzione più economica del collega cileno.
Pochi giorni alla chiusura, in mezzo il Sassuolo e tanti pensieri tra la necessità di riscatto da un lato e quella di sfoltire e completare la rosa dall’altro. La sensazione è che in questo finale di gennaio si deciderà tanto del destino del Cagliari da qui a maggio, soprattutto sul campo.
Matteo Zizola