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Cagliari: Deiola, dopo Semplici sarĂ  titolare anche con Mazzarri?

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Alessandro Deiola in Cagliari-Genoa | Foto Luigi Canu
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Di nuovo davanti alla difesa, quella zona nevralgica del campo dove passano i pericoli e dove inizia il tentativo di andare verso la porta avversaria. Contro il Genoa, Alessandro Deiola ha ritrovato la zolla di campo e i compiti dello scorso finale di stagione, in cui si era reso protagonista mettendo tanta quantitĂ  al servizio della squadra. L’addio di Leonardo Semplici alla panchina del Cagliari potrebbe perĂ² cambiare le carte in tavola: sarĂ  ancora lui l’uomo fatica ideale per il Cagliari di Mazzarri?

Equilibratore
Contro la squadra di Ballardini, la posizione di Deiola è stata fondamentale per tenere i reparti corti e guidare la fase difensiva di gioco, soprattutto nel primo tempo. 5 i palloni recuperati, il dato migliore fra i tre centrocampisti, ma soprattutto una presenza costante pronta schermare gli attacchi liguri. Le responsabilitĂ  in fase d’impostazione sono state ben assorbite, nonostante i limiti nella pulizia del pallone evidenziati anche in altre occasioni. Quello del centrocampista ex Spezia è stato un lavoro continuo in fase di possesso e non, come dimostrano gli 11.3 km percorsi durante tutta la gara, il dato piĂ¹ alto di tutti i 22 in campo. Lo sfilacciarsi dei reparti dopo il primo gol del Grifone ha poi cambiato la partita anche del centrocampista sangavinese, che è perĂ² rimasto uno dei piĂ¹ attivi in fase difensiva nel cercare di tappare le falle di un sistema ancora da rodare. Mazzarri, durante le sue diverse parentesi nei campionati di Serie A, ha sempre avuto a centrocampo almeno un interprete votato piĂ¹ all’interdizione e al sacrificio che alla costruzione del gioco. Un fattore che potrebbe avvantaggiare il centrocampista ex Spezia.

Mezzala o mediano
Nelle prime due uscite in campionato la posizione di Deiola era stata diversa. PiĂ¹ mezzala di lotta e d’inserimento, con il tentativo a San Siro di interpretare il ruolo anche piĂ¹ offensivamente, nella serata in cui era stato suo il gol del momentaneo pareggio prima che il Milan dilagasse. Da mediano il classe ‘95 sembra essere piĂ¹ a suo agio, maggiormente in grado di avere un impatto positivo sulla partita, per sĂ© e per i compagni. Tuttavia, qualsiasi fosse la posizione, Deiola rimaneva uno dei fedelissimi di Leonardo Semplici, fondamentale per la stabilitĂ  del suo 3-5-2. Stesso modulo potrebbe essere utilizzato dal nuovo tecnico rossoblĂ¹ che nella sua carriera ha optato anche per il 3-4-1-2: densitĂ  in mezzo al campo e aggressivitĂ  chiesta ai mediani per ripartire in velocitĂ  con gli uomini piĂ¹ dotati tecnicamente. Gli spazi per l’impiego del centrocampista sangavinese così rimangono, nonostante la partenza dell’uomo che l’ha fatto diventare importante nel centrocampo isolano.

Sembrano lontani i tempi in cui il sangavinese sembrava dovesse cambiare aria. Quando l’opportunitĂ  di un contratto economicamente piĂ¹ pesante e anche solo la sensazione di essere importante dentro a un progetto erano fattori importanti per un giocatore che nelle ultime tre stagioni aveva vissuto altrettante esperienze in prestito. Poi il Paok, la squadra piĂ¹ interessata, si è tirata indietro dopo i ripetuti no di Giulini, e il Cagliari e Deiola hanno ripreso a parlare trovando un accordo a fine agosto.
Dopo le stagioni lontane dalla Sardegna, Alessandro Deiola sembra essere tornato a casa per restare. Ora perĂ² ha davanti un altro allenatore toscano da convincere.

Matteo Cardia

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