Una sconfitta e due pareggi, quattro gol realizzati e cinque subiti. Dall’ottavo posto (valido per i playoff) al decimo in classifica in Serie B. Questo il magro bilancio del Cagliari di Fabio Liverani senza Marco Mancosu. Il centrocampista offensivo sardo che dal suo rientro sull’Isola è stato la mente e il cuore dell’attacco rossoblù in cadetteria. L’uomo di esperienza a cui affidare il pallone in cerca della tanto citata, dal tecnico romano, “qualità negli ultimi 25 metri”. Palla a Mancosu e ci abbracciamo, uno schema che ha funzionato, a corrente alterna, nelle prime giornate della B in corso e che è mancata a Liverani in panchina, e in campo agli isolani, nelle ultime tre partite giocate senza l’infortunato numero 5 classe ‘88.
Importanza
Che la squadra di Liverani avesse intrapreso un piccolo periodo di crisi in zona gol già da prima dell’infortunio di Mancosu è evidente, lo dicono i numeri. Specie nel trittico più duro in questo anno di ritorno in seconda serie per i sardi fin qui: sconfitta contro il Bari, sconfitta contro il Venezia (entrambe in casa) e poi pari di orgoglio e fatica a Marassi per 0-0 contro il Genoa. Però con l’ex Spal in campo il Cagliari sembrava avere sempre un asso nella manica, un coniglio da estrarre al momento giusto e all’improvviso dal cilindro per sorprendere avversari e pubblico. D’altronde basta guardare ai numeri per capire il peso di Mancosu nell’idea tattica di Liverani. Con 19 tiri totali (5 in porta) il cagliaritano è una delle assolute bocche da fuoco di questa rosa, meglio fa solo il centravanti Lapadula (21 tiri totali, 8 tra i pali). Guardiamo ai palloni giocati, sono 401 per Mancosu. Dati alti per uno che ha agito in questa seconda vita in Sardegna quasi sempre da esterno offensivo, paragonabili quasi agli interni di centrocampo di Liverani, che ben rappresentano il suo ruolo da collante tra il centrocampo e l’attacco. Mancosu è il grimaldello per rendere verticale un lungo possesso palla per i rossoblù che senza la sua scintilla ha dimostrato di poter diventare sterile.
Recupero
Il suo possibile rientro in gruppo sta dando fiducia a Liverani in vista della prossima gara contro il Pisa (sabato 12 alla Unipol Domus). Il giocatore sta provando a stringere i tempi per la completa guarigione e per ritrovare la giusta condizione e l’allenatore romano osserva per capire se la sua rosa con l’eventuale ritorno dal primo minuto di Mancosu possa ritrovare certezze tattiche e soprattutto i tre punti che mancano dal 15 ottobre (2-1 al Brescia di Cellino alla Domus). E riguardando al passato non è da escludere che Liverani non voglia privarsi di Mancosu anche se il suo trequartista non sarà al cento per cento per la gara ai toscani. D’altronde dalla seconda giornata alla nona della Serie B in corso, ossia quando lo ha avuto a disposizione, l’ex tecnico di Parma e Lecce, tra le altre, non si è mai privato dal primo minuto di uno dei suoi dichiarati pupilli in rosa. Di più, per Mancosu due sole sostituzioni. All’86’ nel successo per 2-0 contro il Benevento in trasferta alla quinta giornata, dentro al suo posto il difensore Dossena per le ultime barricate. E al 78’ nello 0-0 del Ferraris contro il Genoa nell’ottavo turno, in quell’occasione al suo posto un centrocampista di manovra come Viola. Falco, Millico e Luvumbo hanno provato ad alternarsi in quella posizione nelle ultime uscite senza di lui e la curiosità è anche quella di capire, in caso, a chi Liverani chiederà di cedere il passo nella possibile eventualità di completo recupero del numero 5 rossoblù. Insomma, Mancosu spinge: basterà a questo Cagliari per ritrovare il sorriso?
Roberto Pinna