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Il ds del Cagliari Nereo Bonato durante la prima conferenza stampa della stagione

Cagliari, dalle parole di Bonato ai prossimi passi sul mercato

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Sostenibilità economica, elementi funzionali, un occhio di riguardo per i giovani e un po’ di esperienza della categoria. Questi i concetti base espressi dal direttore sportivo del Cagliari Nereo Bonato nella prima conferenza stampa della nuova stagione rossoblù con vista Serie A. Concetti che sul mercato portano a obiettivi chiari, confermati dalle parole del dirigente veneto, e che suonano come linee guida nette con la pazienza a indicare la via.

Prossime fermate

Il treno degli acquisti del Cagliari ha incontrato due stazioni, quella a nome Sulemana e l’altra con Jankto protagonista. Per il ceco un biennale da 500mila euro a stagione bonus inclusi, con opzione per il terzo anno nel cassetto. In attesa di chiudere ufficialmente la pratica Scuffet e far salire anche il portiere friulano sul vagone degli innesti, la prossima fermata risponde al giovane classe 2022 Oristanio. Come confermato dal diesse rossoblù, il centrocampista offensivo scuola Inter – nelle ultime due stagioni al Volendam in Olanda – è prossimo al trasferimento in Sardegna con la formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto. Trovata dunque la quadra, con i nerazzurri che mantengono così il controllo sul calciatore e il Cagliari che potrà ricevere una sorta di premio di valorizzazione. Sia per Scuffet che per Oristanio un ingaggio da 250mila euro netti, con il portiere friulano che si legherà per tre stagioni ai colori rossoblù. “Dati per imminenti alcuni arrivi, si dovrà lavorare per attacco e difesa“: le parole del diesse rossoblù hanno dato un’altra indicazione sul prossimo futuro in entrata, con due reparti da sistemare su tutti. Per quel che riguarda quello arretrato sono il terzino sinistro e il difensore centrale le priorità, partendo da Tommaso Augello della Sampdoria come primo nome della lista per la corsia mancina. Nonostante la pressione dell’Empoli, l’esterno già allenato da Ranieri in blucerchiato sembrerebbe prossimo a vestire la maglia rossoblù in uno scambio che vedrebbe Barreca fare il percorso inverso in direzione Genova. Ingaggio da 500mila euro netti pronto, con il via libera che, a scanso di sorprese, dovrebbe arrivare a stretto giro. Per il difensore centrale il nome numero uno è quello di Palomino dell’Atalanta, con Ferrari del Sassuolo e Chiriches – svincolato – come opzioni alternative, soprattutto il primo conteso anche dalla Sampdoria. Si attende che i bergamaschi chiudano per il sostituto dell’argentino, c’è fiducia per la riuscita dell’operazione, ma resta comunque viva la pista che porterebbe a Ferrari in seconda battuta.

Attacco

Lapadula e Pavoletti, poi Mancosu e Luvumbo come opzioni alternative. Il risultato è chiaro, al Cagliari servono due elementi nel reparto avanzato, come d’altronde confermato da Bonato davanti ai cronisti: “Calciatori di gamba e fisicità, uno con caratteristiche da prima punta e uno che può agire da seconda, che si possano integrare con chi c’è già“. In questo senso resta aperta la trattativa, complicata, per lo scambio con la Sampdoria che porterebbe Gabbiadini in rossoblù e Pereiro in blucerchiato. Proprio sul Tonga il diesse è stato altrettanto chiaro, capitolo chiuso quello con il Cagliari per il giocatore uruguaiano e soluzione da trovare tra, appunto, lo scambio con i doriani e la possibilità estero – Olanda o Stati Uniti in primis. Se Gabbiadini coprirebbe la casella seconda punta, per il centravanti i nomi sono quelli di Mayoral e Nzola, pur se per entrambi resta valido il discorso della sostenibilità economica. Profili dalla valutazione importante, ma che con la pazienza come buona consigliera potrebbero risultare affari con formule favorevoli qualora la loro situazione in uscita non si sbloccasse nelle prossime settimane. Lo spagnolo è fuori dal progetto del Getafe, che però ha investito 10 milioni l’estate scorsa per prelevarlo dal Real Madrid, mentre l’attaccante dello Spezia è attenzionato da più club senza che, però, nessuno abbia mai raggiunto la richiesta di 15 milioni dei liguri. Mayoral è comunque l’indiziato numero uno, al netto della difficoltà nel chiudere la partita dal punto di vista economico.

Pallino

Tutte le operazioni devono andare in porto se combaciano l’aspetto economico, la motivazione e l’aspetto tecnico“. Tre passaggi che Bonato ha messo come necessari per “andare a dama” a precisa domanda su Palomino e soprattutto Prati. Il giovane classe 2003 della Spal non è al momento una priorità temporale, il numero di centrocampisti in rosa abbondante e altri reparti da puntellare con maggiore urgenza. Ma, nonostante questo aspetto, resta obiettivo concreto e desiderio che porta con sé la volontà di chiudere l’affare. Una trattativa complessa, ma sulla quale filtra sempre fiducia dalle parti del Cagliari. In un gioco mediatico che la Spal continua a portare avanti, provando a strappare un incasso superiore a quello che, al momento, potrebbe garantire la società rossoblù. I dieci milioni di richiesta iniziale sono ormai valutazione lontana e non più all’ordine del giorno, più verosimile che si parta dalla metà – 5 milioni di euro – inclusi bonus e clausole varie. Senza escludere contropartite tecniche, sulla base di prestiti che uniscono la necessità di abbassare la parte cash e garantire minutaggio a giovani rossoblù di prospettiva. Il diesse della Spal Fusco nelle ultime ore ha parlato di interesse dall’estero di grandi club europei, dopo che Sassuolo, Genoa, Napoli e Sampdoria sembravano essere parte della corsa per il centrocampista dell’Under 20. Ma l’accordo sulla parola dello scorso gennaio tra Giulini e Tacopina in occasione della sfida della Unipol Domus sembra reggere, con Prati che avrebbe già espresso il proprio gradimento – la motivazione del Bonato pensiero – e Ranieri condiviso l’acquisto – l’aspetto tecnico sempre citato dal diesse. Manca la parte economica, ma tra il tesoretto delle cessioni e la visione a medio lungo termine del mercato – la sostenibilità – ecco che le pedine potrebbero andare a dama. Non un affare chiuso, ma comunque con la fumata che appare più tendente al bianco che al nero.

Matteo Zizola

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