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Cagliari | Dalla crisi al ritorno da protagonista: Ranieri riscopre Wieteska

Mateusz Wieteska durante Cagliari-Bologna | Foto Valerio Spano
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Il processo di ambientamento di un giocatore da un campionato all’altro, al giorno d’oggi, è spesso oggetto di discussione. C’è chi riesce ad imporsi subito e c’è chi invece ha bisogno di maggiore tempo per trovarsi al meglio in una nuova realtà, con l’obiettivo di assimilare nel modo giusto i nuovi concetti tecnici e tattici dell’allenatore di turno. Questo tipo di situazione l’ha vissuta certamente il centrale polacco del Cagliari, Mateusz Wieteska, rilanciato a sorpresa e con ottimi risultati dal tecnico rossoblù, Claudio Ranieri, nella vittoria casalinga per 2-1 contro il Bologna.

Difficoltà

Conoscere quelle che sono le differenze tra Ligue 1 e Serie A sono stati il primo passo per Wieteska nell’affrontare questa nuova avventura in Sardegna, la seconda lontana dalla sua Polonia dopo quella con il Clermont. Il suo arrivo a fine mercato estivo alla corte di Claudio Ranieri ha sorpreso un po’ tutti. Fin da subito l’allenatore isolano, a tre giorni dalla firma dell’ex prodotto del settore giovanile del Legia Varsavia con il Cagliari (avvenuta il 29 agosto scorso), ha voluto dargli una chance importante, lanciandolo nella mischia alla terza di campionato contro il Bologna. Nel match contro i felsinei di Thiago Motta, il centrale classe 1997, dopo un avvio timido, aveva mostrato sicurezza nei propri mezzi fisici e tecnici, al punto da presentarsi ai suoi nuovi tifosi con l’assist per il provvisorio 0-1 firmato Luvumbo. Dopo l’espulsione per doppio giallo contro l’Udinese alla prima casalinga in campionato e la squalifica a Bergamo contro l’Atalanta, Wieteska ha giocato le successive 3 partite – tutte partendo titolare nell’undici iniziale rossoblù – contro Milan, Fiorentina e Roma. E proprio contro i giallorossi è arrivata la prima vera crisi dell’ex Clermont dal suo arrivo in Sardegna. La prestazione dell’attuale numero 23 isolano fu alquanto deludente. A causa di due sue gravi disattenzioni, sono nati due dei quattro gol della squadra capitolina. Una debacle per certi versi inaspettata e nel contempo dura da digerire. Da quel maledetto 8 ottobre, il 26enne polacco ha attraversato una fase molto delicata della sua esperienza in Serie A. In particolare, a far rumore, sono state le 11 panchine consecutive su altrettante partite ufficiali, che lo hanno lasciato fuori dai radar cagliaritani per tre mesi.

Rinascita

La lunga assenza dal campo, tra ottobre e gennaio, rischiava di essere deleteria per Wieteska, per il quale il club di Sa Ruina aveva fatto un esborso importante in estate (5 milioni per il cartellino e quadriennale fino al 2027). Ciononostante Claudio Ranieri l’ha sempre considerato un giocatore importante all’interno della rosa del Cagliari. Poi, come soltanto i migliori copioni del calcio sanno offrire, ecco il colpo di scena. Il polacco è stato schierato a sorpresa al fianco di Dossena nel 4-3-2-1 rossoblù in occasione della prima di ritorno contro il Bologna, avversario già affrontato proprio all’esordio soltanto pochi mesi prima. La scelta di rispolverare Wieteska dopo un lungo periodo di stop alla fine ha pagato. Il numero 23 rossoblù si è ripresentato davanti al pubblico di fede cagliaritana con una veste totalmente nuova, mettendosi definitivamente alle spalle le scorie di un momento negativo. Più attento e preciso sia in chiusura sia in fase di costruzione e concentrato al punto giusto nei momenti chiave della partita. A coronare poi una giornata finalmente positiva è stata l’azione che ha portato al 2-1 per i sardi e all’autogol di Calafiori. Su una palla che viaggiava dentro all’area di rigore, il polacco si è inventato letteralmente un controllo magistrale con annesso numero per superare due avversari e ha messo dentro il cross che è valso il gol decisivo. Al di là della prestazione molto positiva e della grande giocata per l’azione della vittoria, a dare ulteriori indicazioni positive sono le statistiche emerse dalla gara del polacco (dati Lega Serie A). Wieteska, infatti, ha mostrato la sua versione migliore proprio come primo regista dell’azione rossoblù. Nello specifico, il numero 23 di Ranieri ha avuto, contro il Bologna, il secondo indice di verticalità  – ovvero idea di quanto un giocatore tenda a superare le linee di pressione avversarie con passaggi verticali – con 4.08 (meglio di lui solo Scuffet con 6.00). Bene anche quando si parla di indice di rischio del passaggio, vale a dire la propensione di un giocatore a rischiare la giocata. In questo caso, Wieteska si è piazzato ai piedi del podio con il 28.74% (davanti all’ex Clermont solo Augello con il 57.90% e Nandez con il 30,17%). In sostanza un’iniezione di fiducia fondamentale, ricercata a lungo con tanto lavoro e sacrificio, che ha portato il nazionale polacco a tornare in auge nelle gerarchie del Cagliari.

Futuro

L’aver ritrovato un giocatore di calibro internazionale e d’esperienza come Wieteska rappresenta sicuramente un segnale importante per il Cagliari e in particolare per il tecnico Claudio Ranieri. “Se quella contro il Bologna è stata la gara del riscatto per Sulemana, Petagna e Wieteska? Sì, e questa gara conferma che non li abbiamo presi a caso. Il calcio è pieno di storie iniziate male che poi hanno girato oppure di giocatori bocciati troppo presto”, ha dichiarato l’allenatore rossoblù nell’ultimo post partita contro il Bologna. Parole chiare e nette che testimoniano ulteriormente come lo stesso Ranieri sia convinto e soddisfatto del suo numero 23 e più in generale del gruppo che ha a disposizione. Ora però Wieteska è chiamato a fare un altro passo in avanti nella sua esperienza con la maglia del Cagliari, ovvero quello della continuità. La concorrenza nel suo ruolo di difensore centrale è ampia. Si va dai senatori Dossena e Goldaniga ad un Hatzidiakos ancora da scoprire per poi terminare con Obert e con un Capradossi recuperato ma che ha le valigie in mano. Tuttavia Wieteska ha tutte le carte per diventare uno dei protagonisti di casa Cagliari nel girone di ritorno.

Fabio Loi

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