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Cagliari, dal riscatto al riscatto: il Gaetano 2.0 è finalmente realtà

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Per far funzionare al meglio un programma può essere necessario un aggiornamento, magari la versione non si adatta al nuovo sistema operativo e, nonostante i tentativi, senza nuove impostazioni è difficile ottenere le massime prestazioni. Il Gianluca Gaetano 2025, una sorta di 2.0 della sua esperienza in rossoblù, ha messo alle spalle la prima versione del trequartista della prima parte di stagione, adattandosi finalmente al nuovo progetto Cagliari chiamato Davide Nicola e ritrovando quelle caratteristiche che avevano reso fondamentale il prototipo arrivato a gennaio 2024.

Scintilla
Un solo assist contro il Parma in tutto il girone di andata, quindi il secondo arrivato sempre contro i gialloblù nell’ultimo turno di campionato. Decisivo per la vittoria finale per 2-1, decisivo per regalare a Coman un pallone trasformato in oro dell’attaccante rumeno. E dopo le tante difficoltà la conferma, Gaetano sembra aver lasciato alle spalle il lungo periodo di polveri bagnate, prima con la scintilla che ha riacceso il fuoco del suo talento – il gol contro il Lecce – quindi con l’ingresso in campo contro il Parma che ha dato nuova verve a una squadra bloccata. Il classe 2000 di Cimitile non ha dato risposte soltanto in termini numerici, ma anche se non soprattutto nei movimenti e nella presenza fisica e mentale. L’esempio che spiega la trasformazione – una sorta di moto di rivoluzione che lo ha riportato sui livelli della sua prima esperienza rossoblù – è nel tacco con cui ha liberato Zortea in una transizione che solo l’errore del compagno non ha tramutato in gol. Un giocatore più libero, più centrato, più presente di testa prima che di gambe” “Dopo la partita contro il Lecce mi sento più vivo, ho attraversato un periodo difficile, ma l’obiettivo del 2025 è fare prestazioni del genere”. Parole del post partita contro il Parma che confermano quanto sia stata complessa – personalmente e sul campo – la seconda parte del 2024 e come la scintilla contro il Lecce rappresenti una chiave di volta fondamentale.

Doppio riscatto
Un riscatto arrivato con un gol e un assist nelle ultime tre partite casalinghe, tutte giocate da subentrante in una staffetta con Viola ribaltata rispetto alla scorsa stagione. In un ruolo, quello di chi entra in corsa, che Gaetano non contesta, anzi: “Voglio continuare con buone prestazioni anche partendo dalla panchina, in queste partite entrare con determinazione è importante per la squadra”. Non solo il riscatto sul campo, ma anche quello scontato e diventato reale a tutti gli effetti che ha trasformato il prestito con obbligo condizionato in acquisto definitivo. L’affare estivo con il Napoli con un investimento da 6 milioni di euro è diventato una cessione completa dei partenopei ai rossoblù, come d’altronde annunciato nel bilancio del club di Sa Ruina e confermato da Nereo Bonato nella consueta conferenza stampa post mercato. Con Gaetano che così ha tagliato il cordone ombelicale che lo ha legato fin dagli inizi al Napoli, chiudendo definitivamente l’esperienza fatta di tanti prestiti e poche occasioni con gli azzurri. Senza rimpianti, come dalle parole del protagonista dopo la vittoria contro il Parma: “Ora faccio parte della famiglia Cagliari e ne sono molto felice”. E il Cagliari attende di poter ritrovare definitivamente il suo Gaetano, un altro gol per portare a tre gli indizi della sua rinascita e farli così diventare una prova. Perché per la salvezza servirà anche la versione 2.0 del trequartista che ha spinto la società rossoblù a investire su di lui.

Matteo Zizola

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