A volte dover sfogliare la margherita non aiuta. In situazioni di difficoltà , quando le domande diventano troppe, meglio avere risposte quasi obbligate. Fare di necessità virtù, insomma, prendere di petto la sfortuna e provare a buttare il cuore oltre l’ostacolo. Per il Cagliari la trasferta di Lecce sarà una battaglia, per Claudio Ranieri una sfida da vivere con scelte se non scontate, vicino a esserlo.
In e out
Nella conferenza stampa dell’antivigilia della partita contro i giallorossi di D’Aversa il tecnico rossoblù ha fatto professione di onestà : “Abbiamo delle problematiche, vedremo domani chi convocare”. E poi via con la lista dei giocatori in dubbio, da Jankto febbricitante a Pavoletti e Prati che non si sono allenati, passando Luvumbo in Coppa d’Africa, Lapadula sicuro assente, Nández, Augello e Dossena che vedono il semaforo passare da arancione a verde. Ma non solo. Perché anche Wieteska non è al meglio, tutt’altro. Il difensore polacco, già febbricitante a San Siro, resta in dubbio per la trasferta di Lecce. Non solo notizie negative, perché se Sir Claudio da una parte ha citato Prati come in pericolo di forfait, dall’altra il regista classe 2003 ex Spal non dovrebbe mancare allo scontro in terra pugliese. Così le scelte saranno sì quasi obbligate, ma appunto con quel quasi che può ridare speranza anche per i cambi in corsa, con un gruppo non al meglio, ma comunque nemmeno in fila davanti all’infermeria.
Difesa e mediana
La prestazione di San Siro contro il Milan ha definitivamente tolto qualsivoglia dubbio sul portiere, con Radunovic che si riaccomoderà in panchina per lasciare il posto a Scuffet. In difesa sarà difficilmente della partita, pur se convocabile, Wieteska, mentre resta da capire se Ranieri opterà per una retroguardia a tre o a quattro. I centrali, tolto il polacco, sono comunque tutti disponibili: Dossena ha recuperato dall’acciacco che lo ha tenuto precauzionalmente fuori dalla gara di Coppa Italia, Goldaniga, Obert e Hatzidiakos non hanno riscontrato problemi di sorta. Discorso simile sugli esterni, con Zappa, Di Pardo e Azzi a pieno regime, Augello che ha ripreso ad allenarsi con il gruppo dopo l’influenza che lo ha visto saltare l’Empoli, così come Nández – nell’eventualità da terzino – che ha recuperato e cerca una maglia da titolare al Via del Mare. In mezzo al campo dovrebbe essere scampata la paura per la possibile assenza di Prati. Nonostante le parole di Ranieri, l’ex Spal è pronto a prendere il posto in mezzo alla mediana, con Makoumbou al rientro dopo la squalifica e il duo Deiola-Sulemana a reclamare spazio. In forte dubbio invece la presenza di Jankto, al momento più no che sì. Sulla trequarti dovrebbe essere rilanciato dal primo minuto Viola dopo il riposo contro il Milan, mentre Mancosu resta come opzione a gara in corso.
Attacco
Il vero problema per Ranieri è il reparto offensivo. Un problema che può però rappresentare un’opportunità per i due unici attaccanti disponibili, Petagna e Oristanio. L’ex Monza è praticamente certo di ritrovare una maglia dall’inizio – l’ultima volta a Napoli – vista la quasi certa assenza di Pavoletti, fermato da una botta al piede e difficilmente recuperabile. Il classe 2002 ex Volendam, invece, dovrà sfruttare la contemporanea assenza di Luvumbo, partito per la Coppa d’Africa, del lungodegente Shomurodov e di Lapadula, quest’ultimo per l’ormai noto problema alle costole che lo terrà fermo presumibilmente anche per la successiva gara contro il Bologna alla Unipol Domus. A completare il reparto Pereiro, sempre ai margini ma che potrebbe avere l’ultima chance da subentrato per ritrovare spazio nelle gerarchie di Ranieri o per mettersi in vetrina per la cessione durante il mercato.
Matteo Zizola














