Un tempo le amichevoli tenevano banco in attesa dell’inizio della stagione. Oggi – e così da qualche anno – il calcio d’agosto è diventato sinonimo di tre punti. Il Cagliari che ha pareggiato a Como è un cantiere aperto, il mercato ancora in corso e la rivoluzione dopo la retrocessione come ragioni principali di una squadra ancora in costruzione. Il tutto con un nuovo allenatore, Fabio Liverani, e idee da assimilare e mettere in pratica.
Precedente rossoblù
Il gol di Gastón Pereiro negli ultimissimi minuti della sfida del Sinigaglia ha regalato un punto che è subito apparso come un bicchiere mezzo vuoto piuttosto che mezzo pieno. La portata del risultato, però, andrà pesata con il tempo. Calcio d’agosto, appunto, in più le prime giornate di qualsiasi campionato sono da sempre atipiche e non danno il peso reale dei valori in campo. Non solo per via del calciomercato – che si chiuderà il primo settembre, dopo tre gare disputate – ma anche perché i diversi obiettivi portano a una diversa gestione delle forze in un campionato lungo e logorante come quello cadetto. Un pareggio può avere un sapore oggi e tutt’altro a fine stagione, quando riavvolgendo il nastro del campionato i risultati delle prime giornate possono avere un gusto diverso. Basti pensare a quanto accaduto all’esordio del campionato 2015-2016, l’ultimo con il Cagliari in Serie B. I rossoblù di Rastelli partirono con il botto, 4 a 0 casalingo sul Crotone e il dubbio che l’avversario non fosse di quelli probanti. Invece tutto il torneo fu una sfida all’ultimo punto proprio tra i rossoblù e i calabresi di Juric che si contesero il primo posto fino all’ultima giornata, con il Cagliari che alla fine vinse il campionato non senza patemi.
Numeri
La stagione successiva, con gli uomini di Rastelli in Serie A, la prima giornata del campionato cadetto vide di fronte Benevento e SPAL. Vittoria per due a zero dei campani, ma a fine stagione a vincere il torneo fu proprio la squadra allenata dall’ex rossoblù Leonardo Semplici, con il Benevento che riuscì a raggiungere la promozione passando dai playoff. Pochi giorni prima proprio la SPAL perse nettamente in Sardegna nella sfida di Coppa Italia e, anche in quel caso, la vittoria del Cagliari trovò giudizi riduttivi sulla sua portata poi riequilibrati a stagione conclusa. Ancora più indicativa la prima giornata della Serie B 2017-18, quando l’Empoli che chiuderà davanti a tutti in classifica pareggiò 1 a 1 a Terni. A campionato concluso si trattò di un vero e proprio testa-coda, con la Ternana che chiuse la Serie B al ventiduesimo e ultimo posto della graduatoria. Un precedente che dimostra quanto i risultati all’esordio siano da prendere con le pinze, nel bene e nel male. Nel 2018-19 il Brescia che poi vincerà il torneo fu fermato all’esordio dal Perugia, 1 a 1 al Rigamonti contro gli umbri che poi arrivarono ottavi al termine del campionato. Sempre nella stessa stagione ancora più indicativa la prima gara del Verona – promosso attraverso i playoff a fine anno – con il pareggio casalingo contro il Padova poi retrocesso al diciannovesimo posto.
Quella del 2019-20 fu la stagione del Benevento ammazza campionato. I campani di Filippo Inzaghi vinsero la Serie B con sette giornate d’anticipo, ma l’esordio non fu dei più promettenti. Uno zero a zero a Pisa – i nerazzurri conclusero poi al nono posto, fuori dai playoff – che fu l’anticamera di un torneo dominato in lungo e in largo. Un unicum delle ultime stagioni invece quello dell’Empoli 2020-21, capace di vincere all’esordio di un torneo poi terminato in testa alla classifica. Due a zero a Frosinone – arrivato decimo a fine anno – contro una squadra costruita per la promozione. A mancare la vittoria nella prima giornata fu la Salernitana – seconda al termine della Serie B – con il pareggio casalingo contro una Reggina che chiuse la stagione all’undicesimo posto. Infine interessante l’ultimo campionato cadetto che, al primo turno, vide uno scontro promozione che non sembrava poter essere tale alla vigilia. Il Lecce che ha vinto l’ultima Serie B, infatti, fece visita alla Cremonese – arrivata seconda a fine stagione – con i grigiorossi che vinsero nettamente per tre a zero. A Reggio Calabria arrivò invece il mezzo passo falso del Monza, uno zero a zero tra i calabresi che terminarono il campionato al quattordicesimo posto e i brianzoli, veri e propri favoriti della vigilia e poi promossi attraverso i playoff.
Precedenti che dimostrano quanto le prime giornate – a maggior ragione in pieno agosto – siano relativamente indicative per la classifica finale e gli obiettivi delle singole squadre. Sarà il futuro, a partire dal Cittadella ma soprattutto a mercato concluso, a dire se il pareggio di Como sarà stato un punto guadagnato o, al contrario, due punti persi. Resta l’importanza di una gara utile per dare segnali sul completamento della rosa, così da affidare a Liverani un gruppo capace di lottare per la promozione diretta e rendere il risultato del Sinigaglia un piccolo passo falso e non un campanello d’allarme.
Matteo Zizola