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Cagliari, dai mugugni agli applausi: la stagione da Serie A di Radunovic

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Non sempre perfetto ma il più delle volte decisivo ed estremamente efficace. Partito tra dubbi e scetticismi alla vigilia della sua prima stagione da titolare con la maglia del Cagliari, Boris Radunovic si è rivelato il vero e proprio muro di Belgrado capace di trascinare i rossoblù fino alla vittoria dei playoff di Serie B contro il Bari. Ora a poco più di due settimane dall’inizio dei lavori, il portiere serbo si prepara al prossimo step di crescita per diventare la saracinesca di Ranieri anche in Serie A.

Certezza

Spalle larghe, tanta pazienza e voglia di crescere, da quando Radunovic è arrivato in Sardegna durante l’era Semplici (luglio 2021) ha fatto di queste caratteristiche un suo punto di forza. In Serie A nella stagione 2021/2022, da vice Cragno, Radunovic ha totalizzato 3 presenze contro il Milan (persa 4-1), l’Hellas Verona (0-0) e la Fiorentina (1-1). In queste tre apparizioni il portiere serbo si è messo particolarmente in mostra sia nella sfida del Bentegodi contro i veneti, salvando in più occasioni i rossoblù con degli ottimi interventi, sia in quella della Unipol Domus contro i gigliati parando il rigore a Biraghi. L’addio di Cragno nella scorsa estate ha messo la dirigenza isolana di fronte a un bivio, dare fiducia al giovane estremo difensore ex Atalanta o pescare dal mercato un portiere più esperto? Una decisione non semplice anche perché seppur il giocatore serbo avesse dimostrato di avere il talento dalla sua, la mancanza di continuità avuta nelle passate stagioni lo rendevano un’incognita troppo grande per affrontare un campionato alla ricerca della promozione diretta. La scelta presa dai piani alti del Cagliari è stata quella di coltivare il talento di Radunovic, affidandogli così il compito di difendere i pali nella stagione in cadetteria. Una scelta coraggiosa, ma che a posteriori si è rivelata vincente, infatti dopo un avvio incerto, frutto di alcuni errori come quello della sfida di andata contro il Bari (persa 0-1) sul gol di Cheddira e il rigore causato in quella di Ascoli (persa 2-1), il portiere serbo con l’arrivo di Ranieri in panchina e con una ritrovata solidità difensiva, è cresciuto partita dopo partita con l’apice stagionale raggiunto nella sfida di andata della finale playoff contro i pugliesi quando, a suon di parate, ha permesso al Cagliari di rimanere a galla e giocarsi la promozione nella gara di ritorno del San Nicola. E così da giovane con poca esperienza è diventato uno dei portieri più affidabili della Serie B, trasformando mugugni e critiche in cori e applausi.

Serie A

Se la scorsa stagione per il portiere serbo è stata quella della continuità e della crescita, la prossima per il numero 1 rossoblù sarà quella della verità. Tra Serie B e playoff Radunovic è stato sempre presente: 43 apparizioni su 43 disponibili, 38 gol subiti, 16 reti inviolate e 2 rigori parati. Numeri più che positivi per un portiere che per la prima volta ha affrontato un campionato da protagonista in una squadra italiana. Ora però in vista della prossima stagione in Serie A l’asticella si alzerà e l’ex Hellas Verona dovrà dimostrare di essere un profilo valido anche per difendere i pali dei rossoblù nella massima serie. Se salire di categoria significa affrontare un campionato con delle qualità più elevate, la differenza rispetto alla scorsa stagione in cadetteria sarà soprattutto a livello mentale. Sarà un mese di luglio fondamentale per Radunovic che, nonostante quanto di buono fatto lo scorso anno, dovrà dimostrare a Ranieri di essere un profilo adatto anche per la Serie A.  La linea tracciata dal Cagliari in vista della prossima stagione è quella di affidare all’estremo difensore serbo le chiavi della porta rossoblù senza innescare meccanismi di concorrenza che possano minare le gerarchie. Probabile quindi, come detto nei giorni scorsi (qui per l’articolo completo), che dal mercato possa arrivare un vice di esperienza. Dagli errori di Ascoli in campionato, ai miracoli della Unipol Domus contro il Bari nella finale di andata dei playoff, la crescita del numero 1 di Ranieri nello scorso campionato è stata sotto gli occhi di tutti e ora, per conquistare la salvezza in Serie A, Radunovic è chiamato a un ulteriore salto di qualità.

Andrea Olmeo

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