C’era una volta lo spacca-partite di Claudio Ranieri e c’è ancora? Nell’ultimo periodo ha via via perso sempre più posto nelle gerarchie del Cagliari l’esperto centrocampista offensivo Nicolas Viola. In alcuni casi, soprattutto nella parte centrale del girone d’andata, è stato l’uomo della provvidenza rossoblù, ma dall’arrivo di Gianluca Gaetano e da quando Ranieri ha cambiato l’impostazione a livello di modulo della sua squadra l’ex Benevento ha man mano perso di peso nelle rotazioni. Cambierà qualcosa in questo decisivo rush salvezza in salsa cagliaritana?
Contesto
Per Viola fin qui 20 presenze in Serie A, 3 reti e 2 assist. Più due presenze con un gol e un assist in Coppa Italia. Numeri alla mano, piaccia o meno, il trentaquattrenne rossoblù è uno dei migliori del Cagliari di questa stagione. Pur essendo solo undicesimo per minutaggio in campionato tra gli uomini a disposizione di Claudio Ranieri (1.007’). Il primo per utilizzo è Dossena (2.452’), davanti a Makoumbou (2.276’) e Zappa (2.071’). Da quando a Cagliari è arrivato Gaetano però Viola ha giocato sempre meno: 28’ all’Olimpico contro la Roma, 45’ contro la Lazio alla Unipol Domus, panchina a Udine, 29’ contro il Napoli in Sardegna, panchina a Empoli, 24’ contro la Salernitana in casa e infine appena 2’ più recupero al Brianteo di Monza. E dire che proprio contro i brianzoli si poteva pensare a un suo ritorno da titolare data l’assenza dell’infortunato Gaetano.
Esperimenti
A dirla tutta Ranieri ci ha anche provato a farli convivere Gaetano e Viola. Insieme da subentrati nella pesante sconfitta per 4-0 a Roma contro i giallorossi di De Rossi, entrambi inseriti al 62’ con una partita però già compromessa dalle quattro reti di distacco. Poi insieme da titolari alle spalle di Lapadula nella sconfitta interna contro la Lazio (1-3), nella partita poi diventata famosa per le dimissioni di Ranieri rifiutate dallo spogliatoio. Da lì in poi insieme non hanno più giocato: contro il Napoli è stato proprio Viola a prendere il posto di Gaetano mentre contro la Salernitana l’esperto jolly rossoblù è entrato dopo l’uscita dal campo per infortunio del compagno in prestito secco in Sardegna dal Napoli. Con la panchina di Monza fino a quasi a partita terminata e con un risultato da recuperare che hanno certificato l’uscita dal ruolo di spacca-partite nella mente di Ranieri per Viola. Almeno in questa fase della stagione. Con il cambio di modulo sempre più stabile verso il 4-2-3-1 tendente a tratti al 4-4-2, unito anche ad alcune partite non giocate esattamente al meglio da subentrato per il numero 10 rossoblù, che ha abbassato le chances come alternativa di qualità per Viola.
Futuro
Un rendimento recente che ha messo in pausa il chiacchiericcio sul suo futuro. Nel momento migliore della sua prima parte di campionato, infatti, Viola stava dividendo la piazza tra chi chiedeva il rinnovo di un anno di contratto e chi invece considerava migliore un addio a fine stagione. Il legame con il Cagliari per ora resta in scadenza a giugno 2024 anche se il club rossoblù, dopo una chiusura evidente sui rinnovi ai giocatori in scadenza, sembra aver riaperto una porticina ad alcuni prolungamenti. Come dimostrano gli incontri avuti con l’entourage di Leonardo Pavoletti nelle ultime ore per allungare ancora di una stagione il contratto del bomber livornese e offrirgli anche un possibile futuro con un ruolo extra campo (qui per leggere la nostra news). Viola però, e non ce ne voglia il talentuoso classe ‘89, non è Pavoletti per peso sulla piazza e legame con Cagliari. Però con Ranieri Viola ha sempre saputo ritagliarsi il suo spazio da protagonista dalle parti di Asseminello e l’impressione è che molto dipenderà anche da quanto e se sarà fondamentale Nicolas nell’ultima volata salvezza.
Roberto Pinna
