Per situazioni complicate sono necessarie soluzioni Semplici. Quella più logica, perché rappresenta la scelta primaria di chi alla fine decide. L’ex allenatore della Spal prenderà dunque il posto di Di Francesco a oltre 48 ore di distanza dalla sconfitta contro il Torino che ha definitivamente aperto la crisi di governo in casa Cagliari.
Ore confuse – Qui comando io, questa è casa mia, ogni dì voglio sapere chi viene e chi va. Così cantava Gigliola Cinquetti e così ha cantato Tommaso Giulini nelle ultime concitate ore prima di convincere Leonardo Semplici. Una scelta tutta farina del sacco del patron, anche se i tentativi di confermare almeno lo staff di Di Francesco stavano per far saltare la trattativa. Risparmiare il più possibile, fino a cercare di imporre perfino il vice dell’ormai ex allenatore rossoblù. Non solo a Semplici, tornato in pole position solo dopo che le opzioni di riserva Donadoni e Andreazzoli, oltre Rastelli, avevano opposto il niet alla richiesta di tenere con sé lo staff dell’ormai ex Di Francesco. Del passato potrebbe restare il solo Paolo Orlandoni, Semplici non ha un preparatore dei portieri di fiducia e così l’ex estremo difensore dell’Inter rimarrebbe a seguire Cragno, Vicario e Aresti. Due anni di contratto che servono come incentivo per il tecnico di Firenze, qualora dovesse riuscire nel miracolo della salvezza la conferma sarebbe automatica per ovvie ragioni, al contrario avrebbe già messo le basi per il successivo campionato nella serie cadetta. E Di Francesco? Non dimissioni, non risoluzione consensuale, ma esonero. Questo sarebbe secondo quanto filtra il finale di un progetto mai davvero decollato.
Per il gruppo – Rastelli prima, Lopez poi. La situazione precipita, quando ormai le speranze di salvezza sono ridotte al lumicino ecco spuntare Marcello Carli dal cilindro per mettere una toppa a uno spogliatoio in difficoltà. Questo qualche stagione or sono, aprile 2018, oggi il ricordo di quei tempi è automatico quando si pensa a Stefano Capozucca. La speranza del presidente è che anche in questo caso arrivi una nuova Firenze a far uscire la squadra dal burrone. Nuovo direttore sportivo, Il ritorno di Capozucca come nuovo direttore sportivo non rappresenta pieni poteri per il dirigente protagonista dell’ultima promozione dalla B e del miglior campionato in A della gestione Giulini. Semplici non sarebbe una sua scelta, Capozucca avrebbe messo in cima alla lista il secondo ritorno, quello di Massimo Rastelli. Ancora una volta, però, l’allenatore passerebbe dalla decisione ferma e totale di Tommaso Giulini. Con il mercato fermo e la prima azione di livello sfilatagli dalle mani, Capozucca diventa così un remake di Carli versione aprile 2018. L’uomo d’esperienza che conosce le dinamiche di spogliatoio e che arriva per cementare il gruppo e per dare una mano, morale e mentale, per provare l’impresa. Per fare il proprio lavoro ci sarà tempo, ora è fondamentale salvare il salvabile.
Si chiude così dopo pochi mesi l’esperienza di Eusebio Di Francesco in Sardegna, mentre il destino dell’altra novità estiva chiamata Pierluigi Carta dovrebbe essere sempre a Cagliari nell’area tecnica. Inizierà invece lunedì 22 febbraio l’era di Leonardo Semplici e di Stefano Capozucca, con la squadra che nel primo pomeriggio si ritroverà ad Asseminello per il primo allenamento agli ordini del tecnico fiorentino. Termina così una storia da dimenticare, una storia un po’ complicata, una storia sbagliata. Il tempo per capirla a fondo non mancherà, intanto il Cagliari dovrà correre verso Crotone, prima tappa di un’impresa quasi impossibile che Semplici è chiamato a rendere possibile.
Matteo Zizola