Non chiamatelo ragazzino. A Marassi, nel ritorno al successo del Cagliari in Serie A dopo mesi di astinenza, Andrea Carboni si è scoperto il veterano della difesa rossoblù. Strano gioco del destino per uno che sulla carta d’identità recita 2001 come anno di nascita. Con lui, nel terzetto uscito vittorioso dalla Liguria, il neo-acquisto Lovato (compagno di Nazionale in Under 21 e di un anno più grande) e Altare (arrivato dalla Serie C con l’Olbia e alla seconda gara assoluta in massima serie).
Scalata
L’epurazione di dicembre, con gli addii senza troppi rimpianti a Godin e Caceres, e i soliti problemi muscolari che hanno nuovamente fermato Ceppitelli in questo inizio del 2022 hanno dato ancora più spazio all’ex talentino del settore giovanile rossoblù. Per Carboni quella di Marassi contro la Sampdoria è stata la quarantunesima presenza in Serie A con il Cagliari, in totale sono 45 tra i professionisti. Da qualche tempo è arrivato anche in Under 21 azzurra dopo una scalata progressiva fatta di presenze costanti dall’Under 17 in su. La cosa che stupisce maggiormente del centrale mancino di Tonara è la capacità di farsi trovare sempre pronto. Fin dagli esordi con Zenga, nonostante un po’ di irruenza di troppo, alle responsabilità come giocatore di maggiore esperienza, fa strano a dirlo, della nuova difesa di Mazzarri che cerca disperatamente una nuova impresa salvezza.
Numeri
Contro la Sampdoria Carboni, oltre a una prestazione di affidabilità e sicurezza in marcatura, ha offerto dei numeri importanti anche a livello di costruzione dal basso. Con 88 palloni toccati il centrale ex Primavera, ai tempi di Max Canzi, è stato il calciatore di Mazzarri più attivo nel giro palla, e anche a livello di passaggi positivi, e quindi di qualità del possesso, si è fatto notare con 58 passaggi riusciti (dato migliore dei sardi a Marassi). In ripiegamento contano i 10 duelli, i 5 palloni recuperati e i 4 passaggi intercettati (migliore tra i suoi). A sorprendere è soprattutto la normalità nel considerarlo un titolare di questo Cagliari a discapito della giovanissima età. Se allarghiamo però il raggio d’analisi a tutta la Serie A scopriamo che con i 1.574 minuti giocati in questo campionato Carboni è l’Under 20 più utilizzato di tutto il torneo. E se ampliamo l’orizzonte anche agli Under 21 solamente Vlahovic della Fiorentina ha giocato più di lui (1.698). Guardando solo alla rosa rossoblù, e prendendo in considerazione tutte le competizioni (Serie A e Coppa Italia), solo Joao Pedro con 1.917 minuti ha giocato più di Carboni (1.723). Dove può ancora migliorare? Fin qui ha messo a bilancio due assist tra i professionisti, in Primavera era il classico difensore goleador (6 gol totali), specie con i colpi di testa sui calci piazzati. Ecco, una maggiore presenza sulle palle inattive dei suoi potrebbe farlo emergere ancora di più.
Gestione
Insomma, il Cagliari un po’ per bravura nel lavoro nel proprio settore giovanile e un po’ per una serie di fortunati eventi che nelle difficoltà in campionato hanno permesso a Carboni di emergere ora si ritrova in casa uno dei difensori giovani più interessanti di Italia. Ora sarà cruciale la gestione del giocatore. Il ragazzo sin da piccolissimo si è contraddistinto per mentalità e applicazione e Mazzarri, che cura molto la fase difensiva, potrebbe essere un tecnico ideale per continuare il suo percorso di crescita. Tenendo conto però delle situazioni extra-campo che potrebbero verificarsi quando un calciatore inizia a ricevere apprezzamenti anche fuori dalla propria isola felice. Senza dimenticare infine gli insegnamenti della passata stagione, quando Carboni dopo un periodo con diverse presenze sotto la guida Di Francesco venne spedito nuovamente in Primavera dal club per un braccio di ferro sul rinnovo. Salvo poi tornare uno degli uomini salvezza nel momento di maggiore bisogno con Semplici (a contratto firmato), quando Carboncino, come lo chiamavano nel settore giovanile, giocò in tutte le ultime 9 partite di Serie A.
Roberto Pinna