agenzia-garau-centotrentuno

Cagliari, da Prati a Marin e Deiola: si può fare a meno di Adopo?

Michel Adopo durante Lazio-Cagliari | Foto Valerio Spano
sardares
sardares

Una sconfitta ricca di polemiche per la direzione dell’arbitro Giovanni Ayroldi, con un Cagliari che però ha tenuto testa alla Lazio fino a mettere paura agli avversari anche in nove contro undici. Dei tanti errori del fischietto pugliese sono soprattutto due quelli che i rossoblĂą di Davide Nicola pagheranno in vista della gara contro il Milan di sabato 9 novembre alla Unipol Domus. PerchĂ© le due espulsioni di Mina e Adopo non solo hanno ridotto le possibilitĂ  di rimonta contro i biancocelesti, ma hanno soprattutto tolto due pedine fondamentali per la prossima sfida di campionato.

Fondamentale
Da una parte il difensore che ha vinto piĂą duelli in tutta la Serie A, dall’altra un centrocampista che ha dimostrato anche all’Olimpico la propria importanza nello scacchiere del tecnico rossoblĂą. E se Mina potrĂ  essere rimpiazzato da Palomino senza perdere nĂ© in personalitĂ  nĂ© in qualitĂ  in marcatura, l’assenza di Adopo porterĂ  problemi non di poco conto in vista della partita contro i rossoneri di Paulo Fonseca. Come giĂ  visto nella sconfitta casalinga contro il Bologna, quando l’ingresso in corsa dell’ex Atalanta aveva di fatto cambiato in parte l’inerzia delle battaglie in mezzo al campo, anche contro la Lazio è arrivata la conferma di quanto la forza fisica unita alla tranquillitĂ  con il pallone messi in mostra da Adopo siano caratteristiche uniche nella rosa di Nicola. Non solo per il valore del calciatore in sĂ©, ma anche per quanto la sua presenza alzi il livello di chi gli sta attorno. Chiedere a Makoumbou, tornato protagonista positivo contro la squadra di Marco Baroni grazie all’aiuto in mezzo al campo del compagno classe 2000, con una prestazione piĂą che sufficiente possibile per la presenza di Adopo che lo ha liberato da eccessivi compiti di filtro e di costruzione solitari. L’assenza del francese cresciuto nel Torino non è solo un problema a sĂ©. Non si può non considerare, infatti, il ventaglio di possibili sostituti e come si possono incastrare nella strategia di Nicola, ormai orientato sempre piĂą verso una mediana a due e a maggior ragione contro un Milan che utilizza lo stesso schema di base. Come visto contro il Bologna sia Prati che Marin hanno confermato le difficoltĂ  nel giocare in quel tipo di centrocampo, con l’ex Spal piĂą adatto al ruolo di perno basso a tre e il romeno piĂą performante come interno sempre a tre con libertĂ  di agire sia da secondo play che da centrocampista box to box. Senza Adopo mancherĂ , in sostanza, quel giocatore muscolare – ma anche tecnico – che aiuta quelli piĂą qualitativi a gestire meglio la fase di possesso, oltre all’aspetto di filtro nel quale nĂ© Prati nĂ© Marin brillano.

Ancora tu?
Due le soluzioni possibili per rimpiazzare Adopo dopo l’espulsione dell’Olimpico che lo terrĂ  fuori contro il Milan. La prima, forse quella piĂą logica e con ogni elemento nella posizione piĂą congeniale è quella di un ritorno al centrocampo a tre. Con quindi Prati ad agire da play basso piĂą Marin e Makoumbou ai suoi lati. Un’opzione che, considerando la presenza di due esterni in un’ideale 4-5-1 o 4-3-3, escluderebbe di fatto sia Viola che Gaetano, sempre che la scelta per la zona sinistra d’attacco non ricada come contro il Bologna sull’ex Napoli. La coperta corta toglierebbe probabilmente qualitĂ  tra le linee e darebbe meno supporto a Piccoli, ma porterebbe anche maggiore densitĂ  in mezzo al campo e meno difficoltĂ  nel togliere spazio ai movimenti di Morata che, come visto contro il Monza, è ormai una sorta di falso nove che scende sempre piĂą spesso sulla linea dei centrocampisti per lasciare lo spazio ai tagli delle ali e agli inserimenti di Reijnders. C’è però una soluzione alternativa che vedrebbe lo stesso canovaccio mostrato contro la Lazio, ma senza ricreare l’equivoco di Prati e Marin in una mediana a due, o assieme – con Makoumbou fuori – o in ballottaggio per occupare il posto di fianco al nazionale congolese. Una soluzione chiamata Deiola, sicuramente non di grande appeal, ma che garantirebbe quella presenza fisica data da Adopo a supporto della mediana. Certo, il sangavinese non è un giocatore che può essere paragonabile al francese nĂ© per tecnica nĂ© per fisicitĂ , ma appare come l’alternativa piĂą simile per essere inserita nel contesto generale e provare a ripetere la prestazione fatta contro la Lazio. Deiola che, peraltro, entrato all’Olimpico dopo la doppia espulsione, ha dimostrato di poter essere utile per atteggiamento e corsa, due dettagli spesso mancati quando è mancato Adopo. Una scelta complessa che dipenderĂ  anche dalle caratteristiche del Milan e dalla via da scegliere, se pensare a come ovviare alle qualitĂ  dell’avversario o se, come provato senza successo contro il Bologna, cercare di sfruttarne i limiti. PerchĂ© i rossoneri sono sì ricchi di individualitĂ  che possono far male, ma anche contro il Monza hanno mostrato problemi strutturali che li rendono battibili piĂą che in altre occasioni.

Matteo Zizola

Condividere su

Commenti

guest
31 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti

CENTOTRENTUNO TV

Continua a leggere...

31
0
...e tu che ne pensi? Lascia un commentox