Un bottino importante frutto di tre vittorie, due pareggi e una sola sconfitta. L’arrivo del nuovo anno ha portato al Cagliari undici punti in sei partite, il tutto senza avere a disposizione una rosa ampia – esclusa la gara di Empoli – a causa di infortuni, positività e Coppa d’Africa.
Bentornati
Walter Mazzarri ha saputo fare di necessità virtù. Pescando dalle poche risorse a disposizione, rilanciando elementi fino a quel momento rimasti in disparte, inserendo fin da subito gli innesti arrivati dal mercato di gennaio. La trasferta del Castellani, però, ha dato un ulteriore segnale delle potenzialità dei rossoblù. La prima occasione di poter attingere a una panchina numerosa ha permesso al tecnico toscano di cambiare le carte in tavola, fino a recuperare – e quasi vincere – una sfida che aveva preso una piega complicata. Partendo da Leonardo Pavoletti, goleador di giornata, che delle sei gare del nuovo anno aveva dovuto saltare quelle contro Fiorentina e Atalanta, la prima per squalifica e la seconda per un lieve infortunio. Senza contare proprio la partita contro l’Empoli, nella quale il suo utilizzo parziale era obbligato dal rientro in gruppo in prossimità della sfida. Come il centravanti livornese così Keita Baldé, altra freccia nell’arco di Mazzarri. Il senegalese ha fatto il suo esordio nell’anno solare con gli undici minuti finali della gara contro gli uomini di Andreazzoli e ora, dopo una settimana a pieno regime, mette sul tavolo la propria candidatura per il Monday Night del 21 febbraio contro il Napoli. Pezzi che piano piano tornano a comporre il puzzle rossoblù e che danno nuove soluzioni – dall’inizio o in corsa – a un Cagliari che ha bisogno di tutte le possibili alternative nella difficile corsa salvezza.
Carboni e non solo
Lovato e Goldaniga hanno aggiunto al reparto difensivo qualità e abnegazione. Obert e Altare hanno dal canto loro raccolto sul campo quanto seminato a suon di prestazioni. Ceppitelli, al netto dei soliti problemi fisici, resta un’alternativa valida al posto dei più giovani compagni, magari già a partire dalla prossima gara contro il Napoli, quando Lovato sarà assente per il problema al flessore accusato a Empoli. Una difesa che ha trovato in Andrea Carboni il proprio leader, il giocatore con maggior minutaggio nonostante la carta d’identità reciti 2001 nell’anno di nascita. E proprio il centrale di Tonara ha preso parte a solo tre delle sei partite di questo 2022 rossoblù, prima fermato dal Covid e poi da un fastidio alla caviglia che lo tiene in dubbio anche per la gara contro i partenopei. Un’assenza pesante che però non si è fatta sentire nei risultati, la vittoria di Bergamo come esempio lampante di un reparto che ha acquisito i dettami di Mazzarri e nel quale tutti sono importanti ma nessuno indispensabile. E che potrebbe ritrovare presto anche un altro elemento ormai lontano dai campi dal 26 settembre, sesta giornata di andata. Sebastian Walukiewicz è infatti tornato ad allenarsi ad Asseminello, proseguendo il programma di recupero e puntando l’obiettivo verso marzo per il rientro a pieno regime. Un altro tassello che potrebbe tornare utile nel rush finale per la permanenza in Serie A.
Dalla penuria all’abbondanza
Ventuno come i punti in classifica, ventuno come i minuti in campo in campionato per Nahitan Nández nel 2022. Tolta la partita di Coppa Italia contro il Sassuolo, infatti, il León non ha praticamente mai giocato nelle sei gare del nuovo anno. Un elemento fondamentale per lo scacchiere di Mazzarri, ma la cui assenza non si è sentita almeno nei risultati. E viene da chiedersi che Cagliari potrà essere non appena il centrocampista uruguaiano tornerà dal problema al legamento del ginocchio patito proprio a Reggio Emilia in Coppa. Un vero e proprio nuovo acquisto, dopo che l’ultima gara dall’inizio è ormai datata 18 dicembre, quasi due mesi fa, e che il mercato di gennaio lo ha visto restare ancora una volta in Sardegna. L’esplosione di Bellanova sulla fascia destra dà a Mazzarri la possibilità di insistere su un Nández più interno, regalando così al centrocampo maggiori alternative. Non solo con il León, ma anche con Daniele Baselli che va a caccia della prima maglia da titolare rossoblù dopo i 12 minuti di Bergamo e i 32 di Empoli. L’ex granata non gioca nell’undici iniziale in Serie A dal 12 maggio del 2021, quando il Torino fu sconfitto dal Milan per 7 a 0. E dopo aver dimostrato la propria utilità nei due spezzoni di gara in cui è stato utilizzato, Baselli cerca il definitivo rilancio per poter diventare a tutti gli effetti – e non solo sulla carta – uno dei nuovi innesti di questo 2022. In una mediana che attende anche altri due giocatori importanti finora mai utilizzati nel nuovo anno e non solo. Kevin Strootman sarebbe dovuto rientrare già da inizio febbraio, ma senza fretta – anche grazie alle prestazioni di Grassi – potrebbe essere tra i papabili per una maglia da titolare con l’arrivo di marzo. Anche per l’olandese l’attesa è forte – non gioca dal 30 novembre, otto minuti a Verona – per quello che potrebbe essere un ulteriore acquisto virtuale del Cagliari di Mazzarri formato nuovo anno. Con Strootman marzo potrebbe portare anche una nuova primavera per Marko Rog. Lo sfortunato croato – assente ormai dal 31 luglio, giorno dell’infortunio contro l’Augsburg in amichevole – ha ripreso ad assaggiare l’erba di Assemini, ma per il suo pieno recupero si dovrà aspettare almeno la seconda metà del prossimo mese. Senza contare la necessaria calma dopo due infortuni consecutivi che invitano alla prudenza.
Mazzarri ha saputo coinvolgere nelle difficoltà tutta la rosa a propria disposizione. Anche grazie a questo gli assenti hanno potuto prendersi tutto il tempo necessario per il pieno recupero. Con tredici partite da disputare e una battaglia salvezza da vincere, però, diventa fondamentale aggiungere forze fresche – e qualità differenti – a un gruppo che ha spremuto per necessità alcuni elementi che appaiono ora a corto di fiato. Come Marin, ad esempio, o il capitano Joao Pedro. Nella logica del tutti sono importanti ma nessuno è indispensabile ecco che il rientro dei vari Carboni, Nández, Strootman, Keita e Pavoletti – senza dimenticare Rog, Walukiewicz e l’inserimento di Baselli, potrebbe essere un fattore decisivo per vincere le numerose finali che il Cagliari affronterà da qui al 22 maggio.
Matteo Zizola