Chi ha tempo non aspetti tempo. Anche in un periodo nel quale la creatività è la stella polare da seguire, anzi, a maggior ragione. Anticipare significa spesso risparmiare, l’acqua alla gola del gong in arrivo difficilmente porta buoni consigli e il passato è pieno di cattivi esempi.
In attesa di Godín
Difficile non pensare al Cagliari del secondo anno in Serie A con Massimo Rastelli in panchina o, per non andare troppo indietro al passato, alla scorsa estate quando Di Francesco fu anche vittima del tira e molla senza successo per Radja Nainggolan. Per questo motivo, con le diverse querelle in atto in casa rossoblù, diventa ancora più necessario avere la risposta pronta a ciò che ormai appare inevitabile, senza dimenticare il caso aperto alla voce Diego Godín. L’unico settore della rosa a disposizione di Leonardo Semplici che al momento appare completo e senza possibili futuri scossoni è quello dei portieri. Cragno, Radunovic, Aresti sono i tre estremi difensori che, a scanso di stravolgimenti imprevedibili, saranno tra i pali nella stagione prossima al via. Il resto è in divenire, mentre la sfida contro il Pisa di Coppa Italia si avvicina e a ruota l’esordio in campionato contro lo Spezia all’Unipol Domus. Davanti ai tre estremi difensori designati le certezze sono Ceppitelli, Walukiewicz e Carboni. I rincalzi al momento rispondono ai nomi di Altare e Obert, entrambi all’esordio nella massima serie. Su tutto il reparto pende la Spada di Damocle del futuro di Godín. Con il Faraone la difesa potrebbe anche essere considerata completa, considerando anche l’utilizzo di Lykogiannis tra i tre centrali, senza di lui servirebbe almeno un nuovo innesto. Il nome più in voga è quello di Palomino dell’Atalanta, contratto in scadenza nel 2022, sul quale ci sarebbe comunque da trovare la formula. Oltre quanto riportato dall’Unione Sarda, anche da Bergamo arrivano conferme sull’interesse rossoblù per l’argentino. E sempre parlando di argentini resta difficile se non impossibile arrivare a Pezzella della Fiorentina.
Nainggolan non basta
Il fiore all’occhiello del Cagliari post Barella è stato senza dubbio il centrocampo, almeno sulla carta. Tra il muro contro muro di Nández e l’infortunio di Rog, però, la situazione non è delle più rosee. Non tanto per i cosiddetti titolari; al netto del probabile ritorno di Radja Nainggolan collegato all’affare che vede l’Inter portare a Milano il León, ma per la profondità delle scelte nel reparto. Con il Ninja che avrebbe risolto il contratto con i nerazzurri secondo quanto riportato da Sky Sport, possibile anticamera del suo ritorno in Sardegna. Sulle corsie esterne verrà data la chance da titolare a Zappa sulla destra, mentre sul lato opposto è arrivato Dalbert. Alle loro spalle, però, sono da trovare gli incastri. Se sul lato mancino Lykogiannis potrebbe sdoppiarsi tra difesa e centrocampo – con Tripaldelli destinato all’addio a titolo definitivo ormai da tempo – sulla corsia opposta dietro il classe ’99 ex Pescara restano solo gli infortunati Faragò e Pinna. In ballo per rimpiazzare Nández restano due nomi, quello di Strefezza, che Semplici conosce bene dai tempi di Ferrara, e quello nuovo di Andrea Conti, al centro dei discorsi odierni tra il direttore sportivo rossoblù Capozucca e il Milan. Discorsi che riguarderebbero anche un possibile prestito di Pobega, centrocampista l’anno passato in forza allo Spezia, ma di proprietà dei rossoneri. Sul classe ’99 di Trieste la concorrenza è folta, ma potrebbe essere lui il sostituto designato di Marko Rog, senza dimenticare l’obiettivo, ora più freddo, rappresentato da Pablo Galdames. Strootman e Marin titolari; alle loro spalle Deiola, Biancu e l’attesa per forze fresche. Non sarà parte del blocco in mediana Fabrizio Caligara, atteso ad Ascoli per la firma sul trasferimento, così come permangono i dubbi su Oliva, anche se nel caso dell’uruguaiano mancano al momento le pretendenti. Infine si dovranno valutare più avanti le condizioni di Ladinetti, fermato da problemi di salute che lo terranno ai box per l’inizio della stagione.
Tra punti fermi e valigie
Due trequartisti e una punta o viceversa, questo il sentiero intrapreso da Semplici nelle amichevoli fin qui disputate. Joao Pedro ago della bilancia, assieme a Pavoletti il brasiliano è l’unico praticamente sicuro della permanenza. Senza dimenticare Gastón Pereiro, atteso alla stagione del rilancio dopo i problemi avuti da quando è arrivato in rossoblù. In attesa di Nainggolan, che completerebbe con il capitano e con il centravanti livornese il trio di titolari, il reparto attende di capire il destino di Giovanni Simeone. Il Cholito, non è un mistero, è promesso sposo del Marsiglia, affare che potrà completarsi soltanto una volta che i francesi riusciranno a piazzare l’altro argentino Dario Benedetto. Con la probabile cessione di Simeone il Cagliari dovrà trovare un nuovo attaccante vista anche la situazione di Alberto Cerri, messo da parte nelle amichevoli e ambito da diversi club di Serie B come Como e Perugia tra gli altri. La voce relativa al Trabzonspor, rilanciata dai media turchi, si è piano piano affievolita, con il club di Trebisonda che ha infatti chiuso per l’ex Parma Cornelius. Chi invece sembrerebbe essersi guadagnato una chance è Damir Ceter che appare destinato al ruolo di vice Pavoletti. In attesa con le valigie pronte è Diego Farias, su di lui sempre vivo l’interesse dello Spezia e di altre compagini della massima serie. Tra i possibili innesti non arrivano conferme sul centravanti del Galatasaray Diagne, nonostante le parole dell’attaccante su un suo possibile approdo in Italia.
Uno o due difensori centrali a seconda del futuro di Godín, un esterno di fascia destra per rimpiazzare Nández, il ritorno di Nainggolan assieme al sostituto del lungodegente Rog e, infine, un nuovo attaccante qualora, come probabile, partisse Simeone. Queste le necessità in entrata del Cagliari a tre settimane dalla fine del mercato. Nel frattempo saranno Coppa Italia e l’esordio in campionato a rispondere a eventuali ulteriori mancanze nella rosa a disposizione di Semplici.
Matteo Zizola