Comparsa, comprimario o attore protagonista? Se facesse parte di un cast di una commedia teatrale, Gianluca Gaetano avrebbe di certo ricoperto tutti questi ruoli. A Napoli, lui che è campano doc, emozioni positive per un verso (su tutte la conquista dello Scudetto con Luciano Spalletti in panchina) ma negative per altre (lo scarso utilizzo e la tanta concorrenza nel suo ruolo). A Cagliari, invece, l’approdo in quella Sardegna isola felice che gli ha permesso finalmente di crescere anche tra i grandi.
Comprimario
La prima stagione in azzurro per Gaetano è stata caratterizzata da 12 presenze ufficiali complessive, 1 gol e 1 assist. Ma la tanta concorrenza nel reparto di centrocampo a disposizione di Luciano Spalletti ha precluso il percorso di crescita e di ambientamento tra i grandi del 23enne originario di Cimitile, tant’è vero che nell’annata che ha consegnato il terzo scudetto al Napoli nella sua storia Gaetano non è mai partito titolare, è subentrato 8 volte ma soprattutto è rimasto in panchina in 25 occasioni. La situazione non è poi cambiata più di tanto quando il timone della formazione campione d’Italia è passata nelle mani di Rudi Garcia. Con l’ex allenatore di Lille e Roma, dopo essere stato out nelle prime due giornate, sono arrivate per il fantasista campano ben 4 panchine consecutive che avrebbero potuto farlo arretrare ancora di più all’interno delle gerarchie del sodalizio partenopeo. Poi, invece, è arrivata la chance tanto attesa. Alla settima giornata, Gaetano ha esordito in questo campionato in quel del Via del Mare contro il Lecce e il suo impatto sulla gara è stato di quelli importanti. Prima il ritorno al gol che gli mancava dal 21 maggio e poi un rigore procurato e trasformato da Politano per il 4-0 finale. L’ottimo primo atto del Gaetano 2.0 in azzurro poteva essere quello del riscatto e invece lo status del giocatore non è affatto cambiato, con 8 subentri e 6 panchine nelle successive 14 partite disputate dal Napoli in massima divisione.
Riscossa, stop e ritorno
La voglia di giocare, di prendersi i gradi da titolare e rendersi protagonista anche in Serie A ha però fatto la differenza e alla fine è stato il Cagliari, già affrontato da subentrato il 16 dicembre 2023, a insistere di più sul suo profilo e a portarlo all’ombra dell’Unipol Domus nel mercato di gennaio per la seconda parte di campionato. L’approdo agli ordini di Claudio Ranieri ha rappresentato per Gaetano un punto di svolta importante, sia personale che tecnico. Dopo lo spezzone nel 4-0 dell’Olimpico contro la Roma, Gaetano si è preso il Cagliari sulle spalle, con 5 titolarità consecutive, con prestazioni sempre in crescendo ma soprattutto con i suoi primi tre gol in maglia rossoblù, realizzati contro Lazio, Udinese e Salernitana. E proprio la gara contro i granata campani è stata per Gaetano dalle emozioni totalmente opposte. Dopo la gioia del gol del momentaneo raddoppio, per l’ex Napoli è arrivato un problema agli adduttori che ne ha bloccato l’ascesa e che gli ha impedito di rispondere alla prima convocazione della sua carriera con la Nazionale Italiana (qui la news completa). Dallo stop contro la Salernitana in poi, il numero 70 del Cagliari ha subito una leggera flessione nelle prestazioni e nell’utilizzo all’interno dello scacchiere del Cagliari: dall’assenza forzata contro il Monza alle due panchine contro Verona e Inter, in mezzo la titolarità contro l’Atalanta. Ma è contro la Juventus che Gaetano è riuscito a riaccendere la luce. Non solo Ranieri l’ha rispolverato dal 1′ ma ha costruito intorno a lui il reparto avanzato rossoblù, alternandolo in diverse posizioni di campo per non dare punti di riferimento. E a coronamento degli sforzi delle precedenti settimane è arrivato persino il ritorno al gol, il quinto della sua stagione, il quarto da quando è arrivato al Cagliari.
Ancora tu?
Il ritorno da titolare contro la Juventus è stato un primo assaggio dello show al quale Gaetano aveva incominciato ad abituare anche fin troppo bene i tifosi di fede cagliaritana. Contro il Genoa, invece, è arrivato un brusco stop di squadra che però non ha compromesso più di tanto il percorso del Cagliari nella lotta salvezza. Da un punto di vista del risultato, visto il 3-0 finale, la botta è stata dura da ricevere e da assorbire nel breve periodo. Se poi si guarda alla prestazione dei singoli, più precisamente proprio a quella di Gaetano, si è visto come il numero 70 rossoblù sia stato impalpabile nei 90′ giocati al Ferraris. Eppure l’ex trequartista del Napoli è stato forse l’unico a cercare di muovere le acque in un attacco, quello isolano, poco pericoloso dalle parti di Martinez. Ciò viene testimoniato anche dai numeri forniti dalla Lega Serie A nel suo consueto match report. Nello specifico, Gaetano è stato, tra i ventidue in campo di Genoa-Cagliari, tra coloro che hanno totalizzato il maggior numero di passaggi sulla trequarti avversaria (quinto a quota 9), primo sia per passaggi chiave e occasioni da gol (3). Il Genoa, però, è già un ricordo. “Con il Lecce come diciamo da tanto tempo sarà una partita dal peso incredibile. Loro sono quasi salvi, noi ancora non ci siamo. Dobbiamo fare del nostro meglio contro un’ottima squadra”, sono state le parole di mister Ranieri post Genoa. E Gaetano, quando vede Lecce, si scatena. “Ancora tu”, cantava il mitico e indimenticato Lucio Battisti. E per la seconda volta in stagione, il fantasista campano si ritroverà davanti i salentini, da cui tutto è iniziato, per fare ancora una volta la differenza.
Sogno
Il presente ha i colori rossoblù del Cagliari, l’immediato futuro ha quello azzurro del Napoli. Ma c’è un altro azzurro che è presente nei sogni del trequartista campano, quello della Nazionale Italiana. Gaetano è arrivato ad un passo dal vestirla lo scorso marzo. Il ragazzo di Cimilene, tuttavia, non ha intenzione di arrendersi. In attesa di conoscere il suo futuro a livello di club, l’obiettivo primario di Gaetano rimane prima di tutto quello di terminare la stagione con il Cagliari nel miglior modo possibile, magari conquistando anche la permanenza in Serie A. Poi il campo inevitabilmente lascerà il posto all’attesa delle decisioni che prenderà il Ct Luciano Spalletti in vista dell’Europeo. Il sogno dell’attuale numero 70 del Cagliari ha riferimenti molto precisi: prendere quello slot da ultimo giocatore di reparto (di centrocampo) e partire con gli azzurri destinazione Germania per difendere il titolo conquistato nel 2021. I teatri della Serie A rimasti in cui mettersi in mostra in questa annata sono pochi, ma Gaetano vuole recitare un ruolo da protagonista per ambire ai palcoscenici internazionali.
Fabio Loi