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Cagliari | Da esubero a capitan futuro: il destino di Deiola

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Di vite dentro il rettangolo da gioco se ne possono creare tante. E, come quella di tutti i giorni, anche quelle calcistiche possono regalare diverse sorprese. Lo sa bene Alessandro Deiola che in un solo anno ha visto cambiare i suoi destini più volte. E che nel momento più critico della storia recente rossoblù potrebbe essere l’uomo per la ripartenza che non ti aspetti.

Tira e molla
Eppure nell’estate del 2021 Deiola sembrava sempre più lontano dalla Sardegna. Un accordo per il rinnovo contrattuale che tardava ad arrivare e il vento proveniente da un’altra città di mare, Salonicco, sembravano poterlo trascinare via dall’isola, dove era tornato da meno di cinque mesi dopo la stagione iniziata a La Spezia. Un rapporto quasi conflittuale quello tra il centrocampista sangavinese e la maglia rossoblù, indossata per anni sempre con al proprio fianco l’incombenza di una partenza. Dopo la stagione con buoni riscontri in Serie B nel 2015-2016, Deiola non è mai riuscito a confermare il proprio status all’interno della rosa isolana. Per quattro delle cinque annate successive il classe 1995 non ha mai disfatto le valigie, tranne che nel 2017-2018. Partendo da La Spezia nella prima metà di campionato 2018-2019,  passando da Lecce nella seconda dell’anno successivo, quindi a Parma e infine ancora a La Spezia sempre nei mesi iniziali della stagione. Proprio nel 2020-2021 però è cambiato qualcosa, perché Deiola, richiamato dal prestito nella sessione di calciomercato invernale, ha messo dentro quella cattiveria in mezzo al campo maturata negli anni in cui la salvezza era il primo obiettivo sia in Salento che in Liguria. Una caratteristica che è stata utile nella cavalcata verso la permanenza in Serie A della squadra di Semplici e che sembrava dover premiare il giocatore con un nuovo contratto che invece ha faticato ad arrivare.

Stagione positiva

Solo ad agosto qualcosa si è smosso, quando il nuovo infortunio di Rog, i problemi di Ladinetti e le non conferme dei giovani come Biancu hanno fatto propendere il club rossoblù per un passo verso la mezzala sangavinese. Il classe 1995 ha risposto con una stagione in cui spesso, nonostante alcune lacune a livello tecnico, è risultato tra i migliori almeno per volontà messa sul manto erboso. Dettaglio non da poco: Deiola è stato l’unico centrocampista ad andare a segno nell’ultima annata. Una situazione simbolo delle difficoltà avute dalla metà campo in su nella finalizzazione, ma anche delle capacità del giocatore nell’inserimento. Quattro gol, a cui si sono aggiunte due marcature in Coppa Italia, con le reti contro Sampdoria, Torino e Sassuolo fondamentali nel regalare i tre punti al Cagliari. Il gol contro i neroverdi è stato l’ultimo a dare una vittoria ai rossoblù in Serie A, prima di una serie di sconfitte e pareggi che hanno condannato la squadra guidata da Mazzarri prima e da Agostini poi ad abbandonare la massima serie. E proprio il pianto a fine gara di Venezia ha convinto la dirigenza rossoblù a pensare a lui come possibile capitano del futuro.

Rifondazione
Normale che non possiamo vendere tutti, qualche giocatore lo vogliamo tenere. Faccio un nome solo: Deiola. Ho visto la sua disperazione a fine partita, lui ha il cuore sardo. Magari non ha le qualità di altri ma ha lo spirito e i valori di appartenenza che il Cagliari deve avere l’anno prossimo e lui potrebbe essere il nuovo capitano”. Così ha parlato Stefano Capozucca davanti ai microfoni della Unipol Domus nella conferenza di fine anno. Le idee sull’importanza del giocatore sembrano così chiare. E l’arrivo di Fabio Liverani sulla panchina rossoblù sembra mettere il definitivo sigillo della certezza. Perché il centrocampista sangavinese, nel suo periodo in maglia Lecce, ebbe proprio il tecnico romano come guida. Dieci partite giocate al centro del campo, con il compito di spezzare il gioco avversario, che non gli precluse di andare in gol una volta contro il Torino. Solo un infortunio al ginocchio sinistro fermò il giocatore, con il Lecce che poi non riuscì a salvarsi. Ora le strade si incroceranno di nuovo, nonostante le apparenti sirene del Monza neopromosso in Serie A. Il destino sembra così unire i punti. Da una parte l’allenatore che era arrivato vicino al Cagliari già nel 2020, senza però chiudere l’accordo e che ora proverà a ridare speranza alla piazza. Dall’altra il giocatore che non aveva mai trovato grande stabilità e fiducia, che tenterà di prendere per mano un gruppo che sarà sicuramente giovane. Un compito non semplice per entrambi. Il Cagliari però riparte dai nomi di Liverani e Deiola.

Matteo Cardia

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