Spinta e attenzione. Su e giù per la fascia, qualsiasi sia il modulo scelto dal proprio allenatore. I compiti dei terzini del Cagliari non sono cambiati nel tempo, nonostante tanti siano stati i cambiamenti nel corso di una stagione che si avvicina alla propria fase finale. Spesso delizia, ma talvolta anche croce, da Zappa ad Azzi passando per Di Pardo, Ranieri ha avuto risposte importanti dalle corsie esterne sin dal suo ritorno in Sardegna. Ma alcuni miglioramenti, guardando al futuro, sembrano ancora possibili e necessari.
Ultimo test
Appena nove minuti contro il Brescia nel 2023, con l’ultima apparizione da titolare che ormai risaliva allo scorso 3 dicembre. Poi la chance, creata dalla squalifica di Zappa. Alessandro Di Pardo è tornato nell’undici iniziale nell’ultima sfida di campionato contro il Pisa. Novanta minuti in cui il classe ‘99 aveva il compito di non far sentire l’assenza del compagno, ma soprattutto l’obiettivo di soddisfare il proprio tecnico e metterlo così in difficoltà per il futuro. Un traguardo raggiunto, stando almeno alle dichiarazioni di Claudio Ranieri nel post partita della sfida giocata all’Anconetani lo scorso 10 aprile: “Ha fatto molto bene. Da quando sono arrivato, l’ho visto solo l’ultimo mese. È stato molto diligente per tutta la partita, molto attento, non ha voluto strafare o spingere come sa fare. Sono veramente contento”. Parole al miele che possono far bene a un giocatore che dopo la prima parte di stagione era stato accantonato per le difficoltà fisiche avute prima dello scoccare dell’anno nuovo e per la crescita evidente di Zappa. E che possono creare un clima di sana competizione durante la settimana che può diventare positivo per la causa isolana. All’esterno scuola Juventus sembra mancare ancora la progressione dei tempi migliori. Durante la gara giocata contro gli uomini di D’Angelo, la fiducia nelle proprie giocate è però cresciuta con il passare dei minuti, con il tandem con Nandez che ha ben funzionato anche in fase difensiva. In una serata in cui è sembrato esserci solo un vero e proprio richiamo da parte del proprio allenatore, quando dopo pochi minuti di secondo tempo una palla persa ha rischiato di aprire la strada agli avversari verso la porta di Radunovic. Dall’altra parte, invece, ancora Azzi a macinare chilometri, specialmente in un secondo tempo passato più nella metà campo avversaria che nella propria. Ma la gara dell’italo-brasiliano non è stata contraddistinta da precisione e concretezza. Diversi i cross non andati a buon fine, ma soprattutto poca la freddezza davanti alla porta nell’occasione forse più lampante della seconda frazione, così come poca è stata la pressione portata su Marin all’inizio dell’azione che ha portato all’ultima palla gol creata dai nerazzurri. Una gara, dunque, dal doppio volto, in cui l’ex Modena ha reso chiara la capacità di affondare sulla fascia mancina, ma anche come la frenesia in alcune situazioni possa essere la sua nemica più grande.
Futuro
Contro il Frosinone, il rientro di Zappa e il ritorno di Di Pardo in panchina appare probabile sulla destra. Ranieri ormai sembra aver trovato la quadra sugli elementi che meglio interpretano il suo credo – solo due cambi a partita in corso contro il Pisa e stesso undici della gara contro il Sudtirol in Toscana, con il solo cambio forzato sulla destra – ed è difficile che rinunci a uno dei giocatori apparsi più in crescita. Sia in fase difensiva, che in quella offensiva, con il terzino arrivato nell’estate del 2020 andato in gol nelle gare contro Ascoli e Reggina. Sulla sinistra Azzi va verso una conferma che appare scontata. Sia per propri meriti e caratteristiche, ma anche perché le alternative latitano. L’errore contro l’Ascoli ha fatto scendere drasticamente le quotazioni di un Barreca che nelle ultime due gare non è mai sceso in campo. Un segnale per l’esterno ex Torino che dovrà provare a farsi nuovamente trovare pronto quando sarà chiamato in causa. Tenere alto il livello nonostante eventuali cambi di spartito, forzati e non, è uno degli obiettivi più importanti per il gruppo guidato da Ranieri. Ancora di più sugli esterni, per una squadra che soprattutto in fase offensiva esplora le fasce per cercare gli uomini dentro l’area di rigore. Già prima della partita di Pisa, il Cagliari si attestava infatti come prima squadra per cross effettuati, con Zappa (a quota 73) solo dietro Nandez e Luvumbo per numero di traversoni, con Azzi e Di Pardo a seguire. Una propensione che ha avuto un impatto sui tanti gol di testa realizzati dai rossoblù in stagione (ben 11) e che non ha messo in discussione la crescita sul lato difensivo dei rossoblù. Con gli unici nei alle voci concretezza e precisione (19% la percentuale di cross che si trasformano in positivi), temi su cui i laterali difensivi rossoblù saranno chiamati ancora a lavorare in un’ultima parte di stagione in cui il loro apporto potrebbe essere ancora decisivo.
Matteo Cardia