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Cagliari | Da Bari a Empoli, il segno di Zappa sulle vittorie pesanti

Gabriele Zappa durante Empoli-Cagliari | Foto Valerio Spano
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Si dice spesso che il destino favorisce chi osa. Questa traduzione letterale di una famosa locuzione latina – Audentes fortuna iuvat – probabilmente è il modo migliore per descrivere la scelta, seppur obbligata, fatta dal tecnico del Cagliari Claudio Ranieri di puntare a gara in corso contro l’Empoli su un giocatore di spinta e voglioso di riscatto come Gabriele Zappa, in affanno nelle ultime uscite ufficiali dei rossoblù in Serie A. Nonostante l’emergenza del momento, la soluzione adottata dall’allenatore romano si è rivelata vincente.

Déjà-vu

Undici giugno 2023. È il minuto novantaquattro di una finale playoff, quella tra Bari e Cagliari, particolarmente sentita e che metteva in palio un futuro nel Paradiso della Serie A. Con il risultato del San Nicola che sembrava avviato verso lo 0-0, dopo l’1-1 dell’andata in Sardegna a firma Lapadula e Antenucci, ecco l’azione che in pochi si aspettavano. Dopo l’impostazione di Deiola, Zappa riceve palla sulla corsia di destra. Il numero 28 rossoblù, poi, dal nulla, tira fuori la giocata della vita. Con le ultime energie, il laterale di Ranieri si inventa un tunnel d’antologia su Maita, lasciato sul posto, mettendo poi in mezzo una palla docile direttamente sul mancino di capitan Pavoletti che al 94’ batte Caprile per il gol che vale il ritorno dei sardi in A. Duecentosessantasei giorni dopo, il 3 marzo 2024, riecco Caprile e Zappa uno di fronte all’altro. L’ex Bari è passato l’estate scorsa all’Empoli (via Napoli) mentre Zappa è rimasto in rossoblù per la quarta stagione consecutiva. Questa volta l’ex Pescara, subentrato al 32’ del primo tempo al posto dell’infortunato Luvumbo, non ha vestito i panni dell’assist-man come lo scorso anno bensì quelli del propiziatore. La giocata decisiva da cui è nata l’azione per il gol vittoria di Jankto in quel del Castellani è partita proprio dall’inserimento in corsia di Zappa. Nell’uno contro uno sul settore destro davanti per Zappa non c’era più Maita bensì l’italo-neozelandese Cacace. In questo caso, Caprile ha fatto quello che poteva sul destro di Nandez ma non sul mancino di Jankto, che ha rotto così un digiuno personale da gol in A che durava da ben 1.036 giorni (quando il 28enne centrocampista ceco vestiva la maglia della Sampdoria).

Impatto

La gara contro l’Empoli era di quelle da non sbagliare per il Cagliari, soprattutto perché i toscani arrivavano da una striscia di sei risultati utili consecutivi ottenuti con l’arrivo di Davide Nicola in panchina. Per la prima volta in stagione, Ranieri ha schierato la stessa identica formazione per due giornate consecutive. Dopo il forfait di Luvumbo per un problema muscolare (ieri, 4 marzo, alla ripresa degli allenamenti ad Assemini, è rimasto a riposo), l’allenatore del Cagliari ha scelto un giocatore di spinta e corsa come Zappa. Dopo un collaudo iniziale e nonostante qualche errore di troppo negli appoggi e nella scelta delle giocate in fase offensiva, il laterale destro monzese, al suo nono subentro stagionale in trenta presenze complessive (considerando tutte le competizioni), è riuscito comunque alla lunga a prendere le misure a Cambiaghi, pericolo numero uno nell’attacco dell’Empoli. In seguito, a confermare il buon impatto avuto da Zappa dal suo ingresso in campo, è arrivata anche la giocata-risolvi partita che ha garantito al Cagliari il primo successo esterno in campionato. In sostanza, una risposta alle critiche da una parte e dall’altra un segnale importante a mister Ranieri in vista delle prossime gare, che diranno molto del destino dei rossoblù in questo campionato, a partire dalla sfida casalinga contro la Salernitana e dalla trasferta dell’U-Power Stadium contro il Monza.

Fabio Loi

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