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Cagliari | Critiche e assenze: ma quanto pesa l’attacco in zona gol?

Eldor Shomurodov esulta dopo il gol del 4-2 in Cagliari-Salernitana | Foto Luigi Canu
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Una corsa salvezza ancora tutta da percorrere, in cui nessun sorpasso o quasi è escluso ma in cui anche poche curve possono essere decisive. Il Cagliari si prepara alla fase finale del proprio campionato dopo la pausa nazionali. Con la sfida contro il Verona del primo di aprile che apre la gara per restare in Serie A. Una gara in cui l’apporto in zona gol, soprattutto dell’attacco, potrebbe essere decisivo.

Rendimento

Spesso finito sotto la lente d’ingrandimento per capirne potenzialità ma soprattutto difficoltà, l’attacco rossoblù ha finora segnato 13 delle 29 reti totali del Cagliari in campionato. Quattro le reti di Pavoletti e Luvumbo, due quelle di Shomurodov e Lapadula, una rete per Andrea Petagna. Un rendimento condizionato dai diversi problemi fisici, ultimi quelli del centravanti ex Monza, dell’angolano e dell’attaccante livornese oltre che da una manovra offensiva in alcuni casi di difficile sviluppo. L’attacco isolano pesa però per il 46.4% sui gol totali rossoblù. Una quota maggioritaria rispetto al 42.9% del centrocampo, che di gol ne ha segnati 12 e della difesa che ne siglati tre, secondo i dati raccolti da Transfermarkt. Non un dominio puro di Lapadula e compagni, che nella scorsa annata si ritrovarono spesso a dover fare i conti con una produzione in zona gol che gravava solamente sulle proprie spalle. Ma un dato che fa allineare il Cagliari con la maggioranza delle altre squadre impegnate nella lotta per rimanere in Serie A.

Avversarie

Sono quattro le squadre che hanno nel proprio attacco il reparto più impattante di chi predilige sostare negli ultimi sedici metri. Nessuno, in termini percentuali, ha un rendimento migliore di quello del Verona prossimo avversario dei rossoblù. Nonostante la rivoluzione del mercato di gennaio, i gol della squadra di Baroni sono stati segnati per il 69.2% da Henry e soci, che hanno depositato in rete 18 dei 26 gol totali. A seguire c’è il Lecce, con il 66.7% delle reti siglate dai propri attaccanti. Una lista in cui spiccano Piccoli e Krstovic con cinque reti a testa. Terzo in graduatoria il Sassuolo: i 19 gol dell’attacco rappresentano il 59.4% sulle 33 realizzate in totale. Anche il Frosinone resta davanti al Cagliari con il 54.1%, anche se la squadra di Di Francesco ha avuto tanto anche dal proprio centrocampo. Centrocampo che invece diventa il reparto più prolifico per l’Empoli, con il 50% dei gol realizzati contro il 45% dell’attacco, Salernitana, 47.8% versus 43.5% e infine per l’Udinese, 44.4% dei 28 gol contro il 40.7% basato sulle prestazioni sotto porta di Lucca e compagni.

Il Cagliari resta dunque a metà della classifica speciale, quasi a testimoniare come il gruppo sia in fin dei conti anche un fattore in zona gol oltre che nelle situazioni di difficoltà vissute durante l’annata. Con la prestazione degli uomini che operano sulla trequarti, da Viola a Gaetano passando anche per Oristanio, che ha avuto un’influenza significativa sul computo totale. Produttività che nella fase finale del campionato potrebbe essere ancora decisiva, nonostante Ranieri aspetti un cambio di passo dalle sue punte, soprattutto da chi, come Petagna, non ha confermato sinora le speranze riposte sul suo conto tra poca continuità e problemi fisici.

Matteo Cardia

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