Il calcio è spesso sinonimo di scelte e di decisioni. Claudio Ranieri lo sa molto bene perché è anche questo che serve per portare a casa i risultati. In questa stagione di Serie A, uno dei principi applicati dall’allenatore del Cagliari è stato quello di rendere la sua squadra il più camaleontica possibile, sia tatticamente che nella scelta degli uomini. Nel 2-2 di San Siro contro l’Inter è arrivata l’ennesima dimostrazione. Nell’undici iniziale, poi, ecco l’effetto sorpresa, con Ranieri che ha rispolverato diversi giocatori che erano rimasti spesso fuori dal giro dei titolari, tra cui Alessandro Di Pardo, autore di una prestazione notevole contro la capolista della massima divisione.
Fiducia e impatto
A San Siro, Ranieri era a caccia di risposte importanti ma fino all’ultimo ha tenuto nascoste le sue scelte, al di là dei soliti tatticismi del caso, tranne una. “Avevo solo detto a Di Pardo che stavo pensando a lui senza promettergli niente. Io sono fatto così”, ha spiegato lo stesso Ranieri in conferenza stampa nell’antivigilia di Cagliari-Juventus. Di Pardo, in questa annata, è stato utilizzato molto poco e i numeri infatti, prima della gara contro l’Inter, parlavano infatti di 26 convocazioni, 11 subentri e 15 panchine. A Cagliari, però, da un anno e mezzo a questa parte, vige una regola fondamentale su tutte: nessuno viene escluso dai radar, nemmeno chi ha giocato meno nel corso della stagione. E proprio Di Pardo, che di quella short list ha fatto parte per diverso tempo, ha avuto dopo 32 gare di campionato la sua prima vera chance da titolare nel calcio dei grandi. Il primo esame in massima serie dal 1′ è stato subito bello complesso, anche perché dalla sua parte – quella destra – c’era uno dei terzini più forti del campionato come Dimarco. La prova, invece, è stata brillantemente superata. Nonostante Di Pardo non giocasse in campionato da oltre due mesi (l’ultima volta era stata lo scorso 18 febbraio nell’1-1 contro l’Udinese), il 24enne difensore originario di Rimini è riuscito nell’arduo compito di tenere a bada l’avversario, proponendosi anche in avanti con alcune incursioni interessanti sulla fascia di destra, una delle quali ha portato alla grande chance – non sfruttata – da Shomurodov. E Ranieri, che in Di Pardo ha creduto fermamente, ha voluto sottolineare nella conferenza di ieri, 17 aprile, l’ottimo impatto avuto dall’ex Cosenza nei suoi 78 minuti giocati a San Siro. “L’ho visto molto bene, ha fatto una grande partita”. Uno dei segnali, quindi, che l’allenatore del Cagliari andava cercando da una delle sue “seconde linee” ha trovato un buon responso anche sul campo.
Passato
Il Cagliari è la sua attuale casa ma la Juventus per Di Pardo è stato il punto di partenza della sua carriera nel calcio professionistico. Per il laterale destro passato anche dalle giovanili del Rimini e della Spal cinque anni complessivi in bianconero, intervallati dai prestiti al Vicenza, al Cosenza e appunto al Cagliari, che poi l’ha riscattato definitivamente nell’estate del 2023 (contratto fino al 2026) dopo la promozione in Serie A. Ora però per Di Pardo arriva un altro esame ostico da superare. E sia per Ranieri che soprattutto per il suo numero 99 sarà un match dalle emozioni forti. Nel prossimo turno di campionato, infatti, arriverà alla Domus proprio la Juventus, guidata da un altro ex della sfida come Massimiliano Allegri. Con la Vecchia Signora, Di Pardo non ha potuto esprimersi al meglio e lo testimoniano soprattutto le sole 5 presenze – tra Serie A e Coppa Italia – totali (con altrettanti subentri all’attivo). Venerdì sera (19 aprile), tuttavia, il terzino destro del Cagliari avrà l’occasione di mettersi in mostra contro il suo passato. L’obiettivo, manco a dirlo, sarà quello di continuare sulla scia positiva della sfida con l’Inter e magari di conquistare – anche se difficile per via del ritorno dalla squalifica di Nández (con Zappa prima alternativa) – la seconda maglia da titolare di fila della sua stagione. Ranieri, però, come suo solito fare, lascia aperto uno spiraglio a tutti prima di prendere le sue decisioni.“Sarà quello che voglio ottenere dal campo che mi condizionerà. Adesso so come gioca la Juventus, so dove saranno i pericoli e sceglierò quei giocatori che sulla carta mi daranno soluzioni positive”. Di Pardo, intanto, scalpita e spera di scrivere un finale diverso della sua annata con il Cagliari, direzione permanenza in Serie A.
Fabio Loi