Un problema può diventare a volte un’opportunità, la sfortuna creare lo spazio per scoprire nuove soluzioni. L’importante è sapere cogliere l’occasione, rispettare le attese e guadagnarsi la stima ricevuta a parole. L’infortunio che terrà fuori Marco Mancosu dalle due alle tre settimane apre le porte alla conferma nell’undici titolare di Filippo Falco, la seconda consecutiva dopo il pareggio 0-0 contro il Frosinone. Da una parte la perdita di un tassello fondamentale per il Cagliari di Claudio Ranieri, dall’altra il tentativo di recupero di un giocatore ancora lontano dalle aspettative.
Ritorno
L’occasione fa l’uomo ladro, il trequartista ex Stella Rossa e Lecce però non è riuscito a rubare la scena nei quasi settanta minuti in campo contro la capolista di Fabio Grosso. Una prima mezz’ora con alcuni guizzi, non trascendentale ma comunque positiva, poi dopo l’uscita di Mancosu – e l’ingresso di Prelec – Falco non è più riuscito ad accendersi. L’approccio, condito da un tentativo alto da fuori area e da un movimento costante, ha lasciato spazio alla difficoltà nel trovare la posizione in campo. Pochi spunti, forse anche per una forma da ritrovare e che passa giocoforza da prestazioni con alti e bassi. Proprio il mancino di Taranto aveva sottolineato questo aspetto dopo l’amichevole del Cagliari contro la Villacidrese lo scorso 29 marzo: “Ho pagato la condizione iniziale, poi ho avuto una ricaduta in stagione. Il miglior allenamento è la partita, la condizione c’è e può migliorare solo giocando. Venti, trenta, quaranta minuti che siano, andrà bene quando il mister riterrà giusto, io sono pronto”, una dichiarazione che conteneva la necessità di ritrovare il ritmo gara attraverso il campo. E così può aver pensato anche Ranieri, che contro il Frosinone ha puntato proprio su Falco come unico cambio rispetto alle precedenti uscite, preferendolo dal primo minuto a Prelec. Non solo una questione fisica, intesa come struttura, ma anche un modo per dare spazio – e tempo – a un giocatore che potrebbe essere fondamentale – e attende di esserlo – nel finale caldo di stagione.
Crescita
Per Falco un doppio obiettivo, quello di aiutare il Cagliari a raggiungere i playoff e farlo nella migliore posizione possibile e quello, personale, di prolungare la sua permanenza in Sardegna. Il trentunenne pugliese, infatti, vedrebbe il prestito con diritto di riscatto – con il quale i rossoblù l’hanno prelevato dalla Stella Rossa – diventare un obbligo in caso di promozione in Serie A. Al contrario la conferma per la prossima stagione dipenderà esclusivamente dalle prestazioni nelle ultime giornate e nella sperata coda playoff, per un investimento praticamente nullo – il Cagliari lo preleverebbe gratis dal club serbo – ma con un ingaggio che dovrà essere in ogni caso giustificato. La trasferta di Parma sarà così il secondo passo dopo quello contro il Frosinone, un passo che arriverebbe dopo quasi quattro mesi in caso di titolarità, quello di trovare per due volte di seguito la maglia da titolare, l’ultima nelle tre gare contro Perugia, Palermo e Cosenza a dicembre. Nel 2023 per il trequartista ex Lecce solo due minuti nel pareggio con il Sudtirol, poi la chiamata contro il Frosinone. Arrivato su richiesta esplicita di Liverani, che sul duo Mancosu-Falco aveva fondato la promozione dalla B alla A dei salentini nel 2018-19, Falco una volta arrivato Ranieri in panchina è rimasto fuori per infortunio. Ma il tecnico rossoblù ha espresso la propria stima del numero 25 sia prima della sfida alla capolista sia dopo il pareggio: “Lo reputo come alternativa a Mancosu perché ha le giuste doti per essere utile a questa squadra, per fare gol e farli fare ai compagni” , a 48 ore dalla gara, “I gol posso chiederli a Falco e a Mancosu” dopo la seconda partita di fila senza reti all’attivo.
Riscatto
L’idea di alternativa a Mancosu potrebbe diventare realtà nello scontro diretto contro il Parma, ripetendo la situazione creatasi dopo l’infortunio del numero 5 nella sfida al Frosinone. Non un biglietto da visita positivo, ma con diversi alibi e la possibilità di ritrovare maggiore brillantezza. In una stagione per ora non all’altezza, con una buona prestazione contro il Perugia e tanti, troppi problemi fisici a limitarlo. Tredici presenze in campionato, otto da titolare, 662 minuti in campo e nessun gol all’attivo e tanto meno assist. Per un calciatore che con la maglia del Lecce aveva totalizzato tra A e B tredici reti e diciassette assist in 71 presenze e dal quale ci si attendeva numeri migliori in rossoblù. L’occasione arriva dall’assenza di Mancosu, per confermare le parole di Ranieri post Frosinone – “Falco sta bene e poi ho scelto di mettere in difficoltà la loro difesa sul piano fisico” – e per migliorare anche senza il numero 5, come sempre Ranieri ha lasciato intendere dopo lo 0-0 contro i ciociari: “All’inizio ci stavamo riuscendo (a metterli in difficoltà), ma l’infortunio di Mancosu ha cambiato i piani”, l’ammissione del tecnico rossoblù. “Il mio ruolo naturale è il trequartista dietro le due punte”, le parole di Falco lo scorso 29 marzo, e ora al Tardini un’altra possibilità di ritrovarsi e guadagnarsi Serie A e conferma, entrambe con la maglia del Cagliari.
Matteo Zizola