Rosa ampia e pur se in tempo di Covid può essere un aspetto positivo, nella gestione degli allenamenti e delle rotazioni si possono avere delle difficoltà non da poco. Con gennaio in avvicinamento e con il mercato pronto a riaprire ecco che il primo obiettivo del Cagliari è giocoforza quello di sfoltire il gruppo.
Diktat presidenziale – D’altronde il presidente rossoblù Tommaso Giulini è stato chiaro durante l’intervista concessa a Radiolina, “Siamo tanti, 29, e cinque-sei giocatori partiranno”. Una frase semplice, diretta e che ha aperto il toto cessioni. Il monte ingaggi elevato, il minutaggio nelle prime dodici giornate, l’utilità futura nella seconda parte di stagione, la situazione contrattuale sono tutti elementi che possono dare un’idea di massima su chi potrebbe lasciare la Sardegna nelle prossime settimane.
Desiderio Ninja – Un’apertura al ritorno di Radja Nainggolan, l’Inter sempre protagonista, il Cagliari che aspetta sulla riva del fiume. La trattativa che si era arenata l’ultimo giorno del mercato estivo potrebbe così riaprirsi in quello invernale, ma questa volta sembra che siano i rossoblù ad avere il coltello dalla parte del manico. Non più il Cagliari a cercare l’Inter per il Ninja, ma l’Inter a cercare il Cagliari per togliersi dall’imbarazzo della gestione di un calciatore oneroso e praticamente mai utilizzato, nonché figura ingombrante nello spogliatoio. Per far sì che tutto combaci però la società rossoblù dovrà, appunto, liberarsi di alcuni ingaggi e portare avanti una campagna cessioni complicata. In un periodo di congiuntura economica del mondo del pallone è difficile trovare pretendenti e soprattutto far combaciare richiesta e offerta.
Primi indiziati – Innanzitutto la difesa nella quale sono da tenere sotto osservazione diversi elementi. Sulla corsia di destra sia Pinna che Faragò sono in bilico, il primo al netto del discorso lista tra infortunio e poca considerazione (non convocato contro il Parma) non ha ancora messo piede in campo, il secondo è l’adattabile per eccellenza, ma difficilmente avrà mercato. A sinistra salde le posizioni di Lykogiannis e Tripaldelli, mentre Marko Pajac è da tempo fuori dai giochi e sarà giocoforza uno dei partenti. Al centro della difesa almeno uno dei sei giocatori dovrebbe partire e il duello sembra circoscritto alla coppia Ceppitelli – Pisacane, entrambi in scadenza ed entrambi non in cima alle gerarchie del tecnico. Con l’ex capitano il Cagliari può ambire a monetizzare un minimo, con il difensore campano difficile pensare a una cessione onerosa. Attenzione anche a Klavan, pure lui in scadenza, ma al momento tenuto in ottima considerazione da Di Francesco. Facendo i conti della serva, dei sei giocatori citati da Giulini tre potrebbero dunque essere “tagliati” dal reparto arretrato.
Il reparto più corto e che potrebbe essere rimpolpato proprio da Radja Nainggolan è il centrocampo. Ipotizzare una cessione nel settore mediano è difficile, ma dovendo pensare a un prestito di uno dei giovani ecco che Caligara potrebbe essere il designato. Prima di Parma anche Oliva sarebbe potuto essere uno dei papabili, ma sia la volontà del giocatore di restare in rossoblù sia il primo utilizzo dall’inizio di Di Francesco dicono di una probabile conferma del mediano uruguaiano. La possibilità di liberare uno slot da extracomunitario con la sua cessione potrebbe intrigare e non poco, ma dal suo entourage è sempre filtrata la certezza della sua permanenza a Cagliari.
Enigma attacco – Nel reparto offensivo può essere stata fatale Parma per il futuro di Alberto Cerri. Tre centravanti sono troppi, considerando anche un Joao Pedro che in emergenza potrebbe ricoprire il ruolo. La prestazione del Tardini ha inoltre dato risposte negative sull’attaccante parmense, ecco che così come nella passata stagione anche in questa Cerri potrebbe salutare, magari definitivamente, la maglia rossoblù. Resta vivo anche il tema Pavoletti, finalmente ripresosi dal doppio infortunio ma che rientra di diritto nel discorso del rapporto ingaggio / minutaggio. Dunque uno dei due centravanti dovrebbe lasciare la Sardegna, senza dimenticare le sirene spagnole che attirano Simeone anche se in questo caso si tratterebbe più di un affare per giugno che per gennaio. Il maggior indiziato a una cessione tra gli esterni è Gastón Pereiro che tra ingaggio da 1,4 milioni di euro e la sfortuna che non gli ha permesso di rendere al meglio sembra avere già un piede sul metaforico aereo. Il Tonga ha mercato, l’acquisto economico dello scorso gennaio dal PSV non darebbe problemi di bilancio in caso di valutazione intorno ai 2 milioni e infine non sembra incastrarsi nell’idea di calcio di Di Francesco. Come sempre MLS vigile su di lui, attenzione anche al ritorno in Eredivisie.
Uno fra Pinna e Faragò, un altro tra Ceppitelli, Pisacane e Klavan, Pajac, un centrocampista, uno dei centravanti e Pereiro. Questi dunque i sei giocatori che potrebbero essere nella testa di Tommaso Giulini quando parla di cessioni. Per alcuni il rimpianto di cosa sarebbe potuto essere e non è stato, per altri i saluti attesi da tempo, per altri ancora la possibile fine di un ciclo. Il Cagliari che deve riscattare un 2020 assolutamente negativo avrà l’occasione a gennaio per fare un passo in avanti. Nessuno è incedibile, ma sicuramente qualcuno è più cedibile degli altri.
Matteo Zizola