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L'esultanza dei rossoblù dopo la rimonta in Cagliari-Frosinone | Foto Valerio Spano

Cagliari, che mercato sarà? Prima le cessioni, poi un centrocampista

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Il Lecce come primo pensiero, il mercato in secondo piano tra rinnovi contrattuali e uscite decisive per poter lavorare su eventuali innesti. Dopo la pesante sconfitta in Coppa Italia contro il Milan il Cagliari di Claudio Ranieri è concentrato sulla trasferta del Via del Mare, altro scontro diretto per la permanenza in Serie A dopo quelli contro Hellas Verona ed Empoli che hanno portato un solo punto. Nella sfida contro i giallorossi di Roberto D’Aversa il tecnico rossoblù dovrà anche ovviare a diverse assenze, dall’ex Gianluca Lapadula fino ai problemi di Matteo Prati e Leonardo Pavoletti tra gli altri

Tra decreto e volontà
Il 4-1 subito a San Siro dagli uomini di Stefano Pioli ha lasciato strascichi soprattutto alla voce rincalzi. Una situazione che pesa considerando che contro il Lecce saranno diversi gli assenti. Partendo da Lapadula, alle prese con i problemi alle costole e che salterà così una gara dal valore doppio. L’ultima volta che il Cagliari è sceso in campo in Salento, infatti, fu proprio il numero nove il protagonista assoluto della rimonta negli ultimi minuti del Lecce allenato allora da Fabio Liverani. Da 0-2 a 2-2 nel recupero, partendo dal rigore firmato dal Bambino delle Ande che causò poco dopo anche l’espulsione di Robin Olsen. Il primo colpo ai sogni europei dei rossoblù di Rolando Maran, il primo passo della parabola discendente di quel Cagliari ritardata dalle rimonte contro Sassuolo e Sampdoria e certificata da quella subita contro la Lazio. Assieme a Lapadula resta in dubbio anche Nández, che però – come dichiarato da Ranieri nella conferenza dell’antivigilia – si è allenato con la squadra e reclama spazio. Il classe ’95 uruguaiano è anche al centro del mercato, come in ogni sessione dal suo arrivo in Sardegna. Le probabilità di un suo addio a gennaio sono estremamente ridotte, così come lo sono quelle che portano al rinnovo dell’accordo in scadenza il prossimo giugno. Nández non ha chiuso le porte al prolungamento del contratto, tutt’altro, ma senza rinunciare all’ingaggio percepito attualmente da 1,6 milioni di euro netti all’anno. O comunque non troppo vicina alla proposta della società di sa Ruina. Una cifra lontana dal limite che il club rossoblù ha fissato per i singoli calciatori – un milione netto a stagione – e che è il massimo messo sul tavolo dal presidente Tommaso Giulini per rinnovare l’accordo con il León. Oltre al tema bilancio, a non aiutare la trattativa nemmeno lo stop al decreto crescita arrivato con l’inizio del 2024. Nández aveva firmato al suo arrivo un quinquennale da 1,6 milioni netti a stagione che, grazie alle agevolazioni fiscali, portava lo stipendio lordo a poco più di due milioni. Venuta a mancare la detassazione – non solo per i nuovi acquisti, ma anche per i nuovi contratti di calciatori già presenti in rosa – per poter garantire all’uruguaiano lo stesso ingaggio netto il club rossoblù dovrebbe aumentare sostanzialmente quello lordo, portandolo a circa tre milioni di euro all’anno. Una cifra fuori budget per un calciatore che ha compiuto 28 anni lo scorso 28 dicembre e che nelle ultime annate ha anche pagato dazio dal punto di vista della tenuta fisica. L’idea è dunque quella di discutere nuovamente una volta chiuso il mercato invernale, quando Nández potrebbe aprire la porta a una riduzione dell’ingaggio – seppur non drastica – e con la Juventus alla finestra in vista di giugno e di un possibile approdo in bianconero a parametro zero.

Domino
L’assenza di Lapadula si aggiunge a quella di Zito Luvumbo, partito per raggiungere la nazionale angolana in vista della Coppa d’Africa. Con Eldor Shomurodov out fino a febbraio per infortunio e Pavoletti che soffre dei postumi di una botta al piede, restano a disposizione di Ranieri i soli Andrea Petagna e Gaetano Oristanio per il reparto offensivo. Oltre a Gastón Pereiro, tornato in campo nel finale della gara di Coppa Italia dopo lo spezzone contro l’Udinese sempre in coppa. Il Tonga resta ai margini del progetto tecnico, l’ingresso a risultato ormai compromesso un’ulteriore conferma dell’intenzione di salutarsi già da questo gennaio. Nelle ultime ore si è parlato di un interesse della Ternana – diciassettesima in Serie B – ma secondo quanto appreso dalla nostra redazione non ci sarebbe al momento l’intenzione da parte del club umbro e del suo direttore sportivo Stefano Capozucca di portare avanti una trattativa. Pereiro è assieme a Jacopo Desogus ed Elio Capradossi uno dei tre esuberi della rosa rossoblù, la loro uscita una priorità per poter pensare a nuovi innesti. Il giovane classe 2002 dovrà però prima recuperare pienamente dal problema fisico che si porta avanti dall’estate, per poi valutare le richieste possibilmente dal campionato cadetto. Per Capradossi restano valide le piste che portano alla Serie B e all’estero, ma anche nel suo caso sono i dubbi sulla condizione fisica a frenare le offerte, nonostante l’ex Spezia sia di fatto completamente recuperato. La sconfitta contro il Milan ha aperto dubbi sulle seconde linee, mettendo in luce la necessità per il Cagliari di regalare a Ranieri alternative valide. Discorso che però si scontra con le esigenze di bilancio e con una rosa extralarge a prescindere dai tre esuberi citati. Per questo il direttore sportivo Nereo Bonato resta vigile su eventuali occasioni, giocatori che però dovranno essere – come detto da Ranieri – pronti fisicamente e che conoscano già il campionato italiano. La priorità, non appena si riuscirà a fare spazio con le prime cessioni, sarebbe quella di un centrocampista che possa aggiungersi a Prati, Makoumbou, Deiola e Sulemana, senza dimenticare Nández e Jankto nonostante il primo sia ormai più orientato verso il ruolo di terzino e il secondo abbia ampiamente deluso a San Siro. L’idea è quella di regalare a Ranieri un alter-ego del classe 2003 ghanese, ma di maggiore esperienza. Al momento però nessuna fretta, d’altronde – Ranieri dixit – “Prima bisogna vendere e poi dobbiamo fare il mercato in positivo, vendendo dobbiamo acquistare a meno”. Così come per difesa e attacco al momento non ci sono riscontri su obiettivi concreti, soltanto i classici sondaggi senza seguito: ad esempio il tema Defrel, con l’entourage del giocatore che etichetta come semplici voci le indiscrezioni su un suo possibile approdo in Sardegna o altrove. Da discutere infine sia i possibili rinnovi oltre quello di Nández – in scadenza il prossimo giugno anche Viola, Mancosu, Goldaniga e soprattutto Pavoletti (oltre ad Aresti e Capradossi) – e i tentativi per giugno che potrebbero arrivare sia per Luvumbo che per Dossena. Su quest’ultimo resta vivo l’interesse del Bologna, per una trattativa che comunque non verrà discussa prima della fine del mercato di gennaio.

Matteo Zizola

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