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Cagliari, casting seconda punta: i pro e contro

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Il punto sul ruolo al centro delle trattative di mercato rossoblù da qui al 2 settembre.

Il mercato del Cagliari non si ferma e, dopo gli acquisti di Mattiello, Rog, Nainggolan, Nández e quello prossimo di Pellegrini, Giulini e Carli vogliono regalare a Maran la ciliegina sulla torta, quella seconda punta che è stata negli ultimi anni il punto dolente nella rosa rossoblù. Lasciando da parte lo sviluppo delle trattative, vediamo i pro e i contro di ciascuno degli attaccanti nel radar del Cagliari per completare il reparto avanzato.

DEFREL, IL PIÙ PRONTO – L’attaccante francese di proprietà della Roma è forse quello che per caratteristiche rappresenterebbe la scelta perfetta come spalla di Pavoletti. Tecnico, veloce, capace di giocare in diversi ruoli del reparto offensivo, ha dalla sua esperienza e velocità di adattamento a nuove realtà come dimostrano le tante maglie indossate in carriera (Cesena, Sassuolo, Roma e Sampdoria). Nella passata stagione giocata in blucerchiato agli ordini di Giampaolo ha raggiunto la doppia cifra, sposandosi bene con qualunque punta gli sia stata affiancata e aiutando Quagliarella a diventare capocannoniere della Serie A. Non solo punta, ma nel rombo dell’ex allenatore del Cagliari (schema tipico di Maran) Defrel ha dato risposte positive anche come trequartista, mentre in passato non ha deluso nemmeno quando schierato esterno in un tridente o in un 4-2-3-1. Perfetto alter ego di Joao Pedro, sarebbe la tessera perfetta per completare il puzzle degli attaccanti rossoblù. Di contro, però, una valutazione elevata considerando il costo complessivo e la probabile difficoltà nel monetizzare da una sua futura cessione visti i 28 anni d’età: nel nuovo corso giuliniano non appare un aspetto di poco conto.

SIMEONE, L’INVESTIMENTO – Il Cholito dovrebbe essere in cima alla lista fra i papabili per il ruolo di seconda punta. L’attaccante argentino è una prima punta, sicuramente diverso da Defrel, ma altrettanto da Pavoletti: centravanti atipico, al contrario di Pavoloso preferisce andare in profondità e svariare su tutto il fronte d’attacco, anche partendo dalla trequarti e dall’esterno. Le sua caratteristiche lo rendono un riferimento offensivo che si sposerebbe con il numero 30 rossoblù, uno rapido e bravo nell’inserirsi sui palloni a terra fra le maglie avversarie e l’altro più fisico e devastante nel gioco aereo. I due hanno anche giocato assieme ai tempi del Genoa, seppur poco (appena un centinaio di minuti), ma con Juric che utilizzava un 4-3-3 poco adatto alla loro coesistenza.
Dal punto di vista economico Simeone è più appetibile e anche in vista di una crescita della valutazione rappresenta un investimento a lungo termine che potrebbe dare maggiori frutti rispetto a Defrel. In più il desiderio di rivalsa dopo una stagione opaca con la Fiorentina potrebbe fare la differenza rispetto all’attaccante francese.

KOUAME, SOLO UNA BOUTADE? – Sullo sfondo radiomercato ha inserito nelle ultime ore l’attaccante ivoriano del Genoa. Vecchio pallino di Giulini, dopo un inizio promettente alla sua prima stagione in Serie A con Ballardini, ha pagato più di tutti la girandola di allenatori del Genoa e la partenza del suo partner Piatek al Milan. Per caratteristiche è forse quello che fra i nomi accostati al Cagliari porterebbe ciò che manca nella rosa ormai da tempo: velocità, freschezza, freccia da lanciare per il contropiede. Kouame ricorda il primo Suazo, importante dal punto di vista atletico, ma parecchio confusionario da quello tattico e dotato di un piede poco delicato. Non particolarmente incisivo sotto porta, sarebbe comunque un giusto incastro con Pavoletti, che sarebbe così più libero di stare in area lasciando all’ivoriano il lavoro di raccordo fra i reparti. Un attaccante sul quale comunque si dovrebbe lavorare, un diamante grezzo da smussare e da rendere utile al di là delle innate doti atletiche. Vecchio pallino di Giulini che lo visionò personalmente ai tempi del Cittadella, sarebbe un investimento importante, ma anche dagli alti profitti futuri qualora mantenesse le promesse della prima parte della scorsa stagione. Dei tre, però, è anche quello più difficile da prendere, sia per un discorso economico ma, soprattutto, per la forte concorrenza di Bologna e Sassuolo, con i neroverdi di De Zerbi pronti a offrire come contropartita l’ex viola Babacar, profilo gradito ad Andreazzoli.

Da questi tre nomi dovrebbe uscire il futuro partner di Pavoletti, sempre che Giulini e Carli non chiedano a Maran di accontentarsi del nuovo centrocampo e di sfruttare gli elementi già a disposizione o che, in queste ultime due settimane non spunti un nome nuovo.

Matteo Zizola