Si scrive nuovo stadio del Cagliari, si legge tira e molla politico. In tempo di campagna elettorale la costruzione del principale impianto per il pallone in Sardegna (con la prospettiva dei grandi eventi e dei servizi ricettivi connessi) continua a essere un vero e proprio braccio di ferro e soprattutto un argomento che unisce colori o divisioni politiche. Ognuno alla caccia della sfumatura perfetta dove porre l’accento sul progetto del nuovo Sant’Elia.
Botta e risposta
Il progetto tra una botta e una risposta continua il suo lungo iter verso la ormai più che attesa posa della prima pietra (una volta che il vecchio Sant’Elia sarà demolito). Tanto che la stessa Cagliari è stata ufficialmente candidata dalla Figc per l’Europeo del 2032, che il nostro Paese vorrebbe ospitare. Una candidatura che è arrivata dopo un lungo lavoro da parte dell’amministrazione comunale a Coverciano e che è stata applaudita anche dalla società Cagliari con il presidente Tommaso Giulini in prima fila. Prima ancora delle pacche sulle spalle però tutti sono in attesa della parola ultima di mamma Regione. Perché senza i finanziamenti pubblici sull’opera il progetto non potrebbe essere realizzato in tempi certi e con le previsioni di costo attuali.
Tra marzo e febbraio il fiato del club e della città era rimasto sospeso fino all’ultimo perché la Regione ha previsto i finanziamenti pubblici per la costruzione dell’impianto solo a pochi giorni dalla scadenza della presentazione della Figc per la candidatura ufficiale delle città. Una mossa percepita come passo in avanti ma poi non trasformatasi in immediata chiarezza nero su bianco sul tipo di investimento pubblico. Tanto che nelle scorse ore lo stesso sindaco di Cagliari Paolo Truzzu aveva lanciato più che una frecciata: “La Figc ha inserito Cagliari nel dossier di candidatura che comprende le 10 città dove si disputeranno gli Europei di Calcio del 2032. Il nostro progetto è giudicato credibile e serio. Abbiamo lavorato con pazienza e lungimiranza: oggi ci sono tutte le condizioni per costruire lo stadio “Gigi Riva” a Sant’Elia e per iniziare la rigenerazione del quartiere. Gli Europei nell’Isola sono una grande opportunità sportiva, sociale ed economica. Non appena la Regione ci trasferirà le risorse, siamo pronti a partire”. Quando la Regione trasferirà le risorse? Sul tema sollevato da Truzzu resta l’alone del mistero perché nella sua conferma alla nuova candidatura – ai microfoni dei colleghi di Radiolina – il presidente regionale Solinas ha ribadito quanto fatto per la costruzione del nuovo stadio di Cagliari, mettendo però il forte accento anche sulle priorità attuali della Sardegna, soprattutto legate al tema di un nuovo ospedale e al miglioramento della sanità sull’Isola.
Roberto Pinna