Punti e gol sono la portata principale della salvezza in Serie A. Quel piatto che non può mancare se vuoi costruire la permanenza nella massima serie. Nel mese di marzo però il Cagliari ha fatto fatica, troppa, negli ultimi sedici metri rimanendo sempre a stomaco vuoto: nessun gol fatto, sette quelli subiti e risalita in classifica bloccata. Un percorso inverso a quello dell’Udinese prossimo avversario: sempre in gol e con quattro punti in più conquistati nelle ultime tre gare giocate in campionato.
Prossimo step
Dopo le pause nazionali il Cagliari ha sempre fatto bene sotto la gestione Mazzarri, trovando punti sia nel girone d’andata sia nel girone di ritorno (qui l’approfondimento). Un dato che può far guardare alla trasferta di Udine con più ottimismo. Stavolta però servirà uno slancio diverso per non farsi abbattere dalle paure di un possibile altro finale di campionato dal sapore di sofferenza. Contro l’Udinese sarà importante provare a tornare a far punti: per riuscirci però i rossoblù potrebbero dover cambiare le proprie abitudini, sia in attacco che in difesa. Perché fino alla trentesima giornata di campionato gli isolani hanno avuto poca abitudine con il gol nell’ultimo quarto d’ora di gara, andando in rete solo in tre occasioni, mentre i friulani tra il 75’ e il 90’ hanno subito ben 11 reti in stagione, il 23% del totale. Il Cagliari dopo la prima parte di annata è migliorato nella difesa del risultato pur arrivando a nove reti subite nell’ultima fase di partita, dimostrando però sempre costanti difficoltà nell’approccio al secondo tempo – 12 gol subiti tra il 45’ e il 60’. La squadra di Mazzarri dovrà continuare sulla falsariga tracciata nell’inizio del 2022, provando a limitare un’Udinese abituata a combattere sino alla fine – come dimostrano le 11 marcature nella fase conclusiva della gara. Attenzione, solidità, scelte mirate dalla panchina e fame: elementi necessari che si dovranno mischiare per ottenere equilibrio ma soprattutto un risultato necessario ai fini di una classifica sempre più corta.
Uomini pericolosi
La fisicità della difesa friulana potrebbe portare a scelte diverse da parte di Mazzarri rispetto alle ultime uscite. Gaston Pereiro è l’uomo che ha segnato di più nel nuovo anno, crescendo in maniera continua e adattandosi ai diversi spartiti studiati dal tecnico toscano. Un protagonismo nel 2022 simile a quello di Gerard Deulofeu, attaccante friulano autore di tre gol nelle ultime cinque partite. Entrambi i giocatori rappresentano la quota di fantasia in avanti nelle rose e hanno tamponato la mancanza di gol di coloro che nella prima parte di stagione avevano trascinato le squadre con le proprie prestazioni, Joao Pedro e Beto. Seppur completamente diversi, i due sono accomunati dalla sola rete siglata nell’anno nuovo. Il ruolo del capitano isolano rimane più centrale nello scacchiere rossoblù, ma l’astinenza dei propri attaccanti d’area di rigore pesa per entrambe le squadre. Nella partita della Dacia Arena della scorsa stagione, Joao Pedro era stato decisivo dal dischetto dopo aver visto annullarsi uno dei più bei gol della propria stagione. Contro i friulani i gol in carriera sono cinque: l’italo-brasiliano ha fatto meglio solo con Samp, 6, e Roma, 7. Un dato che può essere un segno verso la partita di domenica 3 aprile, in cui però il Cagliari non dovrà dimenticarsi della voglia di riscatto di Beto e della capacità dell’Udinese di far male in Zona Cesarini.
Matteo Cardia