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Cagliari-Brescia, la sfida che fa rima con gli infortuni (rossoblù)

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Cagliari-Brescia è già agli archivi da quasi una settimana, col successo degli uomini di Liverani per 2-1 su quelli di Gastaldello (e Clotet). Tuttavia tale sfida, al di là degli aspetti puramente calcistici e di campo, riporta alla mente anche a degli episodi che hanno cominciato a riempire l’infermeria, sul fronte rossoblù. Nella stagione 2019-2020, quando le due squadre giocarono alla Domus alla prima giornata di Serie A, il Brescia del freschissimo ex Cellino vinse 1-0 sugli isolani (con un rigore assai discusso trasformato da Donnarumma dopo un fallo di mano di Cerri che fu al centro di moltissime polemiche arbitrali).

Il crac Pavoletti

Quello del ritorno di Cellino per la prima volta da ex in Sardegna fu anche il giorno in cui Pavoletti si ruppe il crociato (la seconda fu nel febbraio 2020). Dopo la botta sul campo, nel giro di qualche ora, arrivò anche quella sul fronte della diagnosi: lesione del legamento crociato anteriore e del menisco esterno del ginocchio sinistro. Ciononostante, Pavoletti sui social aveva voluto rassicurare i tifosi sul suo status di salute e psicologico dopo il grave infortunio occorsogli contro le Rondinelle. “Il campo che mi ha regalato tantissime emozioni questa volta mi fa assaporare un infortunio amaro. Anche se per ora è una bella batosta, per come è avvenuta e per le sensazioni che mi ha dato sarà sempre una goccia amara in un mare di soddisfazioni!! E allora posso dire con sincerità che se proprio mi doveva accadere sono contento che mi sia successa qui, in casa nostra, con accanto i miei compagni, su questo terreno di gioco e soprattutto con e per questa maglia!! Detto ciò, ci vediamo presto in campo”, disse Pavoletti sul suo profilo ufficiale Instagram il giorno dopo gli esami strumentali al suo legamento crociato. Il crac di Pavoletti, in quell’annata, fu soltanto la seconda botta che il Cagliari dovette subire alla voce infortuni.

L’infortunio di Cragno e gli arrivi di Olsen e Simeone

Difatti, nella fase di pre-season, la formazione rossoblù aveva perso anche il suo portiere titolare, ovvero Alessio Cragno, il quale fu vittima di un serio infortunio alla spalla nella tournée turca contro il Fenerbahçe. Indubbiamente per la squadra sarda quelle di Cragno prima e Pavoletti poi furono delle perdite molto pesanti per qualità ed esperienza, ma la società del presidente Giulini intervenne prontamente nella fase finale della sessione estiva di calciomercato 2019 con due acquisti di livello come Olsen – in prestito secco dalla Roma – per la porta e Simeone – in prestito con diritto di riscatto – dalla Fiorentina.

La doccia gelata (ai giorni nostri) con Ciocci e Goldaniga

Un discorso all’incirca simile lo si può fare anche ai giorni nostri. Prima della sfida di sabato scorso con le Rondinelle, il solo Isaias Delpupo era indisponibile per infortunio, ma ecco arrivare nel giro di 4 giorni una doppia doccia gelata per il Cagliari: prima l’infortunio al legamento crociato di Ciocci, secondo di Radunovic e poi, a stretto giro di posta, la lesione parziale del crociato di Goldaniga, che rimarrà out per le prossime 3 settimane.

Fabio Loi

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