Dopo la conquista della promozione in Serie A, inimmaginabile fino alla seconda metà di campionato, ora l’obiettivo del Cagliari è solo uno, quello di consolidare la categoria con tutte le proprie forze. Una di queste sarà senz’altro Gianluca Lapadula, capocannoniere della Serie B che non sembra avere alcuna intenzione di spostarsi dall’Isola: ancora due anni di contratto lo legano al club sardo, dove si trova in sintonia sia con i compagni che, soprattutto, con Claudio Ranieri. Quella appena conclusa è stata una delle migliori stagioni in carriera per l’attaccante italoperuviano e che spera senza dubbio di replicare nella massima serie che partirà durante la seconda metà di agosto.
Numeri
Top player nella Serie B ma tanta, tantissima esperienza anche in Serie A. Il Bambino aveva solo vent’anni quando venne convocato per la prima volta con il Parma, nella stagione 2009-2010. Per l’esordio dovrà però aspettare il 27 agosto 2016, quando allo Stadio San Paolo di Napoli sfidò con la maglia del Milan i partenopei. Il club rossonero aveva puntato con forza su Lapadula dopo la sua miglior stagione in assoluto a Pescara, 30 reti segnate in Serie B nel campionato 2015-16. I numeri dell’italoperuviano nella massima serie italiana non giocano a suo favore: con il Diavolo mise a segno 8 reti per poi essere ceduto al Genoa l’anno successivo. Sei gol nella prima stagione in Liguria, solo 8 gare condite da un gol in quella successiva. L’anno dopo incontra Liverani a Lecce e riesce a mettere la propria firma per 11 volte, ma senza riuscire a evitare la retrocessione dei salentini. Salutati i giallorossi, ecco il biennio a Benevento tra il 2020 e il 2022: il primo anno, in Serie A, gioca 37 partite e segna 8 volte, e la stagione successiva, in Serie B, sale a quota 13 reti in 24 partite. Proprio i dati di questi ultimi due anni possono spiegare meglio la differenza di prestazioni e risultati di Lapadula tra massima serie e cadetteria. La stagione appena conclusa con la maglia del Cagliari, che vede la sigla del peruviano in 25 reti in 41 gare, non è altro che l’ennesima conferma di un attaccante letale in Serie B, ma che cerca la propria consacrazione in A.
Obiettivi
Per ora c’è una sola certezza: Lapadula è la punta di diamante di questo Cagliari. Difficile che proprio lui abbandoni la nave per dirigersi verso altri lidi, date anche le recenti dichiarazioni rilasciate alla stampa peruviana durante la sua permanenza in Giappone per l’amichevole con la sua Nazionale: “Ho altri due anni di contratto e mi sento molto bene. Ho molta empatia con tutti, con l’allenatore, con la squadra“. La stagione in arrivo potrebbe essere la giusta occasione per riscattarsi e dimostrare al pubblico le proprie capacità anche in Serie A. La società rossoblù cercherà quasi certamente di affiancare al capocannoniere della B un nuovo attaccante: come dimostrato più volte, infatti, Lapadula offre una migliore resa quando ha accanto a sé un valido compagno di reparto, senza dimenticare che Ranieri fin dal suo ritorno in Sardegna aveva puntato sul doppio centravanti come soluzione preferita, poi accantonata con i problemi fisici di Pavoletti. Proprio il livornese – e con lui Luvumbo e Prelec – restano al momento le possibili soluzioni in vista della Serie A, ma la sensazione è che nel futuro prossimo possa arrivare un ulteriore innesto per dare manforte a Lapadula. Che, dopo aver silenziato le sirene arrivate dal Perù e spento sul nascere il sogno dell’Alianza Lima, è pronto a dimostrare di poter essere leader e bomber anche nel massimo campionato. Lo spera Ranieri, lo spera il Cagliari, lo spera anche Lapadula: dalle prestazioni in maglia rossoblù passa d’altronde anche il raggiungimento del vero obiettivo del Bambino, disputare per la prima volta la Coppa del Mondo con la maglia della sua Nazionale.
Francesco Lobina
