Marco Sau e Artur Ionita, due che i rossoblù li conoscono bene. Sono loro i due grandi ex Cagliari della partita di domani della Sardegna Arena contro il Benevento, vista la mancata convocazione di Andres Tello.
L’attaccante tonarese è cresciuto nel settore giovanile del Cagliari, un lungo pellegrinare tra Serie C e Serie B (memorabile la stagione alla Juve Stabia da 21 gol in cadetteria) prima di ritrovare i colori rossoblù: 202 le presenze con 49 gol segnati tra A e B (doppia cifra per lui nell’anno della promozione con Rastelli dove è ancora negli occhi tutti lo spettacolare gol di Vercelli che ha regalato la vittoria del campionato), poi quei sei mesi in prestito alla Sampdoria da coprimario prima della scadenza del contratto. L’anno scorso Pattolino è ripartito da Benevento, aiutando la squadra di Pippo Inzaghi a conquistare campionato cadetto e promozione in A con 13 gol in 31 presenze. Ora un nuovo viaggio in Sardegna da avversario, con il derby di Tonara con Andrea Carboni sfumato a causa della positività al covid-19 del giovane difensore centrale.
Ha raggiunto i giallorossi solo questa estate Artur Ionita, diventando uno dei punti fermi del centrocampo sannita: il moldavo non ha ancora saltato una partita in campionato anche se non ha ancora lasciato la sua firma: “In caso di gol al Cagliari non esulterò– ha dichiarato ai microfoni di Ottogol a due giorni dalla partita-. In rossoblù ho vissuto quattro anni, ma non penso a queste cose. Sto preparando questo incontro come tutti gli altri”. Ionita ha trascorso quattro stagioni in Sardegna collezionando 132 presenze e 6 gol. Nello scorso campionato ha trovato meno spazio data la vasta scelta a centrocampo e ha deciso di iniziare un’altra avventura: “Abbiamo rispetto del Cagliari, ma pensiamo soltanto a portare punti a casa. Loro sono una buona squadra, con un centrocampo di qualità, e sicuramente li troveremo agguerriti considerato il trend negativo“- ha sottolineato il nazionale moldavo ancora a Ottogol. Ionita e Sau, due che tenteranno di fare uno sgambetto ai vecchi amici rossoblù.
Matteo Porcu