Tic-tac, l’orologio in casa Cagliari scorre. Mancano ancora due giornate per la fine della stagione 2019-20 ma pensieri e ambizioni dentro e fuori Asseminello sembrano già proiettate al campionato che verrà. Anche perché la settimana data dal direttore sportivo Marcello Carli, nella serata della sfida alla Lazio all’Olimpico, per la scelta della guida tecnica del Cagliari sta per esaurirsi.
I nomi avvicinati alla panchina rossoblù si sono susseguiti nel corso delle ultime settimane e ogni giorno ha tolto una tacca dalla barra a favore della conferma di Walter Zenga. Complici anche i non esaltanti risultati sul campo ottenuti dall’Uomo Ragno in questa ripresa. A Zenga va comunque dato il merito di aver ottenuto praticamente subito i punti per una tranquilla salvezza. Sembra scontato ma senza la vittoria all’ultimo respiro con la Spal e la buona vittoria con il Torino ora il Cagliari starebbe affrontando un finale di stagione ancora più complicato. E spaventoso. Al tempo stesso però Zenga non sembra aver trovato l’amalgama e la continuità per riuscire a conquistare la conferma anche nella prossima Serie A.
Il nome della prima ora, e tra i più graditi dal presidente Tommaso Giulini, resta quello di Fabio Liverani. Il problema dell’attuale allenatore del Lecce è che salvo miracoli potrebbe non riuscire a salvare i salentini dalla retrocessione. Sarebbe curioso iniziare un nuovo progetto, dopo un anno fallimentare per i tantissimi investimenti fatti senza frutti, con un tecnico retrocesso l’anno prima. Non sarebbe il primo caso della Serie A ma sicuramente il peso specifico di una piazza come Cagliari, che ha alte aspettative per queste stagioni del Centenario, non aiuterebbe.
Al contrario c’è chi prendendo la squadra in corsa dal fondo della classifica è riuscito a salvarla con quattro giornate d’anticipo, la suggestione che stuzzica i ricordi e che risponde al nome di Claudio Ranieri.
Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano, dopo le imprese in giro per l’Europa e quella sulla panchina della Sampdoria Ranieri medita. Le parole del DS blucerchiato Osti che chiudono la porta, il rinnovo pronto, altre due stagioni a Genova, quelle del tecnico della storica doppia promozione, degli Orrù e dei tre uruguaiani che non danno nulla per scontato. “Ho un contratto, ne parleremo con la società. Questo club è solito vendere e investire il 50%: se guadagniamo poco, che facciamo? Ci sarà modo di discuterne”- le parole del tecnico romano dopo la partita, in risposta a quelle di Osti nel pre-gara con la Juventus. Giulini, chissà, ci spera ancora, dare a Ranieri quel progetto che il collega Ferrero nasconde dietro investimenti limitati, una speranza flebile ma che come tutte le speranze è l’ultima a morire.
La pista papabile per progetto e voglia di entrambe le parti è quella di Di Francesco. Un mix interessante tra tecnico e club in cerca della stagione del riscatto. Anche se nessuno può più sbagliare. E infatti lo stesso ex tecnico della Sampdoria vuole diverse certezze, soprattutto sul mercato che verrà, prima di dare il definitivo ok sull’inizio dell’avventura in Sardegna. Un contesto non semplice e infatti alla porta il nome di Vincenzo Italiano è rimasto come alternativa. L’attuale allenatore, sorpresa con lo Spezia in Serie B, sarebbe la classica scommessa per fare partire un progetto nuovo, quasi di stampo Celliniano. Anche se nelle ultime ore tra le idee rossoblù ha preso piede anche il nome di Roberto D’Aversa. L’attuale tecnico del Parma guarda interessato al cambio societario tra i gialloblù e potrebbe ritrovarsi libero per cominciare una nuova avventura. D’aversa sarebbe l’usato sicuro per la Serie A. Un profilo con forse meno incognite degli altri pretendenti, un po’ in stile Maran quando fu chiamato in Sardegna. Ma forse anche un tecnico con minore appeal rispetto agli altri citati. Un incontro tra le parti parrebbe esserci già stato.
Insomma, il Cagliari sta valutando, pesando e analizzando. Ma la scelta del tecnico del 2020-21 va fatta in fretta. Il calcio post Covid-19 non permette tentennamenti. Tra poco più di un mese partirà la nuova stagione ma in mezzo bisogna capire cosa fare dell’attuale rosa, come muoversi sul mercato e anche come organizzare il prossimo ritiro. Tutti argomenti che sino alla scelta del nuovo allenatore, e della conferma dell’attuale, restano pericolosamente in attesa.
Roberto Pinna-Matteo Zizola