Il rebus terzini difensivi è stato sicuramente uno degli interrogativi più importanti e (forse) più insidiosi che ha caratterizzato il momento difficile del Cagliari in questo inizio di stagione cadetta. Il tecnico rossoblù, Fabio Liverani, ha utilizzato spesso una formula più prudente, con un terzino di spinta (come Zappa) a destra e uno adattato e più difensivo a sinistra come Obert, in assenza di un profilo ancora più offensivo come Barreca, condizionato dagli infortuni e che ancora si è visto troppo poco dal suo ritorno in Sardegna.
La mossa vincente
Nelle prime uscite stagionali il Cagliari si è affidato spesso alla fase di spinta di Zappa sulla corsia di destra, dalle cui parti arrivavano palloni forniti dai centrocampisti in fase di manovra con il chiaro obiettivo di mettere in mezzo cross insidiosi alla ricerca delle punte. Sulla fascia sinistra, invece, Liverani ha scelto un’opzione maggiormente conservativa, con Obert, teoricamente difensore centrale di ruolo, che è stato adattato come terzino sinistro ma con maggiori compiti di copertura e di senso della posizione. Tuttavia, nella gara della Domus contro il Brescia, si è visto un copione decisamente diverso rispetto al solito. Liverani, infatti, ha deciso di dare un segnale forte, cambiando totalmente lo spartito del suo Cagliari e schierando dal 1’ l’inedito tandem di terzini formato da Di Pardo e Carboni. Una scelta sicuramente sorprendente e per certi versi coraggiosa ma che nel corso della partita si è rivelata vincente. Di Pardo, preferito a Zappa, ha spinto costantemente sulla corsia di destra e, approfittando anche del gran lavoro di Falco, ha creato superiorità numerica sull’esterno dal quale è nato il cross – con la collaborazione del rimpallo vinto da Nandez sotto misura – che ha propiziato il gol del raddoppio di Deiola nella gara col Brescia. La prestazione del numero 99 rossoblù contro le Rondinelle ha confermato i recenti progressi visti nelle ultime giornate, facendosi così spazio nello scacchiere di Liverani. Una piacevole quanto inattesa sorpresa è stato invece Carboni sulla fascia sinistra. L’ex Inter, arrivato in estate (quasi) come una scommessa da vincere, sembra aver (finalmente) iniziato il suo processo di ambientamento nella rosa del Cagliari. Il numero 16 della formazione isolana, dotato di un sinistro educatissimo (aspetto riconosciutogli già dai tempi della Primavera nerazzurra), ha quasi sempre giocato ad uno-due tocchi e, ad ogni giocata, guardava sempre in avanti alla ricerca di un compagno in posizione avanzata che potesse attaccare la profondità alle spalle della difesa avversaria. L’argentino, inoltre, ha mostrato anche dei progressi significativi in fase di copertura, non commettendo alcuna sbavatura – a parte due errori in fase di controllo palla sul filo dell’out mancino – o clamorosi svarioni nella sua corsia di riferimento. Indubbiamente questa buona prestazione potrebbe rappresentare per Carboni un ulteriore innalzamento del suo status all’interno del pacchetto laterali a disposizione di Liverani. Le risposte fornite dai due laterali difensivi sono state incoraggianti e, visto che la stagione di Serie B è molto lunga e tortuosa, per il Cagliari e soprattutto per mister Liverani questa crescita può essere sicuramente una boccata d’ossigeno non da poco.
Il problema dell’abbondanza
Viste le buone risposte date da Di Pardo e Carboni contro il Brescia, ora per mister Liverani c’è il problema – decisamente più piacevole per un allenatore – dell’abbondanza, ovvero decidere se continuare con la linea del coraggio con due esterni di spinta (come appunto i sopra citati Di Pardo e Carboni) o se invece ritornare all’antico e optare nuovamente per un alternanza di laterali difensivi dalle caratteristiche opposte, con a destra uno offensivo (Zappa) e uno con maggiori compiti di copertura (Obert). Senza dimenticare l’opzione Barreca, focalizzato spesso nell’inserimento nella metà campo avversaria ma ancora lontano dalla migliore condizione. È ancora presto per capire quali saranno le scelte di mister Liverani in vista della partita di domani sera in Coppa Italia contro il Bologna e soprattutto quelle in vista del posticipo di lunedì prossimo, 24 ottobre 2022, in campionato al Del Duca contro l’Ascoli degli ex Bucchi e Caligara, undicesima forza del campionato cadetto e staccato di soli due punti dal Cagliari. Tuttavia, per il tecnico rossoblù, le frecce offensive rappresentate da Di Pardo e Carboni potrebbero rappresentare un’interessante variante nella proposta delle azioni offensive rossoblù. Il duo 99-16 riuscirà ad avere continuità nel corso dell’annata e a dare la scossa decisiva alla formazione isolana?
Fabio Loi