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Il ds del Cagliari Nereo Bonato | Foto Valerio Spano

Cagliari, al via il calciomercato di gennaio: il punto tra lista e necessità

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Si apre il sipario sulla sessione invernale del calciomercato che da oggi 2 gennaio 2024 e fino al 31 sarà l’occasione anche per il Cagliari di sistemare la rosa in vista della seconda parte di stagione. Il terzultimo posto in classifica dopo diciotto giornate ha certificato le difficoltà dei rossoblù di Claudio Ranieri, chiamati a una svolta fin dalla trasferta di Lecce del prossimo 6 gennaio. Oltre il campo, però, la rosa a disposizione del tecnico romano sembra aver bisogno di correttivi per poter raggiungere senza troppi patemi l’obiettivo salvezza.

Numeri e lista
Ranieri è il direttore d’orchestra di un gruppo extralarge. Sono infatti ben venticinque i giocatori utilizzati da Sir Claudio durante le prime diciotto giornate di Serie A, ai quali vanno aggiunti i cinque elementi che non hanno disputato nemmeno un minuto in campionato. E sono proprio tre dei cinque a essere la prima chiave di lettura del mercato di gennaio, uscite necessarie per poter portare in dote all’allenatore rossoblù rinforzi che appaiono necessari. Tolto il terzo portiere Aresti e il giovane Mutandwa, sono gli ormai noti Capradossi, Desogus e Pereiro a tenere banco alla voce uscite. Il difensore ex Spezia è tornato tra i convocati per la sfida di Coppa Italia contro il Milan, segnale che l’infortunio appartiene al passato. Il giovane classe 2002 è ancora fermo ai box, vittima dell’infortunio estivo che si è ripresentato sotto forma di edema osseo e in attesa di recuperare per poter aprire alle opzioni di prestito nel campionato cadetto. Il Tonga, infine, avrà nella serata di San Siro di Coppa Italia la probabile ultima occasione per convincere Ranieri a rispolverarlo anche in Serie A, con la cessione definitiva sempre complicata dall’ingaggio pesante – contratto con scadenza 2025 – e l’ipotesi prestito che resta viva per l’ultima settimana di mercato. Tolto Desogus, che rientra nel gruppo dei giocatori dal 2001 in avanti e quindi senza necessità di essere inseriti, sia Capradossi che Pereiro sono anche parte della lista da 25 depositata in Lega e le loro eventuali partenze libererebbero dunque due posti. Il Cagliari, al momento, ha un solo slot libero per i giocatori nati prima del 2001 più un altro per gli over 22 cresciuti nel vivaio, considerato che è stato lasciato fuori il lungodegente Rog. Ulteriore aspetto da considerare è l’impossibilità di tesserare un nuovo calciatore extracomunitario dal mercato estero, sempre che la società rossoblù non ceda fuori dall’Italia uno dei tre presenti in rosa, ossia Radunovic, Luvumbo e Mutandwa.

Tra idee e scadenze
Un mercato all’insegna della parsimonia, sia per questioni di bilancio sia perché quella di gennaio è una sessione storicamente improntata su investimenti limitati. Con un’idea di base, quella citata da Ranieri sia prima della trasferta di Verona che a margine del pareggio contro l’Empoli: “Se dovesse arrivare qualcuno servirà che già conosca il campionato e non abbia bisogno di ambientarsi. Io sono fiducioso in questa rosa. Il gruppo è competitivo, se ci sarà qualcosa da migliorare spetta alla società”. E proprio il club si è espresso attraverso il direttore sportivo Nereo Bonato prima della sfida contro i toscani: “Da parte nostra siamo pronti a percepire e valutare delle soluzioni che possano far crescere questo gruppo”. Un Cagliari che dunque difficilmente si affiderà al mercato estero – a meno di ritorni in Italia di calciatori con un passato in Serie A – e che altrettanto difficilmente andrà alla ricerca di elementi con il bisogno di ritrovare la forma dopo una prima parte di stagione ai margini. Caratteristiche che potrebbero così portare a volgere lo sguardo verso il campionato cadetto o, magari, verso quei calciatori che sì sono esuberi altrove, ma senza essere rimasti completamente a guardare in questi primi mesi di Serie A. Le necessità, d’altra parte, sembrano chiare. Partendo da un difensore d’esperienza da affiancare a Dossena, compatibilmente con la cessione di uno tra Obert – per lui potrebbe esserci un passaggio in prestito in B – e Goldaniga. L’ex Sassuolo è tra i giocatori con il contratto in scadenza il prossimo giugno, la titolarità indiscussa nel girone di andata un dettaglio che potrebbe essere messo da parte con l’arrivo di un nuovo difensore. Sugli esterni se a sinistra la situazione appare cristallizzata con il duo Augello-Azzi, a destra tutto dipenderà dalla situazione Nández. Se il León dovesse essere confermato come terzino, ecco che Zappa resterebbe l’alternativa e Di Pardo potrebbe diventare pedina da muovere in prestito. Sull’uruguaiano pende anche il discorso rinnovo, con il nuovo anno Nández può già accordarsi per giugno con un nuovo club. La trattativa è ancora ferma, da una parte il classe ’95 di Punta del Este che non disdegnerebbe l’allungamento dell’accordo, dall’altra il club che non si avvicina alle richieste economiche del León, fermo sull’ingaggio in essere da 1,6 milioni netti a stagione. Praticamente impossibile comunque una sua partenza a gennaio, con la Juventus che resta in pole position per la prossima stagione.

Priorità e difficoltà
L’assenza di Makoumbou prima contro il Sassuolo poi contro l’Empoli – entrambe per squalifica – ha evidenziato un limite strutturale in mezzo al campo. Numericamente il reparto appare al completo, a maggior ragione considerando Nández tra i centrocampisti, ma con lo spostamento di Viola sulla trequarti è sembrata chiara la mancanza di tecnica oltre il duo rappresentato dall’ex Maribor e da Prati. Deiola e Sulemana garantiscono gamba e fisicità, ma non quelle qualità che servono per completare un reparto fondamentale. Per questo motivo, con Rog fuori dai giochi e Jankto che ha finora deluso, appare necessario trovare un’alternativa tecnicamente valida per la mediana o, perché no, un possibile titolare da affiancare al giovane ex Spal e a Makoumbou. Abbandonato il 4-4-2 iniziale, gli esterni di centrocampo non mancano – soprattutto offensivi – mentre tra le linee resta da capire la situazione relativa a Mancosu. Il numero 5 è ormai parte integrante del gruppo durante la settimana, ma fatica a lasciarsi alle spalle il problema al ginocchio che lo affligge da inizio stagione. L’attesa per il suo rientro a pieno regime è stata una delle principali speranze di crescita nelle ultime settimane, ma il perdurare della sua assenza – solo due ingressi alle porte del novantesimo nelle ultime sette gare – ha aperto un vuoto riempito parzialmente da un Viola che non può essere la soluzione completa. Una situazione simile, pur se con basi differenti, a quella del reparto offensivo. Luvumbo saluterà la Sardegna per disputare la Coppa d’Africa con l’Angola, saltando sicuramente almeno quattro partite – Lecce, Bologna, Frosinone e Torino – con il rischio che diventino cinque (se non sei) in caso di qualificazione ai turni successivi della sua nazionale. Shomurodov resterà fermo fino a febbraio causa infortunio, fermo restando che il suo apporto è stato limitato nella prima parte di stagione con zero gol e due assist a tabellino. Petagna è andato vicinissimo al primo gol stagionale contro l’Empoli, ma già dalla sfida contro il Milan di Coppa Italia dovrà dare risposte per allontanare le nuvole di una possibile chiusura anticipata del prestito con il Monza. Pavoletti, Lapadula e Oristanio sono le tre certezze, ma nel caso dei più esperti dei tre restano delle criticità dal punto di vista fisico e non solo. L’attaccante livornese, infatti, ha il contratto in scadenza a giugno e non sono state ancora avviate le trattative per il rinnovo e il numero 9 italo-peruviano combatte con piccoli problemi che si presentano ogni settimana. In ogni caso, tolto Pereiro, sono ben sei gli attaccanti in rosa e senza un’uscita oltre quella del Tonga appare complicato pensare a un nuovo innesto nel reparto. Innesto che dovrà comunque rispecchiare l’idea di fondo, un giocatore pronto all’uso e che non ripeta le vicissitudini capitate con Petagna e Shomurodov, ossia l’attesa di una condizione fisica sufficiente.

Matteo Zizola

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