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Il ds del Cagliari Marcello Carli insieme a Walter Zenga

Cagliari, -2 al 30 giugno: dubbi, certezze e il caos Olsen

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Dopo la vittoria contro il Torino, seconda consecutiva che fa il paio con quella di Ferrara, il Cagliari guarda con rinnovata fiducia al finale di stagione: la zona calda distante, la soglia psicologica dei 40 punti a due lunghezze, l’orizzonte europeo nuovamente a vista. In mezzo alla positività per le vittorie che hanno rilanciato i rossoblù anche grazie al lavoro e alle scelte del nuovo allenatore Walter Zenga, come un fulmine a ciel sereno arrivano i problemi relativi alla fatidica data del 30 giugno, ovvero alla scadenza sia dei prestiti secchi – Olsen, Pellegrini, Nainggolan e Paloschi – sia dei contratti di Rafael, Klavan, Cacciatore e Cigarini.

La norma

Il comunicato ufficiale 228/A emesso dalla FIGC lo scorso 22 giugno ha cercato di regolare una situazione borderline nata dall’estensione della stagione 2019-20 a causa del noto problema del Covid-19. Le linee guida adottate dalla Federazione, che in quanto linee guida – quindi prive del valore legale imperativo, proprio delle norme in senso stretto – lasciano aperte diverse possibilità sul futuro dei singoli calciatori interessati dal provvedimento, hanno risolto a metà una situazione spinosa: i prestiti annuali e i contratti in scadenza possono sì essere rinnovati per ulteriori due mesi, ma l’estensione resta subordinata in entrambi i casi alla sottoscrizione di un apposito modulo federale tra le parti, da depositarsi in Figc. Va ricordato, inoltre, che qualora uno dei due interessati – società o giocatore – dovesse rinunciare a questa possibilità, il calciatore non potrebbe comunque disputare nessuna gara del campionato in corso con un’altra squadra che non sia quella con cui è stato tesserato fino al 30 giugno.

I prestiti rossoblù: Olsen è il caso limite

Se da un lato non sembrerebbe esserci alcun problema per il prolungamento del prestito di Nainggolan, diverso il discorso per gli altri giocatori a titolo temporaneo a disposizione di Zenga. Partendo da Olsen, protagonista a Ferrara e come annunciato da Zenga in conferenza stampa pronto alla staffetta con Cragno da qui alla fine del campionato, secondo quanto riportato da TMW avrebbe comunicato al Cagliari di non volere estendere l’accordo di prestito e il desiderio di tornare a Roma dal primo luglio. Il nodo sarebbe però più intricato: nella Capitale si rincorrono tante voci sulla questione, tra cui quelle che parlano di accordo che non sarebbe stato trovato tra i club per volontà della società rossoblù, che non parrebbe intenzionata a voler investire ulteriori due mesi di ingaggio per mantenere in prestito l’estremo difensore di Malmoe. Che ovviamente, come già detto nel paragrafo precedente, non potrebbe scendere in campo con i giallorossi. Insomma, una patata bollente che potrebbe valere anche per Pellegrini e Paloschi, pronti a tornare ai loro club di appartenenza qualora non si trovasse l’accordo per restare a disposizione di Zenga. Se nel caso di un addio anticipato di Olsen il Cagliari sarebbe coperto, puntando su Cragno come titolare indiscusso e Rafael e soprattutto il giovane Ciocci nel ruolo di riserve, così come per Paloschi si farebbe buon viso a cattivo gioco, per il terzino di proprietà della Juventus si aprirebbe un buco nella rosa che creerebbe problemi non da poco nel finale di campionato. Ma anche e soprattutto per il suo essere quasi imprescindibile, è facile pensare che Giulini e Carli spingano per la fumata bianca con la Juventus.

I contratti in scadenza

Sono quattro i giocatori della rosa rossoblù il cui accordo scadrà il 30 giugno: Rafael, Cacciatore, Klavan e Cigarini. Il portiere brasiliano dovrebbe continuare la sua esperienza in Sardegna almeno per i prossimi due mesi, così come il regista emiliano starebbe discutendo il rinnovo per un’ulteriore stagione, anche se resta la possibilità che non si arrivi a scrivere il lieto fine: l’idea del Ciga e del suo entourage è quella di rinnovare fino ad agosto e, successivamente, firmare per un altro anno, ma manca ancora la fumata bianca. Discorso a parte meritano Klavan e Cacciatore, con il centrale estone peraltro assente nella sfida contro il Torino. Entrambi avrebbero ricevuto la richiesta di continuare fino a fine stagione in Sardegna, ma allo stesso tempo gli entourage di Klavan e dell’ex Chievo avrebbero rilanciato: rinnovo automatico per un anno qualora venisse raggiunto un numero di presenze nelle ultime gare del campionato. Una controproposta che avrebbe portato il club a nicchiare, da qui l’ipotesi circolata soprattutto per Klavan di un addio anticipato: ma dall’entourage del difensore estone questa soluzione viene smentita. Anzi, filtrerebbe ottimismo e nessuna intenzione di lasciare prima del tempo,  mentre per Cacciatore la situazione è in divenire e non è escluso un accordo sul prolungamento “secco” fino ad agosto. Con il lancio di Carboni nella vittoria contro i granata, e Boccia pronto a seguire le orme del suo compagno di reparto nella Primavera di Max Canzi, la società rossoblù difficilmente farebbe carte false per convincere l’ex Liverpool, mentre gli infortuni di Pisacane e del lungodegente Faragò portano a maggiori riflessioni sul destino di Cacciatore.

Tornano dunque alla mente le dichiarazioni di un mese fa del direttore sportivo rossoblù Marcello Carli e che oggi suonano come profetiche: “Il prestito deve durare fino alla fine del campionato”, una sorta di ammonimento che, a quanto pare, potrebbe diventare realtà e mettere in difficoltà il Cagliari nelle ultime dieci partite della stagione.

Matteo Zizola

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