Cagliari e Genoa, Genoa e Cagliari. Stessi colori e in epoca recente anche stessi destini. Rossoblù sardi e rossoblù liguri sono retrocessi insieme due stagioni fa e sono risaliti insieme l’anno scorso dalla Serie B. Il Grifone direttamente e la banda di Claudio Ranieri passando dai playoff della cadetteria. La speranza di Pavoletti e soci è anche quella di centrare una salvezza, che a tratti saprebbe di rimonta da impresa, così come farà la squadra genovese a cui manca solo l’aritmetica ma che ormai è di fatto certa da tempo, con 39 punti, della permanenza in A anche nell’anno che verrà.
Precedente
Marassi è uno stadio mai banale, per clima, fascino e tradizione, e i sardi non vincono in casa del Genoa dal 19 aprile del 2014. Un 1-2 in rimonta, come piace attualmente alla squadra di Ranieri, con le reti di Sau e Ibarbo a rispondere a quella di De Maio. Era un altro Cagliari e un’altra Serie A, per un gioco del destino il capitano di quel Grifone era proprio Alberto Gilardino, ora tecnico dei liguri e allora allenato da Gian Piero Gasperini sotto la Lanterna. Per il Cagliari vincere a Marassi significherebbe inoltre andare a quota 35 punti, traguardo che non garantisce la massima sicurezza ma che permetterebbe ai sardi di amministrare il vantaggio sul terzultimo posto nelle ultimissime giornate con naturale e ovvia serenità.
Legami
L’ultima volta di Ranieri in Serie A a Genova contro il Genoa sulla panchina del Cagliari, per lui che è nel cuore dei tifosi blucerchiati della Sampdoria, è stata il 5 maggio del 1991. Un 2-2 divertente con i sardi sempre avanti e sempre raggiunti. Reti isolane di Cornacchia e del Principe Francescoli. Anche qui legami di Cagliari e Genoa, perché in mezzo al campo lottava Pulga, ultimo tecnico del Cagliari a vincere a Marassi. Punticino importante quello di 33 anni fa per la salvezza targata Ranieri al primo anno di Serie A dopo la doppia promozione. Così come fare punti al Ferraris sarà fondamentale per centrare l’ennesima favola in rossoblù di Sir Claudio. In quella che davvero sembra una partita dal valore emotivo doppio, perché ci sono le storie di De André e Riva, i racconti dei tanti emigrati sardi partiti dall’Isola e sbarcati per la prima volta a “Zena” in cerca di fortune, ci sono le influenze liguri sparse qua e là per la Sardegna, ma soprattutto c’è un ennesimo traguardo recente da centrare insieme per Genoa e Cagliari.
Roberto Pinna