Dopo l’approvazione dello scorso 21 ottobre da parte del Consiglio di Amministrazione, con una perdita di poco più di 3,6 milioni di euro, è stato pubblicato il Bilancio Ordinario d’Esercizio al 30 giugno 2024 da parte del Cagliari Calcio. Un segno meno più alto rispetto alla stagione precedente che aveva registrato una perdita di quasi 2,3 milioni, ma che come spiegato dal club nell’informativa allegata al documento “è sensibilmente migliore rispetto a quello degli ultimi due esercizi in cui la società ha disputato il campionato di Serie A (2021 e 2022), caratterizzati da importanti investimenti nel parco calciatori, senza corrispondenti risultati in termini sportivi ed economici”. Lasciando da parte gli aspetti prettamente tecnici, proviamo come di consueto ad analizzare le voci principali presenti nel bilancio partendo in questa prima parte da quelle di rilievo economico, per poi, nella seconda parte, affrontare quella relativa ai calciatori.
Novità
La premessa presente nella nota integrativa che anticipa i veri e propri conti è che la controllante Fluorsid (che detiene l’89% delle azioni del Cagliari, con il restante 11% composto dalle cosiddette “azioni proprie” di proprietà della Cagliari Calcio SPA) ha “confermato la disponibilità ad ulteriore sostegno finanziario, qualora necessario, considerata l’incertezza sui valori e sui tempi di realizzo delle operazioni di calciomercato” dopo che “negli esercizi precedenti ha supportato la società con finanziamenti per 15 milioni di euro (di cui 5 in conto capitale)”. A tal proposito nell’ordine del giorno dell’assemblea dei soci dello scorso 21 ottobre è stata discussa e approvata un’importante novità: “Il Presidente Tommaso Giulini, in rappresentanza del socio di maggioranza Fluorsid Group Srl, introduce la discussione relativa all’autorizzazione alla cessione di azioni proprie (…). Viene ricordato che la società ha acquistato 149.993 azioni proprie, pari all’11,01% del capitale sociale, nel 2014 (…). Il Presidente spiega che la cessione delle azioni proprie apporterà benefici sia finanziari, a seguito dell’equivalente incremento della liquidità aziendale, sia patrimoniali, per effetto dell’eliminazione della riserva negativa iscritta per pari importo”. Viene dunque deliberato all’unanimità “di autorizzare la cessione di 149.993 azioni proprie detenute in portafoglio alla società controllante Fluorsid Group Srl al prezzo di cessione pari a 4 milioni di euro”. In sostanza, senza entrare in tecnicismi, il Cagliari Calcio è ora quasi al 100% di proprietà del gruppo Fluorsid, senza più “azioni proprie” e, dunque, con un apporto finanziario della controllante atto ad aumentare la liquidità aziendale e a eliminare un segno meno da 4 milioni presente anche nel bilancio 2023-24. Nella stessa assemblea è stato ratificato anche il ritorno nel consiglio di Nicola Riva, figlio di Gigi e già annunciato nei mesi scorsi al momento dell’approvazione dell’esercizio. Sempre sull’aspetto economico, si sottolinea nella nota integrativa come “i principali istituti di credito con cui la società collabora hanno già manifestato disponibilità per ulteriori linee di credito in caso di necessità”, così come “il budget predisposto per il prossimo esercizio evidenzia un risultato positivo che supporta la ragionevole aspettativa che l’attività aziendale possa continuare senza interruzioni, garantendo il regolare svolgimento delle operazioni e il rispetto degli impegni assunti”. Infine “non si ravvisano elementi o criticità che possano inficiare la capacità della società (…) di garantire per un periodo di almeno dodici mesi dalla data di riferimento del corrente documento l’equilibrio economico-finanziario”.
Numeri
Il paracadute dopo la retrocessione del 2022, fondamentale per i conti del precedente bilancio. I diritti televisivi, al contrario, come elemento principale di ricavo una volta tornati in Serie A. Sono questi i due aspetti che danno una risposta sulle differenze tra le ultime due stagioni, con i proventi televisivi che nel 2024 fanno registrare un segno più pari a 35,5 milioni di euro grazie ai diritti TV percepiti con il ritorno in massima serie (poco superiori ai 38 milioni) contro quelli raccolti in Serie B (3,6 milioni circa). Dieci volte tanto, mentre i ricavi da contributi in conto esercizio – in sostanza quelli ricevuti dalla Regione Sardegna (in minima parte) e quelli da Lega Calcio e FIGC (il cosiddetto paracadute in Serie B) – sono scesi dai 29 milioni del 2023 ai 1,6 del 2024. Interessante anche il numero sulle entrate da “stadio”, con da una parte i ricavi da gare in casa scesi dai quasi 2,5 milioni del campionato cadetto ai 1,7 dell’ultima Serie A, ma dall’altra con la scelta di una campagna abbonamenti quasi “totale” che ha fatto salire i conseguenti ricavi dagli 850mila euro della B ai 3,6 milioni del 2024. Serie A che ha giocoforza dato una grossa mano alla voce sponsorizzazioni (passate da 4,5 milioni a 6,3), così come ai ricavi pubblicitari (cartellonistica nelle gare della Unipol Domus) che sono saliti dai 2,8 milioni del 2023 ai 6 del 2024 e infine i ricavi commerciali e da royalties (merchandising e licenze) passati da quasi 2 a 5 milioni. Saliti, ma su livelli decisamente più bassi rispetto alle precedenti esperienze in Serie A, anche gli ingaggi dei calciatori, con la voce salari e stipendi passata da 17,2 milioni a 25,5, così come da 0 a 3mila euro quella dei diritti di immagine, da 2,6 a 3,2 milioni quella dei premi e da 1,2 a 2 milioni quella degli oneri sociali, per un totale di costi per i soli giocatori salito dai 21,8 milioni del 2023 ai 35,2 del 2024. Dopo la chiusura dell’esercizio, come ormai noto da tempo, sono stati sottoscritti due nuovi contratti di sponsorizzazione sportiva, con l’azienda Doppio Malto che ha preso il posto di Ichnusa a partire dal 2024/25 con un accordo quadriennale che prevede il posizionamento sul retro della maglia per il primo anno e sul fronte dal 2025/26, e quello biennale con il Banco di Sardegna come Jersey Sponsor del settore giovanile e dell’attività di base. Menzione anche sul progetto del nuovo stadio, per il quale a ottobre veniva definito come “ancora in corso l’analisi del progetto definitivo e del PEF presentato al Comune di Cagliari da parte degli enti coinvolti nell’ambito dell’apposita Conferenza dei servizi” e che “attualmente si trova nella fase decisoria del PAUR (Provvedimento Ambientale Unico Regionale) che ci si auspica possa concludersi positivamente entro l’anno 2024”. Infine la parte relativa alla “Evoluzione prevedibile della gestione”, che pone come “obiettivo per la stagione 2024/25, che è stata programmata perseguendo l’equilibrio economico- patrimoniale e finanziario, e attuando una politica di investimenti sostenibile, il raggiungimento della salvezza” e il club che “in conformità all’ambizione di crescere in modo sostenibile, conseguendo apprezzabili risultati sportivi, prevede di effettuare alcune cessioni funzionali alla riduzione del monte ingaggi e alla realizzazione di ricavi da player trading utili a migliorare la posizione finanziaria”. Chiusura con una novità e una conferma. La prima è l’avvio ad agosto 2024, di un “progetto per il tutoraggio, l’affiancamento e la crescita dei giovani talenti ospitati nelle foresterie, al fine di promuovere e migliorare un corretto stile di vita oltre che la cura e lo sviluppo, non solo del potenziale tecnico, ma anche di quello umano e personale”, mentre la seconda è la prosecuzione dell’attività di “valorizzazione del marchio e di rafforzamento della brand reputation, anche in ottica di internazionalizzazione, verso cui la società è strategicamente proiettata”.
Matteo Zizola