Dopo vent’anni, Verona è tornata nell’olimpo del basket italiano. E a dare il proprio contributo a una promozione che sembrava impossibile con una avversaria come Udine, società più che attrezzata per fare il salto di categoria, c’è stato anche l’isolano Sasha Grant.
Stagione complessa
Il classe 2002 di Dolianova, cresciuto tra le file della squadra locale del Jolly e passato all’Esperia Cagliari l’anno prima dell’approdo a Reggio Emilia, dopo il primo anno da pro nelle fila del Bayern Monaco, società in cui è arrivato nel 2017, ha passato l’ultima stagione alla corte della Tezenis Verona. La squadra di Ramagli, ben assortita su un mix di italiani giovani ma pronti per la categoria e stranieri importanti, ha giocato una regular season con poche sbavature, finendo per diventare una delle squadre più accreditate a fare strada nei playoff. La finale con la Apu Udine – gruppo costruito per vincere e in cui militano gli ex Dinamo Sassari Travor Lacey e Michele Ebeling – dopo le vittorie solo in gara 5 su Mantova e Pistoia, sembrava destinata a essere a senso unico. La Tezenis però è stata capace di strappare gara 2 in Friuli, per poi sfruttare al meglio la carica di un pubblico veronese affamato di vittoria che ha significato promozione in Serie A. Un ultimo atto entusiasmante, in cui anche il talento sardo ha trovato più continuità rispetto a una prima fase di stagione molto complessa. Prima uno strappo muscolare a novembre, che ha causato uno stop di più di un mese, e poi la positività al Covid, avevano infatti minato un percorso di crescita personale – oltre che di minutaggio – fondamentale per il futuro. Già prima dei playoff però qualcosa era cambiato, con un impatto in crescendo dal punto di vista realizzativo e dei rimbalzi, e sotto il profilo della costanza. Un cambio di rotta confermato tra fase orologio e playoff, con l’exploit di gara 2 nella semifinale contro Pistoia – 18 punti con 8/12 totale dal campo – a testimoniare ancora una volta il talento del giovane cestista sardo, che è stato determinante con l’energia portata in campo anche nella serie finale contro la squadra allenata da Boniciolli.
Futuro
Dopo la gioia della promozione, Grant guarderà al futuro, con il prestito alla Tezenis che si è esaurito con il termine della stagione. L’ala piccola, che nel suo percorso è stato protagonista anche con le varie selezioni azzurre giovanili, ha ancora un altro anno di contratto con il Bayern Monaco. Niente è da escludere per l’avvenire. Ma prima di tutto si dovranno capire le intenzioni del club bavarese, sia sulla possibilità di un eventuale prolungamento contrattuale, che su una possibile permanenza in Germania per la prossima annata. Grant aveva fatto parte del roster di Trinchieri nella stagione 2020-2021, giocando in Bundesliga ed esordendo in Eurolega, con tanti minuti soprattutto nella prima competizione. Dalla sua parte, il giocatore ha anche lo status da atleta tedesco guadagnato dopo la formazione cestistica in terra teutonica. Una carta che potrebbe rivelarsi importante per i ragionamenti di Trinchieri in ottica di una nuova stagione lunga e probante, che vedrà ancora il doppio impegno tra BBL e la più importante competizione europea, in cui i bavaresi si sono confermati anche quest’anno ai playoff. Il futuro però resta tutto da scrivere e probabilmente la situazione si potrà fare più chiara solo dopo il termine delle finali scudetto in Germania, che vedono il Bayern al momento sotto 1-0 contro l’Alba Berlino.
Matteo Cardia