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Auditel: crisi nera per il calcio in TV, cosa cambia per il Cagliari?

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Il calcio è uno sport che piace sempre di meno. Può sembrare un’affermazione esagerata per quella che resta la principale passione a livello nazionale ed europeo, però il pallone per come è concepito in questo momento tira sempre di meno per il pubblico nostrano, specie tra i più giovani. Non solo per le minori presenze allo stadio, influenzate dalle restrizioni per la pandemia di questi ultimi anni ma non solo, ma anche come evento da guardare in televisione. Non è una semplice sensazione ma una tendenza confermata dai numeri.

Crollo di ascolti
Il calo drastico dell’interesse e della fruizione del campionato di Serie A lo dà il paragone dei dati TV tra il 2020-21 e il campionato 2021-22. L’ultima ricerca Auditel ha paragonato le prime 25 giornate della passata stagione con le prime 25 del torneo in corso e il calo per il club italiano più visto in TV è quasi del 50%. La squadra più guardata davanti a uno schermo nella passata Serie A (prime 25 giornate) era la Juventus con quasi 29 milioni di spettatori. In questo campionato in testa c’è il Milan con poco meno di 16 milioni. Un perdita quasi del 50% del pubblico “da casa”. I problemi riscontrati inizialmente dal servizio Dazn, che quest’anno ha sostituito quasi in toto il pacchetto di Sky (10 partite, 7 in esclusiva e 3 in condivisione proprio con Sky), possono essere una giustificazione, ma da soli non spiegano una tendenza che ha cause molteplici. Lo stesso presidente della Figc Gabriele Gravina recentemente ha confessato di voler ristudiare i calendari “spezzatino” perché la continua suddivisione delle gare in più giorni della settimana ha prodotto l’effetto contrario a quello sperato: vengono guardati in maniera assidua solo i big match e perdono di interesse le sfide tra le cosiddette piccole.

Il Cagliari
Va detto che al momento la classifica generata da Auditel è molto dibattuta, soprattutto perché nei giorni scorsi la stessa Dazn aveva prodotto una lettera con una prima analisi di dati legata alle visualizzazioni degli eventi. Analisi con numeri migliori rispetto a quelli Auditel che però ancora non viene universalmente accettata come veritiera. Inoltre va ricordato che dal calcolo Auditel manca tutta la prima giornata, che per dei problemi tecnici non legati ad Auditel non è ancora calcolabile. Insomma serviranno ancora dei mesi di dibattiti e di calcoli, ma il calo di interesse del Paese nei confronti del calcio in TV sembra evidente fin da ora. I club intanto stanno alla finestra, perché la classifica Auditel pesa e non poco sulla ridistribuzione dei diritti televisivi della stagione. Per il Cagliari è cambiato qualcosa? Stando alla lista Auditel delle prime 25 giornate i rossoblù sono passati da un pubblico di 8.122.636 nel campionato 20-21 ai 5.483.093 di questa stagione. Un calo evidente, ma che inserito nel contesto di crisi di appeal del nostro calcio garantisce ai sardi un salto in classifica. L’anno scorso il Cagliari dopo venticinque giornate di Serie A era la sedicesima squadra più vista del torneo, quest’anno nonostante abbia perso poco meno di tre milioni di spettatori è la quattordicesima squadra più guardata in TV del campionato.

Roberto Pinna

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