Vittoria nel derby, gol ritrovato e risposte positive dalle alternative dalla panchina. L’Olbia e Roberto Occhiuzzi non potevano chiedere di più alla sfida di Coppa Italia contro la Torres, vinta per 2-1 al Nespoli. Ma al di là delle certezze trovate in campo il segnale più incoraggiante è arrivato dagli spalti. Oltre 2.400 i tifosi presenti, quasi un unicum per gli ultimi anni in Gallura sotto la gestione Marino. Una Curva Mare nuovamente piena e festosa, da capire se ora la città darà continuità a questa spinta di tifo anche nelle partite da meno emozioni forti rispetto a un derby contro la Torres. Con il sostegno dello stadio che spesso è stata una delle mancanze per un Olbia a cui va riconosciuto un percorso di costante crescita nelle ultime stagioni in Lega Pro. Come dimostrano i playoff della passata annata sotto la guida Max Canzi.
Attacco
Due reti in 45′, dopo un inizio di campionato con solo un gol in 540 minuti. Già questo basterebbe per sottolineare l’importanza del 2-1 ai rossoblù per Ragatzu (ancora a secco in stagione) e compagni. Ma soprattutto schemi offensivi ritrovati con continuità grazie a un 4-3-1-2 che, proprio con Ragatzu a sostegno di Sueva e Contini, sembra aver trovato la miglior alchimia possibile. La fantasia del trequartista di Quartu, la fisicità e lo strappo di Sueva e l’attacco alla profondità di Contini. Un mix che alla distanza ha messo in difficoltà i sassaresi e che può rilanciare le ambizioni bianche in Serie C. Con La Rosa e soci abili a sfruttare gli errori della Torres per rimettere in piedi una gara approcciata non benissimo ma portata a casa con orgoglio e carattere. Ottima prova anche per un Zanchetta che nonostante un’esperienza ancora tutta da costruire non ha tremato per un secondo al cospetto delle pressioni del derby. In generale comunque Occhiuzzi ha vinto la gara con la gestione della ripresa quando i suoi cambi, grazie alla disponibilità e al sacrificio dei subentrati, hanno aiutato a concedere poco alla Torres e a rendere l’Olbia pericolosa in ripartenza.
Gruppo
Olbia che dà l’impressione di stare diventando piano piano sempre più squadra. Un gruppo con gerarchie non designate dove i probabili leader, Ragatzu e Biancu su tutti, devono ancora accendersi per davvero e fanno dunque pensare che la vera Olbia di Occhiuzzi ancora debba vedersi. Una visione del mondo con speranza sul futuro che però dopo la sbornia del successo nel derby di Coppa Italia passerà da un altro importante esame: la sfida al Fiorenzuola in campionato. Ancora al Nespoli l’Olbia dovrà dimostrare di poter fare una vittima illustre di questo inizio di stagione del Girone B della terza serie. Di base quella che sembrava la settimana da circoletto rosso per i bianchi è iniziata con un successo importante contro la Torres e ora passerà da una nuova prova del nove che potrebbe già rappresentare un bivio per i galluresi. Una prestazione importante e un successo darebbero non solo continuità di rendimento ma anche certezze a una rosa che ha rivoluzionato tanto in estate e che sembrava necessitare di stimoli forti per trovare la propria identità in questo torneo.
Roberto Pinna