Il canestro sulla sirena del 55 biancoblu ha regalato alla Dinamo Sassari la terza vittoria in campionato su tre gare.
Un copione già recitato altre volte nella carriera da Curtis Jerrells: isolamento, pallone nelle mani, tiro sulla sirena, canestro. Come l’iconico personaggio di Pulp Fiction, l’ex Armani Milano ha risolto una situazione ingarbugliata senza battere ciglio. Il paragone col Mister Wolf tarantiniano ci sta tutto: il personaggio impersonato da Harvey Keitel resta in scena per pochi minuti, ma rimane nella mente dello spettatore per la sua fermezza e la sua capacità nel trovare la soluzione giusta al momento giusto. Allo stesso modo, il texano dei biancoblu ha messo su una giocata altrettanto fondamentale a Trento, in una gara che fino a quel momento non lo vedeva affatto protagonista, anzi: solo 2 punti a referto fino al minuto 39 e 40″ di gara per un Jerrells, fermo e deciso come è nel suo DNA.
Curtis e i suoi fratelli: A tenere in piedi il Banco di Sardegna fino alla fine ci avevano pensato Marco Spissu e Michele Vitali che avevano trovato punti fondamentali in un momento in cui l’inerzia della gara sembrava esser definitivamente in mano agli avversari. L’ex Andorra ha incamerato sei punti pesanti (tre liberi quando l’attacco era in panne, seguiti da una tripla presa con coraggio), mentre il play sassarese aveva trovato con personalità la bomba frontale del 70-73, poi pareggiata da quella di Knox. Al PalaTrento si è visto un finale incerto, eppure pareva tutto facile dopo i primi 20′: l’attacco Dinamo girava senza impacci, con i protagonisti che si passavano il testimone in una ideale staffetta realizzativa. Da Bilan a Evans, poi Pierre (sempre il più costante) e il solido McLean, senza dimenticare quei 5 punti di Gentile, voglioso di vincere il derby col fratello Alessandro. Il blackout del terzo quarto e, in parte, anche dell’ultimo parziale sarà oggetto di analisi per Pozzecco e staff nella settimana (l’ultima piena a disposizione prima dell’inizio della Champions) che porta alla sfida interna con Trieste. Gli alabardati di Dalmasson sono ancora a secco di vittorie, ma non sono squadra da prendere sottogamba, vista anche la tutto sommato buona prova con Milano e la condizione del cecchino Fernandez. Ottenere due punti nel lunch match di domenica prossima (ore 12) darebbe il giusto slancio per la campagna europea che partirà mercoledì 16 ottobre contro i lituani del Lietkabelis.
Matteo Porcu