Il Brescia di Massimo Cellino cambia faccia. L’ex presidente del Cagliari, dopo aver deciso l’esonero di Daniele Gastaldello, a cui è stata fatale la sconfitta casalinga per 3-0 al Rigamonti nel derby contro la Cremonese, ha optato per un cavallo di ritorno dalle parti dell’ambiente delle Rondinelle, ovvero Rolando Maran. Il 60enne tecnico trentino aveva infatti già guidato il Brescia nella stagione 2005-2006, salvo poi essere esonerato in favore di un altro ex Cagliari come Zdenek Zeman.
Il ritorno
Dopo l’interregno del tecnico della Primavera, Luca Belingheri, sembrava essere tutto fatto per l’arrivo in panchina dell’ex mister della Feralpisalò, Stefano Vecchi. La mancata buonuscita da parte del club verdeblù nei confronti del tecnico passato anche dall’Inter (tra Primavera e prima squadra) ha fatto propendere Cellino per la soluzione Maran, che quindi ritorna al Brescia a distanza di ben 17 anni dall’ultima volta (era stato al Brescia anche come vice di Silvio Baldini prima e Nedo Sonetti poi a fine anni 90). Una scelta d’esperienza – viste le oltre 500 panchine all’attivo – quella voluta dal patron delle Rondinelle, anche se l’ultima in ordine cronologico con il Pisa non è stata fortunata per l’ex tecnico del Cagliari. Proprio con i sardi, nella stagione 2019-2020, ha ottenuto nella prima parte di stagione una striscia positiva di 13 partite con 8 vittorie e 4 pareggi, miglior avvio dai tempi dello scudetto (annata 1969-1970), arrivando fino al quarto posto in classifica. Ora per Maran una nuova opportunità in cadetteria per far riemergere una delle storiche realtà del nostro calcio. Al suo fianco ci saranno due storici compagni di viaggio: il vice allenatore Christian Maraner e il preparatore atletico Andrea Tonelli.
La Redazione