Filippo Inzaghi torna a fare punti con la Reggina nell’1-1 in casa del Cagliari. L’ex attaccante, allenatore dei calabresi, ha parlato in conferenza stampa dall’Unipol Domus.
La partita
”Ero molto tranquillo. Dopo due partite perse immeritatamente ero curioso di vedere la reazione della squadra su un campo di Serie A, contro un avversario dall’organico incredibile. Andare sotto al 2’ mi ha preoccupato un po’, invece abbiamo fatto un primo tempo incredibile. Abbiamo avuto occasioni con Hernani e Fabbian, soprattutto Canotto davanti al portiere. Dopo un primo tempo così devi chiudere in vantaggio, perché il Cagliari ha giocatori fuori categoria: incredibili. Il secondo tempo è stato equilibrato, a un certo punto pensavo potessimo vincerla ma mi hanno preoccupato i cambi che hanno fatto. Siamo contenti di essere venuti a Cagliari a giocare con questo piglio, contro una squadra che secondo me andrà in Serie A. È di buon auspicio”.
Sulle prove di Ravaglia e Camporese
”Oggi sono molto contento per tutti. Hernani sapevamo che bisognava dargli qualche partita, era da tempo che non giocava. Oggi ho potuto far riposare Colombi e Cionek, con Ravaglia e Camporese so di avere elementi uguali. Ravaglia non è stato impegnato, da questo punto di vista è un bene che ci tirino sempre poco ma il portiere dev’essere sempre pronto. La prossima partita decideremo chi va in porta, poi con Camporese e Gagliolo devi scegliere”.
Sulla sostituzione di Gagliolo per problemi fisici e le occasioni mancate di Canotto
”Abbiamo avuto dei contropiedi tre contro due che potevamo sfruttare meglio, ma Canotto ha fatto una grande partita. Ho dovuto fare dei cambi forzati, volevo mettere Ricci: Canotto nell’ultimo quarto d’ora era un po’ stanco. Ho messo Gori e Cicerelli per cercare di vincerla, sapendo che il Cagliari avrebbe dato tutto. Oggi sono molto contento, riprendiamo la strada che non avevamo mai smarrito. Quando perdi giocando e dominando puoi perderne una o due, poi fai risultato. Sui cambi devo mettere alla prova tutti i giocatori, perché poi a gennaio bisogna fare delle scelte e cercare di intervenire. I giocatori magari si prendono, ma se non li conosci devi capire le loro caratteristiche e metterli nel loro ruolo ideale. Cercherò di fare cambi, oggi ne ho fatti alcuni ma sapevo che la risposta sarebbe stata buona perché si allenano molto bene”.
Sulla possibilità di arrivare al Cagliari la scorsa estate
”Ho letto che avevo pretese: non avevo assolutamente nulla. Prima della Reggina sarei andato solamente a Cagliari, ero d’accordo col direttore ma poi sono scomparsi. Il calcio è così, io non avevo preteso nulla perché sapevo che il Cagliari avrebbe fatto uno squadrone. Ci tengo a precisare quello: dicono che avevo fatto pretese ma non avevo preteso assolutamente nulla. Alla fine è arrivata la Reggina che mi sta gratificando e sta facendo quello che piace a me. Dobbiamo sempre ricordarci che abbiamo cambiato venti giocatori e società, all’inizio ci davano tutti come retrocessi. Se adesso ci dicono che siamo candidati per la promozione vuol dire che in questi due mesi abbiamo fatto grandissime cose. È un campionato equilibratissimo, non dobbiamo montarci la testa e crederci giorno dopo giorno. Sono venuto alla Reggina con un progetto triennale, so quello che vuole la società da me ma siamo ambiziosi e magari riusciremo ad accelerare questi anni. Senza montarci la testa, sennò facciamo una brutta fine”.